sabato, agosto 09, 2003

Quanti messaggi di posta elettronica ricevete ogni giorno?
Io una trentina circa.
Di questi, mediamente, 5 sono schifoso spam (enlarge your penis, watch me on line, I'm the daughter of the former president of Nigeria, etc.) che vengono eliminati al momento.
Altri 5 sono notiziari, di quotidiani e periodici (Irish Times, il Riformista, Euromagazine, Z-Net, Chiasmus, etc.) o gli aggiornamenti di xanga e anche questi vengono eliminati nel giro di 24 ore.
Una decina poi sono legati al mio lavoro, riguardano pubblicazioni, offerte, corrispondenze con professori, etc.
Un'altra decina invece provengono da mailinglist, alcuni vengono quasi sempre letti e cestinati (adi, mlist, ), altri archiviati (fucitalk, SanLibero).
Solo uno o due sono personali, sigh :(

Peccato perchè se mi ci impegno riesco a scriverne anch'io di belli.
Questo ad esempio, che ho riletto casualmente oggi, risale a qualche anno fa e rispondeva ad un brevissimo e tanto atteso messaggio.


Cara S., poichè mi hai scritto, pur nell'esiguità di due righe, ritengo tocchi a me ora rispondere.

Dopo la telefonata di oltre 30 minuti temo di averti inebriato dell'esuberanza della mia verbosità sortendo l'effetto di trasferire la tua già conosciuta riluttanza alla prolissità telefonica anche verso il mezzo telematico.
Il mantenerti in due righe, tra il pudico e il sostanziale, quasi a mo' di sms, mi induce a riflettere sulla differenza tra lo stretto necessario e l'essenziale.
Differenza che giace, nel tuo caso, tra il dovuto e ciò che risponde ad un rigore nell'espressività attraverso i neomedia.
Se dovessi protendere per la prima interpretazione direi che, spinta da un, tuo malgrado, senso di riconoscenza per le attenzioni che ti riserbo, hai ritenuto sufficiente adempiere al dovere morale di comunicarmi i tuoi sentimenti con un messaggio proporzionato all'attenzione che merito.
La seconda ipotesi ermeneutica, che più si addice al tuo temperamento, rinviene il motivo di tanta renitenza ad un senso di disciplina espressiva che riduce all'essenziale l'elemento lirico per lasciare alla libertà dell'interpretante la possibilità di cogliere i sensi celati, cifra della paradossale perdita di comunicatività nell'era dell'estrema estensione delle potenzialità diffusive e divulgative, per cui il senso più profondo è quello che viene a negarsi.
Si potrebbe avanzare un terzo, improbabile, tentativo esplicativo.
Il messaggio in questione sorgeva da un impulso isolato, un moto commotivo, che intendeva parteciparmi unicamente dei sentimenti originati dalla riduzione cinematografica dell'opera defilippiana. (Filomena Marturano)
Moto nato dall'associazione, che mi onora e di cui ti sono grato, del sottoscritto con l'ambientazione e lo spirito dell'opera di cui sopra.

Sappi che, in ognuno dei tre casi, l'averti letto ha destato nuovamente in me quel profondo senso di stima e benevole intimità che continua a legarmi a te.

and so on

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