martedì, settembre 30, 2003

lunedì, settembre 29, 2003

This month's favorite tracks:

A.F.I. Girl's not grey
Linkin Park Numb
O.A.R. Hey girl
Simple plan Addicted
Bowling for soup Punk song 101
Hilary Duff So yesterday
Stacie Orrico (There's Gotta Be) More To Life
Switchfoot Meant to live
Trapt Headstrong
Jimmy Eat World Sweetness
LMNT Juliet
Badly Drawn Boy You were right
By the way, it's a sad day when the graduate students start seeming to be appallingly young. Sad day indeed.

Coprifuoco.

Da oggi in Irlanda i minorenni possono stare in un locale pubblico fino alle 21, non più tardi.
Inoltre i minori di 20 anni hanno l'obbligo di portare con sè un valido documento di riconoscimento.

Nel mio college ci sono anche diciassettenni; ve l'immaginate un universitario che alle 9 di sera è costretto a uscire dal bar degli studenti e a tornare a casa?

Sono queste tutte misure, inutili a mio avviso, per contenere la diffusa tendenza all'abuso di alcolici, in crescita specialmente tra gli adolescenti.

29 settembre
Oggi mia nonna compie 94 anni!

(Peccato non abbia il computer altrimenti, appassionata com'è della lettura, passerebbe le giornate tra un blog e l'altro.)

domenica, settembre 28, 2003

E così anche l'Italia si è improvvisamente fermata a causa del black-out.
Per fortuna era notte altrimenti sai che caos.
Non ho sentito i miei ma sono sicuro che non hanno avuto problemi.

(Qui invece l'unica notizia riguardante l'elettricità è che dopo 20 giorni di servizio gratuito in tutto il residence, da giovedì hanno riattivato il contatore.)

Mi è subito venuto in mente la conferenza sugli UFO che ho seguito giovedì scorso. L'esperto sosteneva che questi improvvisi ed inspiegabili blocchi siano dovuti appunto agli alieni.
La risposta invece, secondo me, è più semplice: tutta colpa di Berlusconi, da quando è andato al governo non ne succede una buona. L'altro giorno ha detto che l'Italia è il paese più americano del mondo, e subito ZAC vi siete beccati un black out come quello che aveva colpito l'america pochi giorni fa. E meno male che il ministro Marzano ci aveva assicurato che l'Italia non era a rischio.


Comunque buona domenica a tutti i miei 15 lettori, qui c'è un bel sole e nel pomeriggio vado a passeggiare a Dun Laoghaire, uno dei due porti di Dublino.

I PARADOSSI DEL BELPAESE

Da "Sí alla vita", Mensile del Movimento per la vita italiano, settembre 2003, pag. 22-23, non firmato.


Che l'Italia sia il Paese delle contraddizioni non stupisce piú nessuno. Tutti sono pronti a stracciarsi le vesti quando si parla di famiglia, ma quando si deve mettere mano a provvedimenti concreti a sostegno di quella stessa famiglia... c'è il fuggi fuggi generale. «Siamo l'ultimo Paese al mondo in fatto di natalità» ha scritto Luisa Santolini, presidente del Forum delle Associazioni familiari, a luglio su Famiglia Cristiana, «ma a pochi viene in mente di collegare questo "suicidio apocalittico" ai dati ISTAT per i quali "quasi un quarto delle famiglie con cinque e piú componenti è povero" o di risalire alle ingiustizie e alle discriminazioni di cui è vittima la famiglia».

Il problema è prima di tutto culturale e poi politico ed economico. «In Italia oggi, se ci si separa, gli alimenti al coniuge possono essere detratti dalle tasse, ma se la stessa cifra la si trasferisce all'interno della famiglia per il fisco rimane tassabile» scrive la Santolini.

«L'interruzione di gravidanza è completamente gratuita mentre nelle ecografie di controllo sullo stato di salute dell'embrione almeno il ticket rimane sulle spalle della madre.

«Fino a diciotto anni il giovane non è ritenuto in grado di votare e di guidare una macchina, ma dai 16 anni le giovani possono liberamente abortire ed il Norlevo non ha età.

«In base alle attuali tariffe, 90 metri cubi di acqua consumati da sei persone con sei contatori diversi non arrivano a costare 20 euro ma la stessa quantità d'acqua consumata da sei persone nella stessa famiglia arriva a costare 70 euro.

«Finché si tratta di rottamazioni, tasse di successione, ticket sanitari o ristrutturazioni edilizie, le agevolazioni sono senza limiti di reddito, se invece si tratta di sostegni alla maternità o di detrazioni fiscali per i figli, le agevolazioni sono inevitabilmente legate ai limiti di reddito. Se si iscrivono i figli all'asilo i separati hanno un punteggio superiore
alle famiglie regolari che spesso finiscono per non trovare posto.

«L'integrazione al minimo nel trattamento previdenziale delle donne casalinghe spetta alle separate e alle divorziate ma non alle donne regolarmente sposate.

«Se si assume una baby sitter si ricevono contributi, ma per una nonna, che magari rinunciando alle proprie occupazioni fa da baby sitter al nipote, non è previsto nessun sostegno.

«Se un professionista assume come segretaria una qualsiasi donna (e magari l'amante), può scaricare i relativi costi dalle sue tasse, se assume la moglie non può detrarre nulla.

«Dalle tasse possiamo detrarre le spese veterinarie per il nostro cane o gatto , ma non possiamo detrarre quelle di cura per gli anziani ed i soggetti deboli.

«Lo Stato riconosce assegni familiari fino al compimento del ventiseiesimo anno d'età ma impone ai genitori il mantenimento dei figli sine die.

«Lo Stato sottrae i figli alle famiglie perché in stato di povertà, ma non lascia loro i soldi per mantenerli in quanto glieli sottrae con le tasse. Si fanno campagne e manifestazioni contro l'abbandono e la sperimentazione sugli animali mentre c'è il silenzio sull'abbandono e lo sfruttamento dei minori e si raccolgono vasti consensi a favore della sperimentazione sugli embrioni umani.»

sabato, settembre 27, 2003

Oggi ho visto, per caso, Gerry Adams, il capo dello Sinn Fein e unico uomo politico irlandese che conoscessi prima di arrivare su queste terre.
Era dentro Eason che firmava copie del suo ultimo libro; una lunghissima fila di sostenitori attendeva pazientemente.
Lo Sinn Fein è un partito repubblicano nazionalista di sinistra, una cosa un po' strana se ragionamo secondo le categorie politiche italiane, ma la storia di questo paese è altrettanto complicata.


Non posso fare a meno di segnalare questo bellissimo blog nel quale Newman viene citato quasi quotidianamente e questa collezione di ritratti del mio Venerabile preferito.

