venerdì, febbraio 28, 2014

Attento alla baby trappola

Attento alla baby trappola:

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di Jane

Il National Health Service, il servizio sanitario pubblico del Regno Unito, ha decisamente in grande considerazione gli uomini di oggi. Ha infatti lanciato una nuova pubblicità sull’uso del preservativo rivolto esclusivamente ad un pubblico maschile, mostrando l’immagine di un joystick di un videogame e di un ciuccio, e scrivendo a lato “Sei disposto a rinunciare a questo per questo? Attento alla baby trappola, usa un condom!”.

Sicuramente una pubblicità di grande effetto. E divertente. Un po’ come quella réclame della Durex che girava tempo fa su un padre alle prese con un figlio scalmatissimo, maleducato e fastidioso che terminava con “La prossima volta ricordati il condom”. Io, povera illusa, credevo fosse l’advert di “SOS Tata”, o una pubblicità sul ritorno alle sberle come metodo educativo d’emergenza.

Invece quelle menti dei pubblicitari – che sono davvero dei geni per me – devono sapere catturare l’attenzione e far passare diversi messaggi in modo sintetico ed efficace. E quale modo migliore per essere efficaci che creare stereotipi? Così quelli del NHS fanno passare l’uomo come un povero ebete che passa le sue giornate a giocare ai videogames: ma come, nessuna protesta maschilista? Le donne in grembiule in cucina no, gli uomini mononeurone sul divano sì? Io mi sento offesa per loro.

Lo stereotipo dell’uomo Peter Pan (che poi Peter Pan aveva sacrosante ragioni per non voler crescere, e poi cambia idea quando incontra Wendy) che non si priva dei piaceri della vita a patto che non comportino responsabilità, è davvero deprimente. L’uomo ebete addivanato che potrebbe diventare padre di un nano urlante e puzzolente conseguenza involontaria di una altrettanto sintetica ed efficace notte (o più probabilmente di una manciata di minuti visto che mancava l’ultimo tempo di Fifa) è uno degli incubi dell’uomo contemporaneo, secondo il NHS e la Durex: i bambini sono una trappola, stai attento, use a condom, e fatti aiutare a leggere le istruzioni, visto che probabilmente l’unica cosa che hai letto in vita tua è il retro della lattina di birra.

Ancora una volta il tentativo è quello di far passare l’uomo come una mezza bestia, il fare l’amore come un atto sessuale prêt-à-porter da cui proteggersi per evitare spiacevoli conseguenze. Ed è molto triste, e deprimente. La responsabilità non è più prendersi carico delle conseguenze delle proprie azioni, anche quando imprevedibili, ma casomai usare il condom per evitare quell’ipotetico guaio piagnucolante. Usare il condom è diventato un modo per preservare l’uomo dalla nuova malattia moderna: la paternità.

A pensarci bene non è poi così male che un uomo la cui massima aspirazione nella vita è stare in mutande a giocare ai videogames non si riproduca: il mondo è già abbastanza pieno di idioti. Ma si sa, c’è sempre la speranza che un bambino possa insegnare ad un genitore come si sta al mondo. A partire da un pannolino da cambiare. God save the Queen.

giovedì, febbraio 27, 2014

Eye Candy for Today: Bruegel’s Tower of Babel

Eye Candy for Today: Bruegel’s Tower of Babel:

The Tower of Babel, Pieter Bruegel the Elder
The Tower of Babel, Pieter Bruegel the Elder

Bruegel’s depiction of the Biblical story of the attempt to build a tower to the heavens is a remarkable depiction of scale and a stunning tour de force of perspective and detail.

Bruegel has placed his tower, as it spirals upward, against the backdrop of a contemporary Flemish town, populated it with workmen, modern (for Bruegel) hoists and other machinery, and arrayed ships and wagons at its base. It is set into the landscape with enormous weight and authority, and already seems to be sinking under the force of its own hubris.

This is the largest of three paintings of the subject by Bruegel. The original is nearly 4 feet by 5 feet (114x155cm) and is in the Kunsthistorisches Museum, Vienna. The link above is to a zoomable image on the Google Art Project. There is a downloadable version of the same file on Wikipedia, but be aware that the linked high-resolution file is over 200mb!

There is also a description and history of the painting on Wikipedia, as well as on the Google Art Project.

sabato, febbraio 22, 2014

Academia.edu

Il mio profilo su Academia.edu ha ora 100 followers e ha superato le 2000 document views.

sabato, febbraio 08, 2014

2013 Winter Olympics Ceremony in Sochi

2014 Winter Olympics Opening Ceremony in Sochi:

The Opening Ceremony kicked off the start of the 2014 Winter Olympics in Sochi, Russia today. The torch was lit after a dazzling display of performance and fireworks. --Leanne Burden Seidel (28 photos total)


Dancers perform during the Opening Ceremony of the Sochi 2014 Winter Olympics at Fisht Olympic Stadium on February 7 in Sochi, Russia. (Pascal Le Segretain/Getty Images)

martedì, febbraio 04, 2014

Francia, la legge anti-famiglia non si farà

Francia, la legge anti-famiglia non si farà:

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Vince “Manif pour tous”. La grande riforma del diritto di famiglia a lungo annunciata dal governo socialista francese non si farà, almeno per il 2014. Lo hanno annunciato i servizi di Matignon, la sede del primo ministro. L’annuncio arriva all’indomani delle manifestazioni di piazza, a Parigi e Lione, per difendere i valori della famiglia.

