Chi lo avrebbe mai detto, che due nazioni all’opposto nel mondo geografico come Canada, dal Quebec e l’Australia per incontrarsi hanno scelto il Museo del Bottone?
I canadesi hanno filmato e mi hanno chiesto anche una intervista. Fra loro vi era il Presidente della comunità italiana in Quebec, parlava bene l’ italiano.
In ricordo del Quebec al Museo hanno lasciato due biro con la pubblicità del Canada.
La sig.ra Caterina dall’ Australia, una incallita collezionista è socia di un club di collezionisti di bottoni, The Victorian Button Collectors Club. Conosceva il Museo del Bottone e mi ha portato due riviste stampate dal loro club, ha comperato quattro libri e molti bottoni da regalare al Presidente ed alle amiche. Ha detto che un Museo del genere in Australia non esiste e che nel 2014 quando ritorna in Italia con lei verranno molte persone per vedere questa meraviglia
Ha fatto tantissime fotografie per portare le immagini ai soci. La sua visita al Museo è stata effettuata sia al mattino che al pomeriggio sarà raccontata nella loro rivista ed anche in giornali importanti australiani. Peccato che non ho fatto la fotografia con la mia macchina, ma solo con la sua. Spero di ricevere le sue foto.
In questi giorni altre cinque nazioni sono state protagoniste al Museo.
La Cina è presente al Museo con i bottoni ed i fregi da parate di un Generale dell’esercito cinese. Sono stati donati dall’amica del Museo la giornalista cinese, che ritornata da poco dalla Cina, domenica 29/09 è arrivata con sorpresa al Museo.
E’ stata coperta la faccia del generale perché non so ancora se è possibile far vedere l’identità. Penso sia una prudenza esagerata ma con i regimi è meglio non rischiare. Se arriva l’autorizzazione la fotografia sarà sostituita. Sotto la figura del generale ci sarà la scritta Repubblica Cinese 01/10/1949.
L'esercito militare del popolo cinese è stato fondato nel 1927 il primo agosto. Il simbolo che appare sul bottone è la scrittura cinese "otto uno", quindi vuole dire il primo di agosto.
Il Giappone con un nuovo bottone NetSukè in avorio per kimono dei primi 1900 donato da Marta Leoni di Brisighella RA. Ha raccontato come ha avuto il bottone: ''Lo scultore Angelo Biancini di Castelbolognese volle andare ad Arezzo per presentare, ad un suo amico, il suo discepolo che era mio marito Alfonso Leoni, durante quella visita questo amico del Prof. Biancini (sicuramente un diplomatico ma non ricordo in quale ruolo ma che aveva importanti contatti con il Giappone), fra le varie cose ci fece vedere la sua collezione di bottoni da chimono e molto gentilmente, essendo io presente, me ne regalò uno che aveva doppio, eravamo negli anni '65 - '66.' >
La Polonia con bottoni di epoca comunista militari e civili, inviati da Leonard Hasinski, dopo una visita al Museo. E’ un collezionista di monete antiche ed è rimasto veramente impressionato dal Museo per la preziosità dei reperti e per la storia che racconta.
I bottoni dell’ impero degli Zar 1700-1800 sono stati inviati da lui. Sono bottoni non perfetti all’ esterno, ma sul dietro vi sono le scritte in russo. Questi bottoni sono stati trovati con il metal detector
La Danimarca con un meraviglioso catalogo del collezionista Ilse che insieme alla moglie Benno visiterà il Museo nei giorni 8 e 9 ottobre 2013 al mattino.
Questa è italianissima ma guardate il suo cappotto che meritava uno scatto. Il Museo del Bottone ? …. l’incontro fra le varie culture del mondo …
Ricordiamo come sempre che il Museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10-12 alle 15-18 con ingresso e visita guidata anche in tedesco, francese ed inglese. Nei giorni lavorativi anche l’inglese perché ora il Museo ha le stagiste della università della moda e parlano tutte l’ inglese.
Vi aspettiamo Gallavotti Giorgio 339 3483150.
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