La conferenza ad Edimburgo è andata benissimo, meglio di quanto potevo sperare. Sono stato il secondo a parlare, quando l'attenzione era ancora alta.
I partecipanti erano una cinquantina, divisi in due sessioni parallele. Tutti giovani ricercatori della mia età, qualcuno già insegna.
Era organizzata dal dipartimento di Inglese con contributi che andavano dalla letteratura alla linguistica, con la solita enfasi per i queer e i gender studies, critical theory e postcolonialism.
Ero l'unico con formazione filosofica e questo mi faceva un po' temere. Eppure ho avuto una positiva reazione, specialmente da alcune studentesse di Translation Studies, che rincontrero' qui a Dublino a fine mese per un'altra conferenza.
La citta' e' affascinante, pregna di storia. L'ho girata a lungo questi tre giorni, cercando di coglierne le peculiarità.
Il centro storico ha un andamento sinuoso, con ponti e sottopassaggi.
Sarà stata la luna piena tra le guglie gotiche, o i percorsi guidati horror per turisti, ma ho notato un'aria macabra, un gusto per il mistero che si esprimeva anche nell'abbigliamento giovanile, decisamente piu' dark di quello a cui sono abituato.
Alcune differenze con Dublino: innanzitutto i taxi, bombati neri, deliziosi. Poi i negozi notturni, che sono una rarita', mentre a Dublino puoi fare la spesa fino alle 4 di notte, specialmente il finesettimana. La moda femminile e' simile, mentre quella maschile, specialmente nelle acconciature, e' molto piu' ricercata. (Per non parlare dei kilt)
E poi la vita notturna, che a Dublino finisce piu' tardi. Certo con Temple Bar e dintorni non c'e' proprio paragone, pero' mi sono divertito.
Ho girato un po', ovunque trovavi irlandesi. Sabato l'ho passato principalmente al Frankstein, locale horror, e poi in un posto che credo si chiami 75, sembrava un labirinto, 5 piani ognuno con il suo club, musica ed atmosfere diverse. Domenica invece all'Opium, alternative music, piu' che altro per giovani studenti.
La scena musicale è deludente, molto meglio Glasgow.
Trovare una chiesa cattolica per la messa domenicale e' stata una mezza impresa. La cattedrale St. Mary non si trova esattamente dove e' indicata nell'elenco che avevo avuto dall'ufficio informazioni, mentre da quelle parti c'e' un'altra St. Mary, della Church of Scotland.
Tanto per cambiare ho perso il cappello, il quarto per l'esattezza quest'anno. Sono sempre piu' convinto che sia colpa di uno spiritello che si diverte a perseguitarmi.
Ho avuto anche modo di andare al cinema. Obbligato dagli orari sono stato costretto a scegliere 21 grammi e non me ne sono pentito.
Sapevo vagamente che parlava di morte, 21 grammi e' il peso dell'anima, o meglio, dell'ultimo respiro.
E' un ottimo film, tra i migliori che abbia visto, sia per la storia in se' che per la narrazione. Vita, morte, destino, fede, tragedia, sofferenza, vendetta, redenzione; un film da vedere in Quaresima.
(Venerdì qui esce The Passion, ho visto il trailer sul grande schermo, impressionante.)
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