“I lavori preparatori devono continuare”, spiegano i servizi del premier, parlando anche di “calendario parlamentare sovraccarico”. Il progetto doveva passare in Consiglio dei ministri ad aprile per essere dibattuto in Parlamento nella seconda metà dell’anno.”È una vittoria - ha subito commentato Ludovine de la Rochere, la presidente del collettivo dellaManif pour tous - perché quello che si delineava in questo progetto di legge non era favorevole al superiore interesse del bambino e della famiglia”.


Nel progetto di legge, contestato ieri per le strade di tutta la Francia, c’è anche la prospettiva di legalizzare la fecondazione assistita per coppie gay, nonché numerosi interventi riguardanti le coppie e il ruolo di padre e madre nei confronti dei figli.

fonte: Avvenire

lunedì, febbraio 03, 2014

Il Museo del Bottone nel mondo

Il Museo del Bottone nel mondo:
Chi lo avrebbe mai detto, che due nazioni all’opposto nel mondo geografico come Canada, dal Quebec e l’Australia per incontrarsi hanno scelto il Museo del Bottone?
I canadesi hanno filmato e mi hanno chiesto anche una intervista. Fra loro vi era il Presidente della comunità italiana in Quebec, parlava bene l’ italiano.
In ricordo del Quebec al Museo hanno lasciato due biro con la pubblicità del Canada.
La sig.ra Caterina dall’ Australia, una incallita collezionista è socia di un club  di collezionisti di bottoni, The Victorian Button Collectors Club. Conosceva il Museo del Bottone e mi ha portato due riviste stampate dal loro club, ha comperato quattro libri  e molti bottoni da regalare al Presidente ed alle amiche. Ha detto che un Museo del genere in Australia non esiste e che nel 2014 quando ritorna in Italia con lei verranno molte persone per vedere questa meraviglia
Ha fatto tantissime fotografie per portare le immagini ai soci. La sua visita al Museo è stata effettuata sia al mattino che al pomeriggio sarà raccontata nella loro rivista ed anche in giornali importanti australiani. Peccato che non ho fatto la fotografia con la mia macchina, ma solo con la sua. Spero di ricevere le sue foto.
In questi giorni altre cinque nazioni sono state protagoniste al Museo.
La Cina è presente al Museo con i bottoni ed i fregi da parate di un Generale dell’esercito cinese. Sono stati donati dall’amica del Museo la giornalista cinese, che ritornata da poco dalla Cina, domenica 29/09 è arrivata con sorpresa al Museo.
E’ stata coperta la faccia del generale perché non so ancora se è possibile far vedere l’identità. Penso sia una prudenza esagerata ma con i regimi è meglio non rischiare. Se arriva l’autorizzazione la fotografia sarà sostituita. Sotto la figura del generale ci sarà la scritta Repubblica Cinese 01/10/1949.
L'esercito militare del popolo cinese è stato fondato nel 1927 il primo agosto. Il simbolo che appare sul bottone è la scrittura cinese "otto uno", quindi vuole dire il primo di agosto.
Il Giappone con un nuovo  bottone NetSukè in avorio per kimono dei primi 1900 donato da Marta Leoni di Brisighella RA. Ha raccontato come ha avuto il bottone: ''Lo scultore Angelo Biancini di Castelbolognese volle andare ad Arezzo per presentare, ad un suo amico, il suo discepolo che era mio marito Alfonso Leoni, durante quella visita questo amico del Prof. Biancini (sicuramente un diplomatico ma non ricordo in quale ruolo ma che aveva importanti contatti con il Giappone), fra le varie cose ci fece vedere la sua collezione di bottoni da chimono e molto gentilmente, essendo io presente, me ne regalò uno che aveva doppio, eravamo negli anni '65 - '66.' >
La Polonia con bottoni di epoca comunista militari e civili, inviati da Leonard Hasinski, dopo una visita al Museo. E’ un collezionista di monete antiche ed è rimasto veramente impressionato dal  Museo per la preziosità dei reperti e per la storia che racconta.
I bottoni dell’ impero degli Zar 1700-1800  sono stati inviati da lui. Sono bottoni non perfetti all’ esterno, ma sul dietro vi sono le scritte in russo. Questi bottoni sono stati trovati con il metal detector 
La Danimarca con un meraviglioso catalogo del collezionista Ilse che insieme alla moglie Benno visiterà il Museo nei giorni 8 e 9 ottobre 2013 al mattino.
Questa è italianissima ma guardate il suo cappotto che meritava uno scatto. Il Museo del Bottone ?  …. l’incontro fra le varie culture del mondo …
Ricordiamo come sempre che il Museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10-12 alle 15-18 con ingresso e visita guidata anche in tedesco, francese ed inglese. Nei giorni lavorativi anche  l’inglese perché ora il Museo ha le stagiste della università della moda e parlano tutte l’ inglese.
Vi aspettiamo Gallavotti Giorgio 339 3483150.