sabato, ottobre 29, 2005

Paperi V

Dopo lo studio dell'ignoranza, quello della sporcizia!!

American Society for Eighteenth-Century Studies
Montreal, Quebec
March 30 - April 2, 2006


Filthy Ideas and Indecent Expressions

This panel invites papers that examine British writing’s investment in the profane, obscene and scatological. In an era preoccupied with politeness, what drives the seeming compulsion to cross what Norbert Elias calls “the threshold of embarrassment and shame?” In the wake of Samuel Richardson’s coining of the term “indelicate” in Pamela, how do breaches of decorum mark
the politicized boundaries of good taste and conduct? How are identities, social relationships, and the body politic negotiated in what Daniel Cottom calls “the bowels of Enlightenment”? Papers might explore a variety of literary and cultural transgressions, from representations of sex to fecal imagery to ballroom faux pas—all “things which,” in Jonathan Swift’s words, “must not be expressed" (wink, wink, nudge, nudge).
Please send abstracts of 300 words to jason.solinger@citadel.edu

venerdì, ottobre 28, 2005

Blessed Newman

I giorni si rincorrono freneticamente e mi risulta sempre più difficile scrivere su questo blog. Ho anche un bel po' posta arretrata e vorrei scusarmi con chi è in attesa di una risposta (Michele L., Luigi D.).
Per fortuna da queste parti si festeggia Halloween e quindi avremo il finesettimana lungo. Lunedì vacanza e, speriamo, riposo.



La scorsa settimana è stata data la notizia che presto il nostro amatissimo cardinale John Henry Newman sarà proclamato beato.
Il miracolo necessario per confermarne la santità di vita è avvenuto a Boston. Quel bontempone del cardinale Murphy-O’Connor, primate d'Inghilterra, ha subito voluto precisare che gli inglesi tendono a considerare Dio come un gentiluomo da non disturbare, di qui la scarsità di miracoli in terra d'Albione.
Comunque già le sole migliaia di conversioni che Newman ha ispirato, specialmente dall'Anglicanesimo, potrebbero essere considerate miracoli.

Sui blog italiani ne hanno parlato solo quelli del Piccolo Zaccheo.
La bella notizia invece ha avuto molto più risalto sui blog di lingua inglese.

Se vi interessa conoscere il pensiero del Papa su Newman, eccovi un discorso pronunciato nel 1990 dall'allora cardinale Ratzinger in occasione di un simposio internazionale organizzato a Roma dal Centro Internazionale degli Amici di Newman.

Gli occhi su Grazia, per un istante

Ora fermati Italia. Patria splendida e tremenda, chiacchierona di celentani e finanziarie, bellissima e feroce...Fermati, guarda se hai ancora cuore. Se nel pozzo pieno di riflessi televisivi e di canzonette hai ancora un cuore o un suo sperduto barlume. Vedi il corpo di Grazia, l'impiccata madre di Manfredonia. Non voltarti. La madre a cui uccisero la figlia ragazzina e che ha portato con sé il piccolo al settimo mese di gravidanza. La morte alle spalle, e la morte davanti. E' caduta anche lei sotto i colpi che le uccisero la figlia. Era un anno fa. E da allora lei aveva iniziato a cadere, aggrappandosi a tutto, persino a quel piccolo che alla fine non ha più visto e non ha esitato a portare con sé nel buio. Cadeva, la madre a cui hanno rubato così violentemente e indecentemente la figlia. Cadeva fino alla caduta finale.
Ammira Italia, se hai ancora occhi, perché ammirare si deve l'uomo anche nel dolore, in questo buio. Ammira come nella sua storia estrema, Grazia ha alzato il suo stendardo. Guardala ora, con quel suo nome che suona assurdo in una vicenda così nera, come ha alzato un pugno, un grido. Come se in questo stramorire avesse voluto gridare ancora, come aveva fatto dopo il funerale: la mia bambina è una ragazzina per bene.
Le avevano rubato la figlia dentro una storia banale e feroce di pretese sessuali e di strani giri, gliela avevano forse addirittura venduta le amiche. L'aveva uccisa un uomo che poteva essere suo padre, e che parente era, alla lontana. Da quella morte oscura e così chiara, era venuta a galla una girandola di violenze, di ricatti e miserie umane. E poi storie di vendetta al coltello, e arresti per il marito. E un crudo silenzio, dopo le infinite chiacchiere, e dopo l'accecante delirio dei media in quei mesi lontani. In quel silenzio, nonostante la vicinanza di chi ha provato a star sulla riva di quel suo dolore trasformato in malattia, è salito in mente a Grazia sempre più forte il ronzio della disperazione. Quel ronzio che infine mangi a tutti i pensieri. E fa svanire tutti i nomi.
Gliela avevano rubata, la sua Giusy, e poi fatta passare per una poco di buono. L'avevano uccisa due volte. Ma cosa ci può essere di poco buono in una ragazzina di quindici anni? Solo la malizia istillata da una diseducazione mortale, ci può esser solo la stupidità arrendevole di trattare il proprio corpo come ti impongono le mode decise da adulti delinquenziali e cinici. Ci può essere solo quello che un adulto piegato alle proprie voglie pretende che ci sia.
Ora fermati Italia distratta e micidiale. Guarda, se hai ancora anima o qualcosa del genere nel tuo sguardo liquido, notarile... Ancora una tragedia legata alla sorte dei nostri ragazzini. Quelli su cui giocano e lucrano i venditori di ogni genere di aggeggi, quelli su cui si gettano, sparvieri, i cantanti sanguisughe, gli editori truffaldini, le conduttrici analiste, i professorini. Grazia era tornata nella sua veranda, nella casa dove aveva veduto tutto liquefarsi in un nero senza rimedio. E laddove sembrava ci fosse già troppo strazio, lo ha moltiplicato. Dove la misura sembrava già colma, ha fatto tracimare il pianto. Ha alzato più alto lo stendardo di una disperazione che toglie il respiro.
Guardalo, serva Italia, serva delle tue voglie, dei tuoi vuoti compiacimenti, dei tuoi soldi facili sulla pelle dei ragazzini. Guardalo, non distogliere la mente. Non deviare più a lungo il cuore.

