E ora vogliono "pacificare" internet. Dopo il decreto Urbani, la situazione e' la seguente: se scarichi musica, vai in galera.
Se chiedi il pizzo alla gente e ti chiami Siae, non solo non vai in galera ma lo stato ti batte le mani. Per musica "a scopo di profitto" ("non di lucro": il ragazzino che s'e' fatto il Cd con gli amici) ti danno quattro anni: a Pacciani per lo stupro della figlia hanno dato quattro anni e sette mesi. In Spagna hanno levato l'Iva dai Cd. In Italia, oltre all'Iva e alla Siae, si parla di una tassa in piu' di 40 cent a giga. Tutti i siti andranno registrati, in doppia copia, negli archivi di stato: diversamente ricadranno nella legge del 1939-XXI sulla... "stampa sovversiva". Nel complesso, la legislazione anti-internet piu' repressiva d'Europa: votata alla bipartizan, visto che a votare contro c'e' stato solo un oscuro senatore dei verdi.
L'Italia non ha piu' l'elmo di Scipio per simbolo, ma il bavaglio.
Esagerato? Le tv, tutte; i quotidiani, tutti meno tre; il cinema, tutto distribuito o prodotto da Medusa Film (indovinate di chi e'); i dvd, li affitta una corporation (Blockbuster Italia) che appartiene allo stesso signore. Adesso capisco perche' ce l'hanno tanto coi writers sui muri: si preparano al momento in cui, non potendo fare altro, me ne dovro' andare a scrivere "l'onorevole e' mafioso" sui muri con la bomboletta.
Il muro, unico media libero se continua di questo passo. E loro, naturalmente, si preparano a imbavagliare anche il muro.
Riccardo Orioles
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