(Oggi è la festa di S. Vincenzo de Paoli e da lunedì torno a fare volontariato nell'ostello per senza tetto.)

Leggo su Repubblica di oggi:

.. .Ma non basta: nel regno degli insulti c'è quello che va e quello che viene. In Abruzzo - è storia di due giorni fa - a Lanciano, un imprenditore arriva a essere querelato per aver dato del "Berlusconi" a un avvocato. Era un'offesa anni 2000.

Ieri i The Revs non si sono smentiti.
Nonostante l'orario pomeridiano ed un pubblico stranamente poco coinvolto (questi irlandesi se non bevono non si sbloccano ed evidentemente alle 4 il tasso alcolico era ancora basso).
Grande entusiasmo, perfetta sincronia tra i tre, canzoni molto variate.
A mio modesto parere, il migliore gruppo emergente da ascoltare dal vivo in questo momento in Irlanda.
Sul Finantial Times di ieri c'è un interessante articolo sul voto dei musulmani in Europa.

Nessuno può cadere vittima del proprio genio senza averne; ma quelli che non ne hanno sono pienamente giustificati nel rifiutarsi di rimanere vittime del genio altrui.

Etienne Gilson

venerdì, settembre 26, 2003

Vi piacciono le olimpiadi?

Ho appena letto che Edward Said è morto di leucemia. La causa palestinese perde il suo maggiore rappresentante negli USA.

Non conosco molto di suo ma in Reflexions in Exile parla con entusiasmo del mio caro Newman.

(Altri articoli commemerativi si trovano qui e qui).

David Kitt non è un gran che. Ha una voce gradevole, profonda, che usa bene in acustico, peccato che lo student bar non fosse il luogo adatto. Quando invece suona con tutta la band è piuttosto deludente. Le sequenze armoniche sono semplicissime, al limite del banale ma il pubblico gradiva. Tutte le canzoni iniziano sommessamente per poi crescere in una serie infinita di quattro battute do-fa. Bastava un po' pompare sul ritmo che la folla cominciava a saltare. Vecchio trucco ma era proprio quello che cercavano.
L'unico modo per salvare la serata è stato buttarmi nella folla ubriaca e puzzolente.

Domani The Revs live and free, 3 pm!
Ma dico io, vi pare normale cominciare un concerto punk alle tre del pomeriggio?

giovedì, settembre 25, 2003

Stasera allo student bar suona David Kitt. Fino a ieri non l'avevo mai sentito ma qui sta da tre settimane primo in classifica.
Chitarra e voce, niente di particolare, vedremo...
Intanto The Thrills hanno fatto tutto esaurito anche per la seconda serata a dicembre e ne hanno dovuto aggiungere una terza.
Tre serate sold out con tre mesi di anticipo sono proprio un bel successo.



Questa mi è proprio piaciuta:
"In uno dei suoi quotidiani sproloqui, dopo la Chiesa, l'Europa e Roma Bossi è arrivato a insultare anche la gente del Nord. Siamo pressoché certi che nella prossima puntata, esaurita la lista, insulterà se stesso: in questo caso avrà il nostro convinto sostegno".

Mario Landolfi, portavoce di Alleanza Nazionale.

mercoledì, settembre 24, 2003

Poetry is usually considered the most local of all the arts. Painting, sculpture, architecture, music, can be enjoyed by all who see or hear. But language, especially the language of poetry, is a different matter. Poetry, it might seem, separates peoples instead of uniting them. But on the other hand we must remember, that while language constitutes a barrier, poetry itself gives us a reason for trying to overcome the barrier. To enjoy poetry belonging to another language, is to enjoy an understanding of the people to whom that language belongs, an understanding we can get in no other way.

T.S. Eliot ricevendo il premio Nobel nel in 1948.

(30 anni fa moriva Pablo Neruda)

lunedì, settembre 22, 2003

Oggi c'era un mio articolo su Online papers in Philosophy.

Ho creato una pagina permanente con l'elenco di (quasi) tutti i miei lavori.

domenica, settembre 21, 2003

Blog interessanti che ho scoperto ultimamente:

unpopperuno
Mi sembra intelligente e non conformista nei gusti intellettuali.
Ha un collegamento con il sito del comitato in difesa di Scattone e Ferraro. (Ma che fine hanno fatto? Sono in carcere?)

PFALL
Una selezione quotidiana di notizie.

Magdalene
Una quarantenne, ex insegnante di economia, da 5 anni convertita al cattolicesimo.
Come tutti i convertiti, è molto appassionata e ha scritto delle belle riflessioni sull'immoralità della contraccezione.
L'ho trovata casualmente, cercando un articolo di Elisabeth Anscombe, poi pian piano ho visto che parla anche di Newman, MacIntyre ed altri miei autori preferiti.




On September 21, 1860, Arthur Schopenhauer died in Frankfurt, Germany. The son of a wealthy merchant father and a famous writer mother, Schopenhauer briefly attempted a business career and medical studies before turning to philosophy and the humanities.
His decision was philosophy's gain as he went on to become one of Germany's most influential philosophers. Often called "the philosopher of pessimism" because of his opposition to the idealism of Hegel, he was a profound thinker who had an important influence on existential philosophy and Freudian theory. Even though his writing can at times be ponderous, he had frequent flashes of oxymoronic brilliance that make the tough reading worthwhile:

"Many learned persons
have read themselves stupid."

"It is a source of consolation to look back upon
those great misfortunes which never happened."

"It is difficult to keep quiet
if you have nothing to do."

He also authored a chiastic observation that captures an eternal human truth:

"It is a curious fact that
in bad days we can very vividly recall
the good time that is now no more;
but that in good days we have only
a very cold and imperfect memory of the bad."


Tra qualche giorno Andrea Bocelli canterà da queste parti.
Il prezzo del biglietto? 155 euro!
CENTOCINQUANTACINQUE EEEURO.

No comment.


(Beyoncè invece costa 50).
So much for the city
Tell me that you'll dance to the end
Just tell me that you'll dance to the end
Hey hey you're The Monkeys
And people said you monkeyed around
But nobody's listening now

Just don't go back to Big Sur
Hanging around
Lettin' your old man down
Just don't go back to Big Sur
Baby, baby please don't go
Oh, baby, baby please don't go

So much for the streetlights
They're never gonna guide you home
No they're never gonna guide you home

Down at the steamboat show
Yeah, all the kids started spittin'
I guess I didn't live up to the billing

Just don't go back to Big Sur
Hanging around
Lettin' your old man down
Just don't go back to Big Sur
Baby, baby please don't go
Oh, baby, baby please don't go

Just don't go back to Big Sur
Hanging around
Lettin' your old man down
Just don't go back to Big Sur
Oh, baby, baby please don't go
Oh, baby, baby please don't go

sabato, settembre 20, 2003

Il concerto è saltato, non mi sento bene.
Intanto ascolto i The Thrills, la band irlandese dell'anno.
Il 21 dicembre suonano a Dublino ed è già tutto esaurito!!