Davide Rondoni

mercoledì, ottobre 26, 2005

In questa difficile e cupa analisi, l'unica risorsa morale ...


Tra i tanti articoli di commento alla riforma Moratti segnalo questo, apparso sul quotidiano La Discussione il 19 ottobre.
Non che io ne condivida necessariamanete il giudizio politico ma mi pare estremamente significativo che l'autore ricordi che 'in questa difficile e cupa analisi, l'unica risorsa morale ci è data dallo studio del magnifico volume ....'
Provate ad indovinare, qual è il volume?
La risposta la trovate a pagina 5

martedì, ottobre 25, 2005

Philosophy Compass

La Blackwell presenterà a gennaio una nuova risorsa per chi studia filosofia: Philosophy Compass.
Il sito è in fase sperimentale ma vi consiglio di una visita.

Sempre a proposito di risorse, Brian Weatherson terrà un seminario a Cornell su David Lewis ed ha pensato di mettere i propri appunti a disposizione su un nuovo blog.
Lewis è uno dei filosofi analitici più importanti dello scorso secolo, ancora poco conosciuto in Italia, e questa mi pare un'ottima occasione per chi vuole cominciare a leggerlo.

Misteri dell'amore

La passione è antisociale, come tutte le malattie mentali e le deviazioni caratteriali.
Non è fame, non è istinto: gli animali non hanno passioni.
E' un'intossicazione che viene solo dalla mente e nella mente si plasma.
La passione ha come corrispettivo ideale solo il misticismo.


It is too little to say that Paul established a connection between the idea of love and the theology of the Cross. Agape and the theology of the Cross are for him quite simply one and the same thing. Without the Cross of Christ we should never have known God's love and learnt it's deepest meaning; and, conversely, without God's Agape Christ's way would not have led to the Cross.


Anders Nygren e Denis De Rougemont, chi erano costoro?

lunedì, ottobre 24, 2005

Paperi IV

Continuo con la serie 'i call for paper più pazzi del mondo'.
Oggi vi propongo un volume, curato da due professori della Stanford University, dedicato all'agnotologia. Non sapete cos'è l'agnotologia? Ma siete proprio degli ignoranti!! L'agnotologia è appunto lo studio dell'ignoranza.

