Rodolfo Caroselli ha tradotto in endecasillabi e settenari in rima questa bella poesia di Gilbert Keith Chesterton.
Spesso si dice che solo un poeta può tradurre un poeta e qui ne abbiamo la prova.
BY THE BABE UNBORN
If trees were tall and grasses short,
As in some crazy tale,
If here and there a sea were blue
Beyond the breaking pale,
If a fixed fire hung in the air
To warm me one day through,
If deep green hair grew on great hills,
I know what I should do.
In dark I lie: dreaming that there
Are great eyes cold or kind,
And twisted streets and silent doors,
And living men behind.
Let storm-clouds come: better an hour,
And leave to weep and fight,
Than all the ages I have ruled
The empires of the night.
I think that if they gave me leave
Within that world to stand,
I would be good through all the day
I spent in fairyland.
They should not hear a word from me
Of selfishness or scorn,
If only I could find the door,
If only I were born.
DAL BAMBINO NON NATO
Se l’erba fosse bassa e alti gli alberi,
come in un folle mito,
se qui e là un mare si estendesse
azzurro e proibito,
se un fuoco stesse appeso su nell’aria
il giorno a riscaldarmi,
se verdi chiome i colli ricoprissero,
io saprei comportarmi.
Nel buio giaccio: sogno grandi occhi
gelidi oppur clementi,
e vie tortuose e porte silenziose,
e dietro dei viventi.
Che venga la tempesta: meglio un’ora,
aperta a pianti e lotte,
di tutti i secoli che ho dominato
gli imperi della notte.
Nel paese fatato, questo credo,
se l’entrata ottenessi,
per l’intera giornata sarei buono
che laggiù rimanessi.
Nessuna mia parola avara o ria
raggiungerebbe essi,
se soltanto mi aprissero la porta,
se solo io nascessi.
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