lunedì, luglio 08, 2002

Vita da assistente

Tra i grami compiti di un assistente universitario c'è anche quello di correggere bozze. Nel mio caso si tratta una ristampa della Storia della filosofia di Pasquale Galluppi, un autore del primo Ottocento. Provate a leggere quanto segue, moltiplicate per cento pagine e immaginatevi il divertimento.


A colui, che del ben fare è sollecito, di molti sentieri si paran d'innante, per i quali mettendosi, ed osservanza e rispetto appresso de' suoi simili gli è dato procacciarsi; perocchè, nella vita privata, ei può con le sue pellegrine virtudi, e con savi ammonimenti al diritto operare farsi duce d'altrui; e nella vita pubblica, con opere magnanime e virtuose giovar la sua patria, ed illustrar sé medesimo; e, in quale altro stato ch'ei si trovi, per altri modi non manco nobili ed onesti, alla pubblica riverenza dischiudersi il cammino. Ma quando l'uomo per queste vie a quella dignità perviene, che a cosa finita e mortale appartiensi, una strada assai più lusinghiera, ma lunga, ed ardua, e faticosa, lo innalza oltra i suoi simili, e collocandolo fra pochi eletti che seggono in cima, di luminosa aureola corona il suo capo. Conciossiaché gli altri uomini, ov'ei di questa vita passando, gli amici di commendarli non brighino, sconosciuti cadono in obblio; e il tempo, d'ogni ricordanza distruggitore, i loro fatti e pubblici e privati dalla memoria degli uomini a poco a poco dirada; dove per contro, colui, che a solo il culto della sapienza e del vero gli occhi di sua mente addirizza, e solo di filosofici meditari piglia dilettamento, non ha mestiero delle laudi d'altrui, siccome quegli che lascia a' posteri splendide e indelebili vestigia di sua grandezza; e segno a reiterati applaudimenti ed encomi echeggia in ogni dove il suo nome.


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