"Agnotology: The Cultural Production of Ignorance"

Professors Londa Schiebinger and Robert Proctor seek papers for the preparation of a volume introducing a new theoretical perspective and methodology - agnotology, the cultural production of ignorance-into interdisciplinary science studies. Papers should explore how ignorance is produced or maintained in diverse settings, through (for example) deliberate or inadvertent neglect, secrecy and suppression, document destruction, and myriad forms of inherent or avoidable culturopolitical selectivity and forgetfulness. The point is to develop a taxonomy of
understandings and uses of ignorance, but also tools for understanding how and why diverse forms of knowledge do not or did not "come to be" or are delayed or neglected at different points in history. Examples include the ignorance of cancer hazards caused by the "doubt" peddled by trade associations (Brown and Williamson's "doubt is our product"), the non-transfer of birth control technologies from colonial outposts to imperial centers (by virtue of successive chains of disinterest and suppression), the non-development of certain technologies by virtue of structural apathies or disinterest, impacts of disciplinarity on agnotogenesis, etc. The proposed volume is exploratory and open-ended, with the purpose of coming to grips with how ignorance has been understood, created, and ignored, linking this also to allied creations of secrecy, uncertainty, confusion, silence, forgetfulness, etc - especially as these pertain to scientific inquiries and outcomes. The idea is that a great deal of attention has been given to epistemology (the study of how we know), when "how or why we don't know" is often at least as interesting-and remarkably undertheorized by comparison.


While the volume will focus on science, the general approach will also be taken up in other disciplines, including cultural studies, history, literary studies, anthropology, and sociology.
Paper proposals should include a working title plus a 300 word abstract.
Please send to Londa Schiebinger at schiebinger@stanford.edu

sabato, ottobre 22, 2005

Zwan e Audi

Questa settimana abbiamo avuto in dipartimento due professori esterni: Tze-wan Kwan e Robert Audi.
Kwan è cinese ma ha studiato a Bochum con Otto Poeggler, per cui riesce a combinare la tradizione occidentale con quella orientale in maniera estremamente interessante.
Ci ha presentato due lezioni, una sulla tautologia in Hegel ed Heidegger e una sulla fenomenologia dei pronomi.
L'incontro con Zwan mi ha confermato che il futuro, anche per gli insegnanti di filosofia, è la Cina. Si sta aprendo un immenso mercato e questo l'ha capito anche il mio dipartimento che dalla scorsa estate organizza scuole estive in Cina e sta progettando scambi di studenti dottorali con università cinesi.

Robert Audi è un'autorità nel campo dell'epistemologia e della filosofia della mente ma stavolta ha parlato, davanti ad una vasta platea di studenti e professori, del problema del male nel mondo, che non è propriamente un tema delle sue aree di specializzazione.
Audi insegna nella University of Notre Dame, in uno dei dipartimenti di filosofia più importanti del mondo, sicuramente il migliore per la filosofia della religione. Tra i suoi colleghi a Notre Dame: Alasdair MacIntyre, Alvin Plantinga, John Finnis, Ralph McInerney, Peter van Inwagen.
E' impressionante vederlo far lezione. Ha risposto alle obiezioni del pubblico con una precisione ed una ricchezza di argomenti che non ho mai visto in vita mia.
Audi è stato presidente della Society of Christian Philosophers e ha scritto due libri sul rapporto religione e società: Religion in the Public Square e Religious Commitment and Secular Reason.
Su questo un tema, oggetto di discussione anche in Italia in questo periodo, potete ascoltare due sue conferenze, qui e qui (Grazie a Philoso?hyTalk)

mercoledì, ottobre 19, 2005

Research fellowship

The purpose of the project is to map the way in which changing conceptions of the self reshape a range of social and cultural practices, from economic enterprise to spirituality and education. Historic and enduring conceptions of the self, developed in Western thought from Descartes onwards, promulgated and upheld an essentialist account of the first person narrative of individual experience.

£27,116 - £35,883 per annum!

Che dite, ci provo?

Piccolo Zaccheo

Mi pare doveroso segnalare la nascita del Piccolo Zaccheo, blog di cultura e di cose cristiane.

Attivo da pochi giorni, già contiene diversi articoli estremamente interessanti.

Tra i collaboratori c'è Luigi Walt, mio affezionato lettore, che ha firmato un bell'intervento dedicato allo statuto dell'intelletuale cristiano.

L’obiezione ricorrente ancor oggi, per cui un cristiano non potrebbe occuparsi criticamente di cose cristiane, è una colossale sciocchezza: sarebbe un po’ come dire che un uomo sposato non potrebbe discettare, in generale, di bellezza femminile. Un profondo amore per il proprio oggetto di studio, lungi dall’interferire negativamente nella comprensione dell’oggetto stesso, può al contrario, in molti casi, vivificarla e sostenerla: l’essenziale è che l’oggetto in questione mantenga la propria irriducibile alterità. ...
Chi è cattolico, dando fiducia alla ragione, può persino godere di un vantaggio, interessato com’è a verificare fin dove arrivi, precisamente, la stessa ragione con le sole sue forze.