The Irish Times Magazine di oggi dedica la copertina ed un lungo articolo all'ultima impresa artistica di Bono.
Insieme alle figlie Jordan e Eve ha disegnato le illustrazioni che accompagnano una nuova edizione di Pierino ed il lupo di Prokofiev. Il libro ed il CD sono stati prodotti per raccogliere fondi a favore della Irish Hospice Foundation e verranno presentati, insieme ad un'esposizione di 16 tavole, il prossimo 3 ottobre nella City Hall di Dublino. L'esposizione poi si trasferirà a Londra, Los Angeles e New York.

Causa influenza non son potuto andare alla registrazione del video dei The Revs a Temple Bar. Ed anche il concerto di stasera è in forse.

Ieri e l'altro ieri sera ho assistito a due grandiosi dibattiti, qui nel College. Il primo era The Battle of Sexes, ossia maschi contro femmine, il secondo invece The Porn Debate, sulla legalizzazione della pornografia.
Ci sono solitamente sei esperti invitati ed un certo numero di interventi preparati. Gli interventi a favore o contro la tesi proposta sono distribuiti equamente. Ogni contendente ha sette minuti a disposizione, e può essere interrotto dal secondo al sesto minuto.
Alla fine, dopo almeno due ore di confronto, il pubblico esprime la propria preferenza.

E' un'esperienza esaltante, tant'è che coinvolge centinaia di studenti. Ieri eravamo almeno 600, con ospiti famosi e grande partecipazione emotiva del pubblico.
Una specie di Maurizio Costanzo Show, ma senza telecamere, con un clima da stadio, tifo, rituali, antiche rivalità.

Quello di ieri era organizzato dalla L&H la più grande debate society d'Europa, fondata da J. H. Newman nel 1854!
James Joyce da studente si candidò per dirigere la L&H ma fu trombato.

L'ho già scritto e lo ripeto, SONORIKA è il migliore portale di musica in Italia.
Leggete in particolare le recensioni.

venerdì, settembre 19, 2003

Mi sono ammalato.

:((

Da ieri sera continuano ad arrivare decine di messaggi infettati da un virus particolarmente subdolo.
Si tratta del WORM_SWEN.A. Di solito arrivano due messaggi in coppia. Uno segnala un mancato invio, l'altro sembra della Microsoft e invita all'aggiornamento del sistema operativo.
C'è allegato un file: non apritelo per nessun motivo e cancellatele immediatamente. (Per la cronaca, la Microsoft non manda mai aggiornamenti via mail!!!).

Se siete stati infettati, un efficace programmino per eliminare il virus si trova qui.
And you
Were right to bide your time
And not buy into my misery
Well the good things are never free
Do the colours of the rainbow
Look the same to everyone

An' I
Was rushin' round in circles
For a reason to believe
Wipe the slime from off your sleeve
You could follow me for weeks
And I'm not goin' anywhere

Sometimes it’s hard to love someone
Until the day that they are gone

An' I
Just had a dream the other night
I was married to the queen
And Madonna lived next door
I think she took a shine to me
And the kids were all grown up
But I had to turn her down
'Cos I was still in love with you

I'm turning Madonna down
I'm calling it my best move
I'll get her tickets for what she needs

I
Remember doing nothing
On the night, Sinatra died
And the night, Jeff Buckley died
And the night, Kurt Cobain died
And the night, John Lennon died
I remember I stayed up
To watch the news with everyone

And that was a lot of nights
And that was a lot of lives
Who lost the tickets to what they need

An' I
Was busy finding answers while
You just got on with real life
Always hoped you'd be my wife
But I never found the time
For the question to arrive
I just disguised it in a song

And songs
Are never quite the answer
Just a soundtrack to a life
That is over all too soon
Helps to turn the days to night
While I was wrong and you were right

And this was a lesson learned
I'm happy to be your fool
And get your tickets to what you need


I'm turning the lights down low
I'm ready to make my move
I'll get you tickets to what you need

mercoledì, settembre 17, 2003

Sono le 3 di notte e sto ancora scrivendo. E' una settimana che scrivo, dopo un'estate di studio.
Questo paragrafo è piuttosto difficile perchè tratta di teorie morali e non ero abbastanza preparato.
Sinceramente non sono molto soddisfatto del contenuto ma, con mia sorpresa, ho fatto leggere la brutta copia ai miei coinquilini e pare che ci siano pochissimi errori di grammatica e stilistici.
Almeno il mio inglese sta migliorando.


This embellishment of the exterior is almost the beginning and the end of philosophical morality.
J.H.N.

lunedì, settembre 15, 2003

Oggi è stato il primo giorno dell'anno accademico ed il college era pienissimo e anche, naturalmente lo student bar.
La puzza di birra si sentiva da centinaia di metri ma, si sa, c'era da festeggiare e qui si festeggia così.
(Non sono mancate le solite risse, gente buttata per strada and so on)

Nel pomeriggio c'è stato l'incontro con i nuovi studenti M.A.
Sono tanti, 19! L'anno scorso erano solo 4. Ci sono pure Catherine e Aoife, due ragazze alle quali ho fatto ripetizioni di logica lo scorso anno. Evidentemente hanno imparato bene.


Se a qualcuno può interessare, un pacco spedito con posta ordinaria dall'Italia impiega esattamente una settimana per arrivare qui. Mi sembra un lasso di tempo accettabile, no?

Per la gioia di grandi e piccini, è tornato sulla colonna di sinistra l'ARCHIVIO!

Noto inoltre che il numero dei visitatori è notevolmente aumentato in questi giorni, anche se mi chiedo chi può essere che è arrivato qui cercando "Gino Paoli clothes" o "definire l'umiltà".

Mah...

domenica, settembre 14, 2003

Aoccdrnig to rsereach at an Elingsh uinervtisy, it deosn't mttaer in waht oredr the ltteers in a wrod are, the olny iprmoetnt tihng is taht frist and lsat ltteres are in the rghit pclae. The rset can be a toatl mses and you can sitll raed it wouthit a porbelm. Tihs is bcuseae we do not raed ervey lteter by istlef, but the wrod as a wlohe.

