martedì, maggio 04, 2010

L'assassino è sempre monsignore

L'assassino è sempre monsignore

Dopo Ipazia massacrata dai frati squadristi per le idee di Keplero, ecco Socrate corsivista di Repubblica e i promessi sposi atei militanti. In fondo basta un lieve anacronismo per fare di qualsiasi storia un grande film anticattolico
di Antonio Gurrado

Martedì 20 aprile, in una bella giornata serena dall’aria ferma e calda, trecento milanesi hanno disertato Parco Sempione per riversarsi nella Sala delle Colonne della Banca Popolare. Avevano piantato un maxischermo per Inter-Barcellona? C’era uno spogliarello? Davano soldi gratis? Meglio, andava in scena uno scontro fra titani mirabilmente sintetizzato dal lancio di Repubblica: «Umberto Eco e Vito Mancuso contro Papa Ratzinger». Per garantire la pluralità delle posizioni, in rappresentanza di Umberto Eco e di Vito Mancuso erano stati invitati Umberto Eco e Vito Mancuso, mentre in rappresentanza di Benedetto XVI parlava il noto Giancarlo Bosetti, direttore di Reset e convinto assertore del «versante violento, maligno, fanatico di tutte le religioni». Il dibattito ha messo facilmente tutti d’accordo anche perché si parlava di Agora, un film che nessuno aveva visto perché sarebbe uscito nelle sale tre giorni dopo. Risultato: il film è un capolavoro, quindi il Papa farebbe bene a dimettersi.

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