(Non ho mai incontrato Luigi di persona ma mi è capitato, guarda tu i casi della vita, di conoscere del tutto casualmente un suo coinquilino! Ora scopro che abbiamo altre amicizie in comune. Ciao, Luigi, e auguri per il nuovo nato, il piccolo Zaccheo).

martedì, ottobre 18, 2005

Sottrarre l'uomo all'arbitrio

«I diritti fondamentali non vengono creati dal legislatore, ma sono iscritti nella natura stessa della persona umana, e sono rinviabili ultimamente al creatore». È uno dei passaggi decisivi della lettera che papa Benedetto XVI ha inviato al presidente Pera e ai partecipanti al convegno «Libertà e laicità» tenutosi a Norcia. Il Papa chiede che uno Stato «sanamente laico» riconosca non solo il «senso religioso in cui si esprime l'apertura dell'essere umano alla trascendenza», ma anche che i diritti umani non sono posti dalla volontà o dal potere dello Stato. Essi spettano all'uomo in quanto uomo in virtù di una legge non scritta - la legge naturale, immanente alla natura umana - e non dipendono dunque dal beneplacito della legge positiva, che può variare secondo l'andirivieni delle maggioranze politiche del momento. I diritti dell'uomo non sono attribuiti dalla volontà dello Stato o del legislatore, che come li ha concessi così li può cancellare: in tal caso non sarebbero altro che editti revocabili di tolleranza. Lo Stato realmente laico non crea né attribuisce i diritti umani: li riconosce come qualcosa che l'antecede.
Pensare diversamente espone al gravissimo rischio, diventato terribile realtà con le sanguinose ideologie del XX secolo, di fare piazza pulita del diritto naturale e di lasciare alla protervia della legge positiva, posta dal potere totalitario in vigore, di stabilire che cosa siano i diritti e a chi spettino.
In tal modo la politica, il diritto e lo Stato si affidano alla decisione di un potere, oggi in specie alla potenza della tecnica. «Tecnica» è la nuova grande parola e con la tecnica il suo mito: la produzione. La politica e i diritti umani sono prodotti dallo Stato secondo le sue convenienze, non secondo la verità sull'uomo. Produrre dirit ti significa pensare il diritto secondo la forma della tecnica: c'è chi produce automobili e chi nelle officine parlamentari leggi, norme, diritti. Non dunque un diritto naturale, ma un diritto fabbricato.
Le parole di Benedetto XVI evocano la grandiosa tradizione della legge naturale, rilanciata con vigore dall'enciclica «Veritatis Splendor», che destina ampio rilievo al tema. È una tradizione che ha ispirato le fasi più alte del pensiero politico europeo, e di cui vi è chiaro segno nella Dichiarazione di indipendenza americana (1776), che presenta i fondamentali diritti umani come provenienti dalla mano di Dio e appartenenti in modo inalienabile all'uomo come tale.
Di fronte alla grandiosità di questo discorso il laicismo italiano non trova di meglio che agitare il logoro tema dell'ingerenza della Chiesa nello Stato, oppure di domandare una revisione radicale dell'antropologia in nome della scienza: il che condurrebbe a mutare l'idea dell'uomo in base alle scienze-guida del momento. Coloro che sostengono che la natura umana è basilarmente universale e che i diritti umani sono in essa radicati, combattono per una società migliore contro i sostenitori di un passato che non vuole passare.

Vittorio Possenti

40.000

Ops, solo ora mi accorgo che ieri abbiamo superato le 40.000 visite.
Tutto merito vostro.
:)

domenica, ottobre 16, 2005

Primarie

Insomma, ha votato più gente a 'ste primarie che al referendum. Non siamo un popolo straordinariamente sorprendente?

(Io, per ovvie ragioni, anche questa volta mi sono astenuto)



Adnonsense

Fuoritempo mi chiedeva, in un commento, perchè ho tolto gli annunci ADSENSE di Google.
Qui la risposta.

giovedì, ottobre 13, 2005

Deadbeat wedding



Domani un altro matrimonio. Questa volta presso lo Slane Castle.
Ci si rivede su questi schermi domenica sera o lunedì.
Fate i bravi.

(Patrizia, ma tu quando ti sposi?)