Ora, sarà che sto diventando sempre più dislessico nella lettura e nella scrittura, ma questo post l'ho letto senza problemi.
E voi?
(ntarualmnete bisogna spaere l'iglnese)

sabato, settembre 13, 2003

I shall console myself with the reflection, that life is not long enough to do more than our best, whatever that may be; that they who are ever taking aim, make no hits; that they who never venture, never gain; that to be ever safe, is to be ever feeble; and that to do some substantial good, is the compensation for much incidental imperfection.

John Henry Newman
L'ho pensato e l'ho fatto!!!

E' nato Articoli Filosofici !!!!

Sto pensando di aprire un blog dedicato agli articoli filosofici presenti on line.

La versione italiana di On Line Papers in Philosophy.

Accetto segnalazioni e consigli.




Stanotte ho fatto un sogno così divertente che mi sono svegliato per le risate.
Non ricordo bene i particolari ma sono sicuro che fosse la continuazione di un altro sogno.
Adesso aspetto la terza puntata.

Qui a Dublino c'è un bel sole, la temperatura è piuttosto alta. Il campus si sta animando sempre più.
Lunedì inizia la settimana delle matricole, ci sarà da divertirsi.
Anche il residence si sta riempiendo, tutti nuovi. Finora ho rivisto due o tre persone che conosco, non di più.
C'è un altissimo turn over, specialmente tra i postgrad.
Rispetto all'anno scorso ho già notato più studenti non europei, in particolare c'è un gruppo di ragazze arabe e molti africani. Nessun italiano, almeno finora.
E' stranissimo passeggiare per il viale, guardare le finestre ad ognuna delle quali corrispondeva un volto e sapere che quelle persone non ci sono più. Devo rielaborare completamente la mia mappa mentale del residence.


Se a qualcuno interessa, è stata messa in vendita la casa dublinese di Yeats, solo un miliardo e 800 milioni di euro.

venerdì, settembre 12, 2003

Raramente si migliora se non si ha altro modello da imitare che se stessi.
Oliver Goldsmith
Visto che si avvicina l'uscita del mio nuovo libro, o meglio della traduzione che ho curato, comincio a fare un po' di pubblicità.

La prefazione è stata scritta dal prof. Vincenzo Cappelletti, uno storico della scienza che è stato vice-presidente dell'Enciclopedia Italiana Treccani. Molti lo conoscono perchè partecipava a Quelli che il calcio in qualità di tifoso della Lazio.

Potete leggere la mia nota introduttiva. (Si tratta della penultima versione, quella in stampa è stata leggermente corretta.)

Nota.rtf

This is the editor's note that I wrote for my forthcoming Italian translation of Newman's The Idea of a University.

giovedì, settembre 11, 2003

Mi ha scritto un amico:

... l'ultima del Nostro presidente del consiglio mi ha proprio disorientato.

Affermare che Mussolini a differenza di Saddam non ha ucciso nessuno ma mandava la gente in vacanza in confino ha sucitato in me una misto di sconforto indignazione ma anche ilarità.

Avrei voluto condividere con voi il discorso alla Camera con cui Mussolini si assumeva la responsabilità dell'assassinio di Matteotti,o qualcuna delle favole che Gramsci dal carcere inviava al figlio......poi la precisazione del Nostro Maiuscolo mi ha ricondotto sulla retta via:la sua era un'affermazione patriottica....più o meno del tipo "noi italiani il dittatore l'ho abbiamo avuto più meglio"....

Quindi vi invio alcune conclusioni patriottiche a cui sono giunto:
1) Pacciani era più macho di "Jack lo squartatore"
2) Gli "squadristi" erano più raffinati dei paramilitari argentini degli
anni 70
3) Il lupo mannaro è più forte di dracula (in quanto,quest'ultimo,exstracomunitario mezzo comunista)

In attesa di "nuove" ......

S.
Anniversari.
Un anno fa arrivavo a Dublino.

mercoledì, settembre 10, 2003

Cose da pazzi.
Questo venticinquenne americano per risparmiare sul biglietto aereo si è fatto spedire dentro un pacco!
"Meant To Live"

Fumbling his confidence
And wondering why the world has passed him by
Hoping that he's bid for more than arguments
And failed attempts to fly, fly

We were meant to live for so much more
Have we lost ourselves?
Somewhere we live inside
Somewhere we live inside
We were meant to live for so much more
Have we lost ourselves?
Somewhere we live inside

Dreaming about Providence
And whether mice or men have second tries
Maybe we've been livin with our eyes half open
Maybe we're bent and broken, broken


We want more than this world's got to offer
We want more than this world's got to offer
We want more than the wars of our fathers
And everything inside screams for second life, yeah

We were meant to live for so much more
Have we lost ourselves?
We were meant to live for so much more
Have we lost ourselves?
We were meant to live for so much more
Have we lost ourselves?
We were meant to live
We were meant to live

Magari nessuno se n'è ancora accorto ma questo blog sta diventanto un po' più filosofico (non tantissimo).

Sono finalmente usciti i programmi dei corsi del mio dipartimento.

Una buona notizia è che abbiamo avuto un ottimo piazzamento nel Philosophical Gourmet per quanto riguarda la filosofia continentale del 20simo secolo.
(Il philosophical gourmet è la classifica dei dipartimenti di filosofia di lingua inglese di tutto il mondo)

Sono a Glenomena e mi sento a casa.
Mi hanno dato la 871, non mi posso lamentare. La house 8 è l'ultima che hanno costruito, l'appartamento 7 ha una bellissima vista mare, peccato che la mia finestra però dia sul cortile interno.
Conosco questo appartamento perchè il mio amico Biagio ha abitato proprio in questa camera per alcuni mesi.

Per ora ho conosciuto solo due miei flatmates, entrambi irlandesi.

martedì, settembre 09, 2003

Molti sono arrivati qui cercando notizie su Davison, il filosofo americano appena scomparso.
Diversi articoli celebrativi si trovano a questo indirizzo.

Ultima mezza giornata italiana e poi si parte.

Un gerarca di Forza Italia, l'Eccellenza Schifani, invece ha rimproverato severamente le sorelle di Falcone e Borsellino, "entrambe militanti a sinistra", che si sono permesse di ricordare che c'erano i loro fratelli, fra i giudici che il suo presidente aveva appena insultato.
"La signora Rita Borsellino - ha dichiarato stupefatto e indignato lo Schifani - e' stata ospitata senza contraddittorio al Tg3". "Senza contraddittorio": evidentemente, per garantire una corretta dialettica democratica, assieme a lei bisognava intervistare anche Toto' Riina.
* * *
Pro bono pacis, per ora facciamo finta di non accorgercene. Ma molte dichiarazioni di Berlusconi, negli ultimi mesi, concretano dei reati espressamente previsti - oltraggio, istigazione a delinquere, alto tradimento - dal codice penale. Uno dei terreni di discussione, nel prossimo governo di centrosinistra, dovra' essere quello della legittima punizione di questi reati pregressi, sia quelli imputabili a lui personalmente che quelli imputabili ad altri personaggi minori (per esempio il portavoce Bondi, che senza copertura istituzionale d'alcun genere ha pubblicamente espresso delle - previste dal codice - "minacce a un corpo dello stato". In Argentina, ci sono voluti vent'anni per arrivare a punire i reati dei politici un tempo dittatori. In Italia, mi auguro che ce ne vorranno di meno.

