Il nome e il cognome, Claudio Chieffo, diranno poco o nulla alla stragrande maggioranza di voi. Ma se alla carta d’identità aggiungiamo altro, la musica – nel senso letterale del termine – cambia. Le canzoni di Chieffo (1945-2007) hanno fatto il giro d’Italia, del mondo. Lo chiamavano il poeta, il cantautore di Dio, il Giorgio Gaber cristiano. Milioni di italiani, centinaia di milioni di abitanti del pianeta, hanno almeno una volta sentito o canticchiato (in chiesa, al catechismo, a scuola, in piazza, sotto la doccia) uno dei 113 motivi che hanno accompagnato la vita di questo romagnolo verace che per anni saliva sul suo vecchio e sgangherato Ducato Fiat, macinava migliaia di chilometri per cantare (3mila concerti in carriera), perché nella vita bisogna avere «degli amici per cui cantare, una macchina per andare, una casa dove tornare».
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