Wake up, The house is on fire
And the cat's caught in the dryer
Philosophy's a liar when
Your home is your headstone
"Icon" is the last chance for hope
When there's no such thing as heroes
Your faith lies in the ditch that
You dug yourself in

Last chance to piss it all away
Nothing but hell to pay
When the lights are going down

Deadbeat Holiday - celebrate your own decay
There's a vacant sign that's hanging high
On a noose over your home

Deadbeat Holiday - get on your knees and pray
There's a vacant sign that's hanging high
But at least you're not alone
Christmas lights in the middle of August
Grudges come back to haunt us
Your oldest allies are your long lost enemies
Grounded in a duplex to find that
You're living on a landmine
Vacation hotspots is a cemetery drive

martedì, ottobre 11, 2005

Ontologia biomedica

Si sa, i laureati in filosofia sono quasi tutti destinati alla disoccupazione ed allora ogni tanto i dipartimenti devono inventarsi nuove prospettive lavorative che nel giro di qualche anno si mostreranno pure illusioni.
Ora i dipartimenti italiani stanno scoprendo la consulenza filosofica. Bullshit.
Il mio consiglio è di lasciar perdere la consulenza, anche perchè vista la crisi economica dubito che qualcuno paghi per ascoltare il proprio filosofo di fiducia, e di darsi piuttosto all'ontologia applicata, quella biomedica in particolare.

Negli USA il National Institutes of Health ha stanziato quasi 19 milioni di dollari per la fondazione del National Center for Biomedical Ontology. Si tratta del più costoso progetto che abbia finora coinvolto filosofi.

Vi parteciperanno, il dipartimento di filosofia della University at Buffalo e prestigiose istituzioni mediche: The Berkeley Drosophila Genome Project, Cambridge University Department of Genetics, The Mayo Clinic, University of Oregon Institute of Neuroscience, University of California San Francisco Medical Center.

La ricerca medica contemporanea è ricchissima, infatti chiunque è disposto a pagare per la propria salute, e nello stesso tempo è costretta ad affrontare problematiche che richiedono una competenza filosofica. Basti pensare, ad esempio, al dibatto sulla fecondazione artificiale che c'è stato in Italia ultimamente. Quando comincia la vita, cos'è un individuo, cosa si può cambiare in un corpo senza alterarne l'identità, quando si muore? Questioni che un medico si pone ogni giorno.
Prima ancora che problemi etici, la scienza si fa delle domande sull'essere e l'ontologia è appunto lo studio dell'essere in sè.

Barry Smith è forse in questo momento il più importante studioso di ontologia applicata. (Se non altro perché è colui che dirige la componente filosofica del ricchissimo progetto di cui sopra)
Dando un'occhiata ai suoi scritti ci si può imbattere in interessantissime riflessioni sull'ontologia della pressione sanguinea o del carcinoma del colon.
Non solo. Se vi interessate di geografia vi consiglio la lettura del suo 'Esistono le montagne?' o de 'la metafisica dell'appezzamento di terra'. E, mi raccomando, non tralasciate 'La geometria cognitiva della guerra'.
Insomma, uno comincia con Aristotele e Husserl e non sa dove andrà a finire.

Ecco, se proprio volete essere dei consulenti filosofici, cercatevi come clienti una casa farmaceutica o una clinica. Farete soldi a palate.

lunedì, ottobre 10, 2005

Cocaina

Penso tutti noi, spinti dalla curiosità, almeno una volta abbiamo cercato il nostro nome su Yahoo, Altavista o Google.
Bene, visto che di questi tempi la cocaina (detta anche LAPOlverina, ahahah) tira molto, o meglio molti se la tirano, ho fatto una ricerca su google mettendo insieme il mio nome e quello della polverina magica.
Surprise, surprise! Ecco quello che ne è venuto fuori.

Dal sito dell'Arma dei Carabinieri, ripreso anche sul quotidiano Nuova Cosenza.
"A Santa Maria del Cedro hanno arrestato Angelo Bottone, di 33 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Bottone è stato trovato in possesso di 5,5 grammi di eroina ed un grammo di cocaina.(ANSA)."

Non ho parole.

Music

Musica, musica!
Venerdì uscirà il nuovo album dei The Revs, una delle più interessanti tra le band irlandesi emergenti. Due tracce si possono già ascoltare qui.
La prossima settimana li vedremo allo student bar del mio college mentre domenica 23 Duke Special suonerà al Whelan's, altro evento imperdibile.