Riccardo Orioles

sabato, settembre 06, 2003

E come dargli torto, povero premier? Perche' montargli contro un'altra pretestuosa polemica proprio quando le massime autorita' istituzionali ci
esortano alla moderazione? Ma scusate, non vi sembrano anche a voi antropologicamente strani questi magistrati? Non dico del tutto, integralmente, ma almeno un poco strani? Almeno qualche volta? Su', proviamo a passarci una mano sulla coscienza prima di esercitarci nella comoda arte dei lazzi e dei frizzi. Prima di sparare per l'ennesima volta sulla Croce rossa. E ragioniamo. Non facciamoci abbagliare dall'odio, ragioniamo.
Come giudicare, ad esempio, dei signori o delle signore che prendono una laurea in legge e sul piu' bello, invece di mettersi a fare gli avvocati,
invece di avviare un fiorente studio professionale, con quello che valgono oggi le cause (dice che perfino il presidente del consiglio ha dovuto
sborsare 500 miliardi ai suoi avvocati, con tutto che li ha fatti deputati), si mettono a reddito fisso, magari andando a lavorare all'inizio in una
citta' o cittadina senza attrattive dove non hanno mai messo piede prima? E fin qui passi. Perche' dopotutto il reddito fisso in una certa Italia
premoderna esercita ancora la sua suggestione. E quindi si capisce che i meno dotati o piu' pigri scelgano questa strada.
Ma poi, che cosa si puo' dire di signori e signore che, una volta imboccata la strada dell'impiego statale, si mettono pure in testa di applicare la
legge in un paese vitale, fantasioso, creativo, genialmente anarcoide e libertario come il nostro, totalmente insensibili alla cultura della
maggioranza dei loro simili? Non vi e' forse in tutto cio' una vena di fobia verso il prossimo, una insofferenza altera verso i propri concittadini, uno
scompenso culturale verso i propri tempi? Ne' questo basta.
Perche' vi sono - all'interno di questa strampalata genia - pure coloro che pretenderebbero di applicare la legge dello Stato anche la' dove la legge
che effettivamente vige ed efficacemente funziona e' quella di affermati eserciti e comandi locali, che vanno sotto i piu' rutilanti nomi: da mafia a
'ndrangheta a camorra a sacra corona unita.
Siate sinceri: ma stareste mai voi a spremere le vostre fatiche, a distillare i vostri sudori laddove la stessa legge e' cosa astratta e misconosciuta; non solo, ma dove la sua tenace invocazione puo' provocare anche reazioni assai dure, perfino pistolettate o fucilate, perfino mitragliate o addirittura (perche' le tecnologie fanno progressi da gigante) esplosioni di bombe con telecomando? Non ci vuole forse un che di arcano, di bizzarro, di pazzesco oserei dire, nel disporsi a fare quel mestiere in quel modo quando queste cose accadono? Quando voi stessi siete stati testimoni che cio' e' davvero accaduto a un vostro collega e amico?
Pensate, ne ho conosciuto uno su un'isola lontana che aveva partecipato ai funerali di quattro o cinque di questi suoi colleghi. A uno gli aveva
portato perfino la bara sulle spalle, una bara classica in massiccio legno castano. Ebbene, continuo' a esercitare quella sua pretesa assurda finche' fecero fuori anche lui. E aveva molti figli. Ma ditemi voi, non vi e' forse qualcosa di assurdo, starei per dire di disumano nella scelta di lasciare orfani i propri figli (il bene piu' caro...) pur di togliersi l'inutile sfizio di fare osservare la legge, non vi e' una smania di titanico protagonismo in chi attribuisce alla legge che rappresenta (legge umana, dunque fallibilissima) la stessa superiorita' e indiscutibilita' delle legge divina? Mettereste voi a rischio la vita per una battaglia persa, come un qualsiasi eroe della piu' insulsa retorica risorgimentale?
Ma pensate, pensate ancora. Dicono questi signori e queste signore - poiche' molte ve ne sono tra essi di donne; e cio' dovrebbe pure essere dettaglio
rivelatore... - di rappresentare pur sempre lo Stato, la comunita', i cittadini. Anche qui, assurda arroganza. Non sta forse la sovranita' popolare, dacche' esiste la democrazia, proprio nei cittadini e nel loro libero voto, dunque nei loro rappresentanti politici, autentici e genuini simboli della polis?
E allora qui davvero non si scappa. Perche' da sempre, o comunque da tempo ormai lunghissimo, tali magistrati vanno in direzione opposta proprio
rispetto a coloro che piu' e meglio di tutti incarnano la pienezza e la storia della democrazia. Essi vanno infatti cacciando uomini denominati con
provinciale americanismo "boss". Ritengono questa caccia un loro obbligo.
Mentre i simboli veri della democrazia e dunque dello Stato, ritengono questa pratica antipatica e sconsigliabile affatto. Tanto che l'uomo politico piu' splendido e potente di trenta e vent'anni fa ne ando' a trovare diversi proprio per chiedere gentile spiegazione dei loro ammazzamenti e se ne torno' a Roma senza farne cenno ad alcuno di questi magistrati. Mentre l'uomo politico piu' splendido e potente dei nostri lieti giorni addirittura ne ospito' uno in casa sua per diverso tempo, con squisito spirito di accoglienza, in ambiente di sfarzo e di facoltose frequentazioni.
Di quale Stato dunque essi cianciano? Non vi e' qualcosa di maniacalmente donchisciottesco, un'imperscrutabile ostinazione, nel dirsi rappresentanti
dello Stato?
Oltretutto questa loro irriverenza verso la democrazia viene duramente e assai severamente sanzionata. Essi in effetti vengono fatti segno a
concentrici e progressivi attacchi da parte dei giornali che sono anch'essi per antonomasia "la democrazia", in quanto di diretta proprieta' degli
eletti del popolo. Titoli vigorosi, rimproveri e accuse virili, esecrazioni e condanne; senza sosta, come d'altronde si deve quando si e' convinti delle
proprie buone ragioni. Ed essi niente. Ladri e assassini essi vengono nomati. E cancro e comunisti. E vengono denunciati e portati davanti a loro
colleghi siccome rei; qui si', di fronte alla legge. E frotte di parolieri e opinionisti su essi esercitano il loro coraggio e li castigano, civilmente e
senza scorticature, ma purtuttavia assai duramente. Ed essi giustamente non possono replicare perche' altrimenti violerebbero quel senso delle
istituzioni che sono invece obbligati, per loro stessa ammissione, a tenere in massimo rispetto.
E nemmeno alienano o vendono le proprie sentenze, pur vedendo quanti vantaggi economici o di carriera arridano, con pochissime eccezioni, a
coloro che rifiutino la logica sedentaria del reddito fisso e si dedichino ai dinamici commerci. Insomma, non colgono - tranne alcuni - le opportunita'
della vita e anzi talora vi rinunciano.
Ma che dite voi di tipi siffatti? Non costituiscono forse un corpo estraneo al comune sentire, un che di antropologicamente strano?
Ma lo sapete - questa e' l'ultima, e' fresca, freschissima - che ce n'e' uno di essi in Calabria che, mai pago di indagare sui traffici della cosiddetta
'ndrangheta, ha ricevuto minacce e ha continuato ugualmente a condurre le sue indagini? E che, successivamente privato della sua scorta di polizia per
equanime decisione delle autorita' competenti, pur avendo moglie e figli sul posto, invece di desistere come sarebbe stato suo dovere di coniuge e marito
responsabile, continua identicamente a indagare? Sapete ancora che per proteggere i suoi familiari e la sua casa ormai senza tutela ha ingaggiato a
proprie personali spese dei vigilantes privati? E dunque in fede mia vi chiedo: una volta ch'egli ha deciso di insistere nelle sue fisime a proprio
rischio, come ha fatto a non pensare alla cosa piu' semplice e innocente ed efficace, quella di difendersi dando ospitalita' a un boss in casa propria,
magari affidandogli l'operosa mansione di stalliere? Ma ditemi, ditemi davvero: non c'e' una vena di follia, una sbalestrata antropologia in tutto
questo?

