Aldo Masullo: "La filosofia mi ha insegnato che nessuno di noi si salverà da solo"
Il docente di filosofia teoretica e di filosofia morale: "A chi mi chiede se ci credo, rispondo che non sono fatti suoi. Dopo Kant Dio non è più un problema della ragione. Dovremmo incominciare a viaggiare più leggeri"
di ANTONIO GNOLI
La prima cosa che Aldo Masullo dice - alla tenera età di 93 anni che compirà martedì - è di sentirsi un istrione. La maschera del filosofo che pare ereditata dagli ozi campani dell'antica Roma è avvolta da una diafana incorruttibilità. Usa la parola "istrione" con la stessa disinvoltura con cui direbbe "buono" o "interessante" o magari "perfido". Nell'antica Roma l'istrione era l'attore. Col tempo, si sa, è prevalsa la platealità del mestiere. Petrolini che recitava Nerone era istrione e piacione. Istrione, sommo, fu Carmelo Bene e anche Gassman, il mattatore. Su versante letterario istrione fu D'Annunzio con la sua impresa di Fiume. Masullo è un po' filosofo e un po' mattatore; gli piace piacere. Sedurre con la parola. Dal quartiere Vomero dove vive da quasi cinquant'anni - la Napoli degli abbienti, quella perlopiù ignorata dal teatro popolare - si alza un sottofondo di umori commerciali e di traffici collinari. "Qui, a poca distanza, Eduardo Scarpetta si fece costruire un palazzetto in Liberty napoletano: "Villa la Santarella" che poi di santo aveva poco. Ci confinò la moglie e ci scrisse pure una bella frase "Qui rido io"".Continua qui.
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