Il 4 novembre uscirà l'album live di Juliet Turner, registrato a Dundalk lo scorso agosto. Noi c'eravamo e abbiamo subito notato sul palco un volto noto Myles O Reilly, il cantante dei Juno Falls. Il futuro dei Juno Falls è incerto (il bassista è entrato in polizia) e O Reilly ha accompagnato Juliet Turner durante il tour estivo, sia come supporto che come vocalist.
Lo aspetta una carriera da solista?

sabato, ottobre 08, 2005

Song for a friend

Well you’re magic he said but don’t let it all go to your head
Well I bet if you all had it all figured out then you’d never get out of bed
No doubt of all the things that I’ve read what he wrote me
Is now sounding like the man I was hoping to be
I keep keeping it real cause it keeps getting easier indeed

He’s the reason that I’m laughing
Even if there’s no one else
He said you’ve got to love yourself

He said you shouldn’t mumble when you speak
But keep your tongue up in your cheek
And if you stumble onto something better
Remember that it’s humble that you seek
And you’ve got all the skill you need; individuality
You’ve got something. Call it gumption.
Call it anything you want

Because when you play the fool now
You’re only fooling everyone else
You’re learning to love yourself.

There’s no price to pay when you give what you take.
That’s why it’s easy to thank you.

Let’s say take a break and get back to the old garage.
Life’s too short anyway but at least it’s better than average.
As long as you got me and I got you know we got a lot to go around
I’ll be your friend you’re other brother
Another love to calm and comfort you.

And I’ll keep reminding if it’s the only thing I ever do.
I will always love you.

Climb up over the top.
Survey the state of the soul.
You’ve got to find out for yourself whether or not you’re truly trying.
Why not give it a shot?
Shake it. Take control and inevitably wind up
Finding for yourself all the strengths you have inside still rising.

Gronchi rosa



Questo è il famoso Gronchi rosa, il francobollo italiano più desiderato dai collezionisti.
Mi chiedevo il perché di tanta imporanza e qui ho trovato la sua storia.

Tutto comincia nel 1961 quando al disegnatore Mura vengono commissionati tre bozzetti per altrettanti francobolli destinati a celebrare la visita dell'allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Argentina, Uruguay e Perù. Senza troppi sforzi di fantasia, la scelta cade su una cartina geografica sulla quale vengono evidenziate l’Italia e la nazione visitata dal Capo dello Stato, con al centro la sagoma dell'aereo presidenziale. In quattro e quattr'otto i disegni diventano francobolli, ognuno con un valore corrispondente alla tariffa in vigore per la posta aerea diretta in quel Paese: 170 lire per l'Argentina (francobollo azzurro), 185 lire per l'Uruguay (francobollo verde grigio) e 205 lire per il Perù (francobollo lilla rosa).

Lunedì 3 aprile 1961 gli uffici delle direzioni provinciali delle Poste mettono in vendita la serie, ma l'affluenza dei collezionisti è scarsa: è il lunedì dell'Angelo, il giorno dopo la Pasqua, e in molti evidentemente preferiscono la gita fuori porta pensando di poter comprare in seguito i francobolli. E saranno in tanti a doversi mordere le dita.

Nel primo pomeriggio dall'ambasciata di Lima a Roma arrivano le prime rimostranze: è il primo segretario in persona, Arias, a comunicare al Ministero degli Esteri che i confini del Perù sono errati. Manca la provincia dell'Amazzonia, contesa dall'Ecuador e oggetto di scontri armati. Alla Farnesina l'imbarazzo è palpabile: il ministro picchia i pugni sul tavolo e pretende di sapere come può essere successo un «errore tanto grave». È presto detto: il bozzettista ha usato un atlante geografico del 1939, dunque non aggiornato. Che fare? L'ordine è perentorio: «Si stampi un altro francobollo con i confini corretti, in colore grigio».

Durante la notte si decide di sospendere la vendita del francobollo incriminato e si decide pure di "intercettare" quelli già venduti: 79.625 esemplari di cui circa 12mila applicati sulla corrispondenza destinata a essere trasportata sull'aereo di Gronchi. È una notte d'incubo al Poligrafico dello Stato, mentre l'indomani - martedì 4 aprile - negli uffici postali italiani restano in vendita i due soli francobolli corretti della serie, che però non hanno ancora validità postale: l'avranno infatti solo a partire dal 6 successivo, data della partenza del Presidente della Repubblica per l'America Latina.

Alle ore 20 di mercoledì 5 aprile 1961 cessa l'accettazione della corrispondenza destinata a volare sull'aereo di Gronchi e da quel momento inizia la notte più lunga delle Poste italiane: una trentina di impiegati isolano le buste con il francobollo rosa sbagliato e lo coprono con il francobollo grigio corretto, poi lo timbrano con l'annullo postale. Un'operazione unica al mondo. Perfetta si dovrebbe dire, ma non è così: al blitz sfuggono una ventina di buste affrancate con il Gronchi Rosa che passano regolarmente per posta. Diventeranno la chimera di tutti i collezionisti italiani: sono infatti una delle maggiori rarità italiane. Nel frattempo anche il francobollo isolato conosce un'impennata di valutazione: sul momento viene trattato subito sulle 5mila lire. Oggi, nel Duemila, il Catalogo nazionale Bolaffi lo quota in condizione perfette 6 milioni e 250mila lire. Ma attenzione: il rischio delle falsificazioni sia del francobollo nuovo che delle buste (con il francobollo falso ricoperto dal 205 lire grigio violetto) è fortissimo. Se qualcuno vuol averlo nell'album, lo acquisti da una persona di fiducia. Le tentazioni sono troppo forti.