Nando Dalla Chiesa
Da martedì sarò di nuovo a Dublino. (Mia madre ha già cominciato a piangere)
Nell'attesa di rigodermi il wi-fi ho trovato un modo per risparmiare un po' sulle connessioni.
La mattina, prima delle 8, controllo i miei preferiti con Website-Watcher, poi offline salvo su Getright le pagine che mi interessano e durante il giorno, mentre controllo la posta o navigo qua e là, le scarico tranquillamente e più velocemente.
Website-Watcherè veramente un ottimo programma, verifica se ci sono cambiamenti tra i siti che hai selezionato e li salva in cache.


Sul sito ufficiale dei The Revs http://www.therevs.com/ si può scaricare un intero loro concerto a Inverness. The Revs sono tra i miei gruppi irlandesi preferiti. Molto giovani, nominati per la Best Irish Rock Band award, fanno college-punk.
Spero di vederli il 20 settembre al The Hubb.

mercoledì, settembre 03, 2003

Dal Corriere della Sera di oggi

L’INCHIESTA

Le nuove catacombe degli islamici convertiti


ROMA - Un viaggio nelle nuove catacombe d'Italia. Alla scoperta dei neocristiani del Terzo millennio. Incontri segnati dalla paura. Un incubo che si annida nell'animo e nella mente di chi era nato nella fede in Allah e nel messaggio rivelato dal profeta Mohammad, Maometto. Sono consapevoli che l'apostasia nell'islam non è un semplice sostantivo. Potrebbe trasformarsi in una condanna a morte. Eppure c'è chi ha deciso di infrangere le tenebre e sfidare il terrore. Come frate Antuan, un giovane turco che si è spinto ben oltre la conversione alla fede in Gesù Cristo. Presto diventerà il primo sacerdote cattolico di origine musulmana non soltanto nel nostro Paese, ma nella stessa Turchia. E c'è chi denuncia e lancia accorati appelli. Lo fa Nura, una signora maghrebina che invoca l'intervento della Chiesa cattolica e del governo italiano per far rispettare il diritto alla libertà religiosa dei musulmani convertiti. Ma c'è anche chi non si nasconde e vive l'adesione al cristianesimo con grande serenità. E' il caso di Bekim e Flutura, una coppia di albanesi che erano musulmani solo nominalmente.
Proprio dalle file degli albanesi, in Italia sono oltre centomila, proviene la maggioranza dei musulmani convertiti. Ma tra i neocristiani ci sono marocchini, tunisini, algerini, egiziani, bosniaci, zingari, nigeriani e somali. Non si sa bene quanti siano. Probabilmente alcune migliaia. Oltre al cattolicesimo, c'è chi è diventato Testimone di Geova o protestante.
Frate Antuan fa tenerezza. Veste un semplice saio marrone. Pizzetto curato. Sguardo mite e riflessivo. Ha subito vessazioni in patria ed è stato vittima di aggressioni verbali e fisiche in Italia. Ma lui non demorde. Ha un carattere tenace. Con un radicato senso della vita come missione: «Già all’università avevo cominciato a mettere in discussione la mia religione. Avevo scoperto che non mi soddisfacevano spiritualmente le cose che facevo, la preghiera, la lettura del Corano. Il Signore che desideravo così vicino a me, nell’islam lo scoprivo molto lontano. Padrone di ogni cosa, ma non un Dio che sta con noi. Piuttosto un Dio irraggiungibile». Sottolinea la serietà con cui affrontò la sua crisi interiore: «Ho voluto leggere il Corano in turco. Nel mio piccolo ho cominciato a scoprire alcune contraddizioni. Del tipo: in un passo si parla dell’amore e dell’elemosina per i poveri, in un altro si parla della guerra contro gli infedeli e del bottino. Non riuscivo a conciliare queste differenze».
Poi il destino che si compie: «Per caso, un giorno sono entrato in una chiesa cattolica a Mersin, nel sud della Turchia. Avevo finito l'università. La chiesa è retta da una comunità di religiosi cappuccini di Parma. Lì ho conosciuto il bibliotecario, padre Raimondo Bardelli, un anziano che a me è sembrato come Simeone del tempio di cui si parla nel Vangelo. Mi dava i libri da leggere. Poi con amorevole pazienza rispondeva alle mie domande. Per la mia conversione è stato importante vedere in questa persona la disponibilità, la pazienza, l’amore, il desiderio di annunciare agli altri la fede in Cristo».
Infine la svolta, la scelta di vita: «A un certo punto ho cominciato a frequentare la messa. All’inizio l’ho fatto per curiosità. Veniva celebrata in turco. Nella mia conversione è stato importante il fatto di capire le parole della preghiera rivolte a Dio. Seguivo la messa cristiana recitata in turco, ma non comprendevo la preghiera islamica pronunciata in arabo. L’islam è una religione che ho praticato nell’esteriorità. Questa è una delle ragioni per cui voglio tornare in Turchia quando diventerò sacerdote. Voglio celebrare la messa in turco, confessare in turco. La mia esperienza dimostra che in Turchia ci sono veramente molti ragazzi alla ricerca della verità. Questi ragazzi, se entrano in chiesa e parlano con un sacerdote, devono essere accolti da un sacerdote che conosca la lingua e la cultura turca. Così il loro cammino spirituale va avanti».
