domenica, maggio 23, 2010

Martin Gardner RIP

Martin Gardner, celebre divulgatore scientifico, è morto ieri a Seattle. Gardner ha curato per venticinque anni la rubrica 'Mathematical Games' sulla rivista Scientific American e ha pubblicato più di cinquanta libri.

Nel 1957 ha curato la raccolta Great Essays in Science, una collezione di saggi scientifici che ha venduto migliaia di copie ed è ancora in commercio. Insieme a Einstein, Whitehead e altri giganti della matematica e della fisica, Gardner scelse anche una porzione del quarto capitolo dall'Ortodossia di Chesterton, intitolato 'The Ethics of Elfland' e tradotto in italiano come 'L'etica delle fate'. Così Gardner motivò la sua scelta: "Potrebbe sorprendere molti lettori trovare qui inclusa una selezione di Gilbert Keith Chesterton. Il rotondo scrittore britannico non era famoso per la sua conoscenza di cose scientifiche, ... eppure ci sono momenti in cui ti sorprende per le sue inaspettate intuizioni scientifiche". Gardner poi sottolinea con stupore che il brano è tratto dal più famoso volume di Chesterton di apologetica cristiana.

Nel suo Chesterton: A Seer of Science, Stanley Jaki nota che Gardner, probabilmente per ragioni editoriali, cambiò il titolo del brano da 'The Ethics of Elfland' a 'The Logic of Elfland'. La logica ovviamente non mancava, dice Jaki, ma il capitolo di Ortodossia è più di una riflessione sulla logica, è un inno alla realtà. Uno dei principi della 'filosofia delle fate', quella che Chesterton aveva imparato nella culla, è che sia nei dettagli più minuscoli quanto nell'universo intero la realtà è specifica, unica, potrebbe essere diversamente eppure ci è data così. Questa sensibilità per l'unicità delle cose che ci circondano, questo stupore, è il mezzo, Jaki ci suggerisce, per restaurare un impegno nei confronti della realtà. È molto più di una logica, è un'etica che guida la ricerca dello scienziato ma anche dell'uomo comune.

2 commenti:

Antonio Giovanni Colombo ha detto...

Io conoscevo Gardner soprattutto
per i giochi matematici, ma Padre Jaki ha letto con MOLTA attenzione
The Ambidextrous Universe di Gardner, uno dei rari libri in cui Padre Jaki ha lasciato delle annotazioni, una specie di "index" extra (il libro ne ha già uno di per sé), nelle ultime due pagine prima della quarta di copertina.

Normalmente se a Padre Jaki interessava qualcosa di un libro copiava la citazione e il riferimento su un pezzo di carta (mezzo foglio del formato "Letter"), e le sue note sono piene di questi foglietti (e ce n'è un mezzo scatolone "a parte").

Non ho mai finito di leggere A Seer of Science ma, su Chesterton, so che Padre Jaki lo considerava (con Newman e Gilson) uno dei suoi maestri... Padre Jaki è intervenuto più volte alla convention annuale della Chesterton Society statunitense.

Antonio Colombo

Angelo ha detto...

Grazie mille, Antonio.
Dal blog dell'American Chesterton Society ho appreso che Gardner ha scritto diverse introduzioni alle ristampe dei libri di Chesterton!
http://americanchestertonsociety.blogspot.com/2010/05/martin-gardner-rip.html
Qui il necrologio del New York Times:
http://www.nytimes.com/2010/05/24/us/24gardner.html
Molto interessante è anche la discussione riguardo l'ombelico (!!!) apparsa su Uncommon Descent, il blog dei promotori del Disegno Intelligente:
http://www.uncommondescent.com/intelligent-design/martin-gardner-fundamentalism-and-adams-navel/