giovedì, ottobre 06, 2005

Argey


Ieri mia mamma mi ha scritto:
Ti annuncio che dal 24 agosto hai un altro fratellino: è nato Argey.


Ohibò, mammina, questa sì che è una notizia! E com'è successo? Vista la tua età sarà stato un evento soprannaturale.

Ieri papà ha ricevuto una lettera dal Centro aiuto alla vita di Monza in cui gli
hanno comunicato questa notizia. E' un bel bambino, dicono, e sta bene, come pure la mamma che è un'extra-comunitaria senza permesso di
soggiorno. Così siamo arrivati a 9, più voi due, perciò siete 11, che bella
famiglia!


Ah, ecco, ora capisco.
Beh, che dire? Benvenuto Argey e grazie ai volontari del Movimento per la Vita, senza di loro il mondo sarebbe molto più povero e io avrei un fratello in meno. :)

Pensare cristiano

Se vi piace Buttiglione, date un'occhiata qui.

mercoledì, ottobre 05, 2005

L'oppenione poi ch'i concubiti, certi di fatto, d'uomini liberi con femmine libere senza solennità di matrimoni non contengano niuna naturale malizia, ella da tutte le nazioni del mondo è ripresa di falso con essi costumi umani, co' quali tutte religiosamente celebrano i matrimoni e con essi diffiniscono che, 'n grado benché rimesso, sia tal peccato di bestia. Perciocché, quanto è per tali genitori, non tenendogli congionti niun vincolo necessario di legge, essi vanno a disperdere i loro figliuoli naturali, i quali, potendosi i loro genitori ad ogni ora dividere, eglino, abbandonati da entrambi, deono giacer esposti per esser divorati da' cani; e, se l'umanità o pubblica o privata non gli allevasse, dovrebbero crescere senza avere chi insegnasse loro religione, né lingua, né altro umano costume. Onde, quanto è per essi, di questo mondo di nazioni, di tante belle arti dell'umanità arricchito ed adorno, vanno a fare la grande antichissima selva per entro a cui divagavano con nefario ferino errore le brutte fiere d'Orfeo, delle qual'i figliuoli con le madri, i padri con le figliuole usavano la venere bestiale. Ch'è l'infame nefas del mondo eslege, che Socrate con ragioni fisiche poco propie voleva pruovare esser vietato dalla natura, essendo egli vietato dalla natura umana, perché tali concubiti appo tutte le nazioni sono naturalmente abborriti, né da talune furono praticati che nell'ultima loro corrozione, come da' persiani.

G.B. Vico, Scienza Nova

When I goose step

When you're riding the rails with those wide open eyes,
Well, there's one old south paw you will always fight.
And alone on a worn-out throne
is the reigning queen of the questions
Why we blind-footed toddlers ever started out.

So don't get into it with me
When I goose-step
Across the kitchen floor
You know I still adore
All your mother's old-fashioned ways
I'm so impressed that you hear
My inventions, and that it matters more
Than what you saw with your eyes

Go along with the plan
Your head will still be there where you put it
Under the bed with the ice cream you could never find
And tonight you go to bed and dream
All the world to be what you want it,
You got the girly draw now flaunt it,
And keep them all checking their watches
When you're out tonight

So don't get into it with me
When I goose-step across the kitchen floor
You know I still adore--
Are your eyes changing hands?
I'm so impressed that you hear
My inventions, and that it matters more
Than what you saw with your eyes

lunedì, ottobre 03, 2005

Threesome


Ve l'avevo detto io, quando si comincia a scardinare il concetto di matrimonio non si sa dove si va a finire.
Da noi i PACS sembrano l'ultima frontiera del progresso ma l'Olanda ci ha ancora una volta superato. Infatti hanno introdotto il matrimonio poligamico! Giustamente, se il matrimonio è semplicemente un contratto tra adulti consensienti, senza fondamento naturale, non si capisce perché i coniugi debbano essere solo due e non di più.