Nura è una donna colta, intraprendente e battagliera: «Noi musulmani convertiti al cristianesimo in Italia siamo in tanti. Tra noi lo sappiamo. Ma non ce lo diciamo. Tranne quando c’è un rapporto intimo. Ciò avviene più facilmente tra le donne sposate con gli italiani. Quando ci sono i figli delle coppie miste che hanno dei nomi cristiani, è facile intuire la conversione. Ci sono delle mamme formalmente musulmane che festeggiano il battesimo, la comunione e la cresima dei loro figli! Ma in pubblico diciamo che siamo atei. Questa è la strategia adottata all’unanimità: farsi passare per atei».
Nura vorrebbe emanciparsi dalle catene della paura e dell’ipocrisia. Lancia un vibrante appello: «Dobbiamo aprire le catacombe! Quando ci sarà la libertà di culto anche per noi, vedrete quanti ne usciranno fuori! Oggi non sussiste il diritto alla reciprocità. Perché il cristiano che diventa musulmano può manifestare tranquillamente la propria fede, addirittura si fa della pubblicità senza rischiare nulla, mentre il musulmano che diventa cristiano vive nella paura? Il cristiano che diventa musulmano è fiero. E’ come se si sentisse ben protetto alle spalle. Noi invece ci nascondiamo. Abbiamo paura. Io ho il terrore di entrare in chiesa. Scelgo una chiesa lontana dal quartiere dove abito. Sto molto attenta a non farmi vedere. Ma non rinuncio a andare in chiesa. Ci credo veramente. La prima volta che ho sentito una messa in arabo mi sono messa a piangere».
La sua denuncia è forte: «La Chiesa non ci dà un angolo per noi. Un angolo per i musulmani convertiti. La Chiesa dovrebbe chiedere ai governi musulmani di sottoscrivere il diritto di reciprocità anche sul piano della libertà di culto. Oggi siamo costretti a vivere nella schizofrenia. In caso di difficoltà sono costretta a dire che non sono cristiana. Se lo dichiarassi non potrei più tornare nel mio paese d’origine. Anche se ho acquisito la cittadinanza italiana, nel mio paese sono sottoposta alle leggi locali». Quindi la stoccata finale: «La Chiesa ci considera una sorta di tabù. Loro hanno i registri. Sanno bene quanti Abdallah e Khadija si sono convertiti in Pietro e Maria. Loro lo sanno. Perché non lo dicono? E’ giusto tutelare le persone. Ma potrebbero almeno dire che il fenomeno esiste, che riguarda molte, molte persone. Perché stanno zitti? Io denuncio il silenzio della Chiesa. Noi ci sentiamo abbandonati. Dopo la conversione non abbiamo nessuno che ci sostenga. Chiediamo aiuto alla Chiesa e all’Italia: proteggeteci! Difendeteci!».
Bekim è un regista teatrale. Flutura è un’attrice molto nota in Albania: «La nostra generazione è cresciuta senza fede, senza religione, senza Dio. Non sapevamo in che cosa credere. E non sappiamo che cosa eravamo prima, se cristiani o musulmani. Per questo motivo noi albanesi oggi abbiamo il privilegio di scegliere. Siccome adesso viviamo in Italia, stiamo conoscendo il cattolicesimo. Da tre anni siamo in contatto con i cattolici. Loro ci aiutano tanto. Forse la loro bontà, la loro carità ci hanno spinto a entrare nella religione cattolica».
La coppia albanese spiega così la scelta religiosa morbida, senza traumi: «Noi in realtà non siamo mai stati dei veri musulmani. Ecco perché oggi non ci sentiamo dei convertiti. Non riteniamo di aver abbandonato l’islam. Di fatto aderendo al cattolicesimo noi scegliamo per la prima volta la nostra fede. Ci battezzeremo la prossima Pasqua. Nostra figlia è già stata battezzata. Tante famiglie albanesi in Italia sono diventate cattoliche. Secondo noi il settanta per cento degli albanesi in Italia erano o sono diventati cristiani, ortodossi o cattolici. Non ci sono dubbi».
Al di là dei numeri alcune considerazioni si impongono. La nuova realtà dei neocristiani fa emergere la dialettica e la vitalità presenti in seno all’islam. Conferma ancor di più quanto sia infondato lo stereotipo che immagina i musulmani come una massa monolitica, oscurantista e immutabile. E poi chiama in causa il Vaticano e l’Italia. Ci sono fedeli cristiani e cittadini italiani che si sentono discriminati e temono per la loro vita nel nostro Paese a causa della loro conversione dall’islam. La condanna di apostasia li perseguita. Finora sono sopravvissuti nel buio come ombre fuggiasche. Ma ora hanno deciso di parlare. Rivendicano il diritto di vivere alla luce del sole.

di MAGDI ALLAM


martedì, settembre 02, 2003

Sto leggendo moltissimi articoli di filosofia in questi giorni, tutti in inglese e ho deciso di stilare una classifica degli autori e delle opere più citate, per capire gli interessi più attuali, le mode culturali del momento.
Naturalmente rispecchia i miei interessi e quindi riguarda più che altro teoria della conoscenza, metafisica e logica.
La classifica, in ordine alfabetico, è per ora provvisoria e man mano che procedo diventa più verosimile.