Victor de Bruijn, 46 anni, Bianca de Bruijn, 31 anni, e Mirjam Geven, 35 anni, hanno approfittato della novità e si sono subito sposati . Sono il primo trio di sposi.
Victor e Bianca erano già sposati quando due anni e mezzo fa hanno conosciuto Mirjam su una chat line. Dopo otto settimane Mirjam ha lasciato il marito ed è andata a vivere con i due. Appena ottenuto il divorzio, Mirjam si è sposata con i due. Non sono carini?
Sia ben chiaro, le due donne non sono semplicemente le due mogli di Victor. Questa sarebbe stata bigamia vecchio stile. No, le due, essendo bisessuali, sono pienamente l'una moglie dell'altra.

Se state provando ribrezzo è solo perché siete dei retrogradi, tradizionalisti e bigotti.
Per chi vuol stare al passo con i tempi, la nuova frontiera olandese ora è la legalizzazione dell'incesto, naturalmente, e forse anche il matrimonio con altre specie animali.
A meno che ... a meno che l'Olanda diventi una nazione musulmana e torni sui suoi passi.
Visti i trend demografici, dobbiamo solo aspettare una ventina di anni.

sabato, ottobre 01, 2005

Conversioni

I racconti di conversioni mi hanno sempre emozionato, sarà forse perché Newman è anch'egli un convertito.
Lo scorso anno leggevo sempre con interesse Becoming Catholic, il blog di un metodista che si è covertito al cattolicesimo e la notte di Pasqua è stato accolto nella Chiesa. Il suo blog era espressamente dedicato alla descrizione delle lezioni del RCIA, il catechismo per gli adulti che vogliono diventare cattolici.

Oggi leggo la storia di Sheepcat, un blogger canadese che dopo un lungo e travagliato viaggio spirituale, lo scorso 11 settembre è stato accolto nella Chiesa Cattolica. In questo caso altri blog hanno contribuito al grande passo, in particolare Pontifications.

Pontifications è il blog di Alvin Kimel, un ex pastore episcopaliano (anglicani americani), che a maggio ha annunciato pubblicamente la sua conversione al cattolicesimo, insieme a moglie e figli.
Per chi seguiva le sue riflessioni teologiche non è stata una sorpresa, così come non è una sorpresa che nell'annuncio del passaggio alla Chiesa Cattolica citi due volte John Henry Newman.

Sembra ormai abbastanza chiaro che il pontificato di Papa Ratzinger sarà caratterizzato da un forte impegno ecumenico e di ricomposizione intraecclesiale.
Nelle scorse settimane si è molto discusso dell'incontro tra il Papa e un rappresentante della Fraternità San Pio X, gli scismatici tradizionalisti. Ci sono possibilità che almeno una parte dei fedeli della Fraternità torni in comunione con la Chiesa Cattolica ma a Roma non si lavora solo sul fronte tradizionalista.
Sembra che 500 parrocchie comprendenti 400.000 fedeli anglicani siano pronte a lasciare la Comunione Anglicana ed unirsi alla Chiesa Cattolica.
Dietro questa ipotesi hanno lavorato, tramite stretti contatti con i responsabili, S. E. Levada, ora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e l'allora cardinale Ratzinger.

Forse il numero dei fedeli pronto al passaggio è sovrastimato ma la possibilità è alta.

La comunione anglicana è lacerata da grandi divisioni. La maggiore contrapposizione è tra chiese africane, in particolare quella nigeriana, fedeli alla tradizione, e quelle nordamericane, a maggioranza liberal.
Negli ultimi 10 anni c'è stato un travaso di fedeli e clero verso la Chiesa Cattolica, specialmente in Inghilterra, che ha coinvolto anche alti esponenti della comunione anglicana

Io ho avuto occasione di parlare con un pastore anglicano diventato prete cattolico, e alla mia richiesta di spiegazioni la sua risposta era molto semplice: la Chiesa nella quale sono cresciuto, la teologia sulla quale mi sono formato, non esiste più nell'anglicanesimo.
Le chiese che si discostano dalla tradizione a lungo andare sono destinate alla disgregazione o all'estinzione.

La cosa interessante è che se finora i convertiti venivano accolti nella Chiesa Cattolica di rito romano, seppur con alcune eccezioni che riguardano ad esempio l'esenzione dal celibato per i presbiteri (i pastori anglicani con moglie vengono ordinati sacerdoti cattolici ma rimangono sposati), le autorità vaticane stanno pensando all'ipotesi di una comunità di fedeli in comunione con Roma ma di rito anglicano.

ps. Se ne discute anche su VirtueOnline, una community molto grande di anglicani 'ortodossi'.