1. Ayer, A.J. (1934/52), Language, Truth and Logic, New York: Dover.
2. Bergmann, G., Realism: A Critique of Brentano and Meinong, Madison (WI), University of Wisconsin Press 1967
3. Burge, "Belief de re" in Journal of Philosophy 1977 (339-362)
4. Carnap, R. (1947) Meaning and Necessity, Chicago: Chicago University Press.
5. Chomsky, N. (2000) New Horizons in the Study of Language and Mind, Cambridge: Cambridge University Press
6. Churchland, Paul (1979). Scientific Realism and Plasticity of Mind, New York: Cambridge University Press
7. Davidson D. (1980), Essays on Actions and Events, Clarendon Press, Oxford.
8. Dennett, D.C. (1978) Brainstorms, Philosophical Essays on Mind and Psychology, Montgomery, Vt.: Bradford Books.
9. Dretske, F. (1981), Knowledge and the Flow of Information, Cambridge, MA: MIT Press.
10. Dretske, F., (1988). Explaining Behavior, Cambridge, Mass: MIT
11. Dummett, M. (1973) Frege: Philosophy of Language, New York: Harper and Row.
12. Dummett, M. (1978), Truth and Other Enigmas, London: Duckworth.
13. Fodor, Jerry, (1983), The Modularity of Mind, The MIT Press, Cambridge (Massachusetts). (Trad. it. La mente modulare, Il Mulino, Bologna, 1988.)
14. Fodor, Jerry, (1987), Psychosemantics, The MIT Press, Cambridge (Massachusetts). (Trad. it. Psicosemantica, Il Mulino, Bologna, 1990.)
15. Frege, G. (1884/1980), The Foundations of Arithmetic, 2nd revised ed., London: Blackwell.
16. Frege, G. (1892/1952) “On sense and reference,” in Geach, P. and Black, M. (eds.) (1952) Philosophical Writings of Gottlob Frege, Oxford: Blackwell.
17. Kripke, S. (1972/1980) Naming and Necessity, Oxford: Blackwell.
18. Kripke, S. (1982) Wittgenstein on Rules and Private Language, Oxford: Blackwell.
19. Lewis, D.K. (1986), On the Plurality of Worlds, Blackwell, Oxford.
20. Millikan, R. (1984), Language, Thought and Other Biological Categories, Cambridge, MA: MIT Press.
21. Nagel, Th., What Is It Like to be a Bat?, «Philosophical Review», 83 (1974), pp. 435-450; poi in Id., Mortal Questions, Cambridge, Cambridge U.P. 1979; tr. it. di A. Besussi, Questioni mortali, Milano, il Saggiatore 1986
22. Neander, K. (1995) “Misrepresenting and malfunctioning,” Philosophical Studies, 79, 109-41.
23. Parsons, T. (1980) Nonexistent Objects, New Haven: Yale University Press.
24. Peacocke, C. (1983) Sense and Content: Experience, Thought and their Relations. Oxford, Oxford University Press.
25. Peacocke, C. (1992) A Study of Concepts, Cambridge, Mass.: MIT Press.
26. Putnam, H., The Meaning of ‘Meaning’, in K. Gunderson, a c. di, Language, Mind, and Knowledge, Minneapolis, University of Minnesota Press («Minnesota Studies in the Philosophy of Science, VII»), 1975, pp. 131-193; poi in Putnam, Mind, Language and Reality (Philosophical Papers, II), Cambridge (MA), Cambridge U.P. 1975, pp. 215-271; tr. it. di R. Cordeschi, Il significato di ‘significato’, in H. Putnam, Mente, Linguaggio e Realtà, Milano, Adelphi, 1987, pp. 239-297
27. Quine, W.V.O. (1960) Word and Object, Cambridge, Mass.: MIT Press.
28. Russel B. (1905), On Denoting, “Mind”, 14, pp. 479–493.
29. Salmon, N. (1986) Frege's Puzzle, Cambridge, Mass.: MIT Press.
30. Searle, J. (1992) The Rediscovery of the Mind, Cambridge, Mass.: MIT Press.
31. Sellars, W. (1956), “Empircism and the Philosophy of Mind,” in M. Scriven, P. Feyerabend, and G. Maxwell (eds.), Minnisota Studies in the Philosophy of Science, vol. I, Minneapolis: University of Minnesota Press, pp. 253-329.
32. Stich, S. (1983) From Folk Psychology to Cognitive Science, the Case Against Belief, Cambridge, Mass.: MIT Press.
33. Strawson, P.F., Individuals. An Essay in Descriptive Metaphysics, London, Routledge Kegan and Paul 1959; tr. it. di E. Bencivenga, Individui. Saggio di metafisica descrittiva, Milano, Feltrinelli
34. WIGGINS D. (2001), Sameness and Substance Renewed, Cambridge University
35. Wittgenstein, L., (1953). Philosophical Investigations. Oxford: Oxford University Press


Effetto Serra. Si restringe per il caldo la superficie della Svizzera.
Accurate misurazioni hanno permesso di determinare una diminuzione di circa il 7 per cento (da 41.288 a 38.879 chilometri quadrati)
nell'estensione del paese fra il giugno e l'agosto di quest'anno. Il fenomeno, dovuto allo scioglimento dei numerosi ghiacciai della zona,
e' in corso da diversi anni ma solo ora e' stato accuratamente studiato dal prof. Arronax del Gun Club di Baltimore. In alcuni cantoni
particolarmente colpiti (come Appenzell Aussen Rhoden, passato da 243 a 125 chilometri quadrati) la popolazione ha dovuto restringersi in meta'
del territorio originario, con gravi problemi per la circolazione. Sui versanti nord e nord-est lo scioglimento dei ghiacci ha inoltre portato
a un arretramento dei confini, per cui l'Austria comincia adesso ad Appenzell e la Germania poco oltre Frauenfeld; e' raddoppiato - sempre
a spese della Svizzera - il territorio del vicino Liechtenstein. Tutto questo non ha mancato di impressionare il normalmente poco emotivo
pubblico svizzero: ieri una folla di curiosi con camere digitali e binocoli circondava le pendici del Monte Bianco, la cui altezza (4810
metri sul versante francese) era scesa sul lato svizzero ad appena 1250 metri sul livello del mare. Dopo l'annuncio di un referendum sul
mantenimento di nevi e ghiacci da parte dell'Associazione guide alpine, il governo ha deciso di richiamare l'ambasciatore elvetico dagli Stati
Uniti.

lunedì, settembre 01, 2003

Viaggiano in questi giorni mi sono accorto che in molte stazioni ferroviarie c'è un servizio wi-fi offerto da Tiscali ma nonostante abbia cercato in tutti i modi di iscrivermi non sono riuscito a sfruttarlo. Credo che per ora il servizio sia riservato a pochi eletti. Soliti ritardi italiani.

Esiste un atlante di tutti gli hotspot gratuiti italiani?
Son tornato da Stresa, incantevole cittadina. Il tempo uggioso ha favorito la partecipazione al simposio, o meglio, ha sconsigliato distrazioni. Ho rivisto amici con piacere, qualcuno mancava. Dal punto di vista filosofico non è stato molto stimolante, anche perchè il tema, la globalizzazione, è più sociologico e come tale è stato trattato.
Due relatori ho particolarmente apprezzato: Pietro Rossi e Vittorio Possenti. Possenti è in assoluto il filosofo con cui mi ritrovo maggiormente. Praticamente condivido tutto quello che scrive, cosa che non mi capita con nessun altro. Anche se si occupa prevalentemente di filosofia politica, che io coltivo dilettantisticamente.