Non è la prima volta, e non sarà certo l’ultima, che la bontà e l’amore vengano ripagati con l’odio e il delitto. Non è la prima volta che la stessa mano caritatevole apra ignara la porta all’assassino, che par voglia vendicarsi di sentirsi lupo di fronte al gesto dell’agnello. Certo, quando l’artiglio di Satana s’è impadronito di un cuore, c’è da tremarne più della bestia stessa, ché questa cede al solo istinto, mentre nell’uomo l’intelligenza è messa a servizio degli istinti più bassi.
Padre
Lugano è caduto come cadono i soldati di Cristo: inermi. Non credeva al male,
non s’era mai fermato a considerarlo. Da circa mezzo secolo trascorreva la sua
esistenza feconda fra studio e preghiera, interrotte solo da un richiamo
impellente. C’era un’anima, una creatura di Dio da consolare, da consigliare,
da guidare. C’era un superstite da riconciliare con la vita, un pellegrino da
ricoverare, un peccatore da ammonire. Il comandamento del Patriarca «Ora et
labora» passava allora in seconda linea. Lo spirito dei grandi santi si
perpetuava in lui perché ben sapeva che la più alta dottrina è arida ove non
sia accompagnata dallo spirito di carità. «La perfezione della legge è l’amore»
(Rom. XIII, 10) «L’amore è l’insostituibile e solo distintivo dei seguaci di
Cristo.
Al nostro fratello, come a Cristo, noi dobbiamo amore, tanto più se povero,
ammalato, carcerato, pellegrino, affamato, ignudo, peccatore, perché in esso
soffre Cristo».
Ogni
giorno il monastero piombava in quel silenzio cupo che accompagna le prime
ombre della sera sui ruderi delle morte età. Attraverso il vasto corridoio
settecentesco che da un lato s’apre sulle tre volte gigantesche di Massenzio e
dall’altro sulla mole massiccia del Colosseo, giungevano le voci smorzate dei
bimbi che si rincorrevano sul sagrato e il suono stanco dell’orologio a pendolo
che sgranava le ore della sua tristezza. Santa Francesca Romana, vegliata dagli
angeli di Melozzo, dormiva beata nell’urna luminosa. Ed egli, che sembrava
averla ridestata dal sonno di cinque secoli con la sua acuta opera di agiografo
animatore, se la sentiva vicina: la nobildonna dei Ponziani, ispiratrice di
pagine che rimarranno a testimoniare del lungo studio e del grande amore.
Entrarono
i lupi dalla porta aperta a tutti e azzannarono l’agnello. Quelli che avevano
ricevuto dalla generosità dell’abate pane e alloggio rimasero fuori, in
vedetta, in attesa che i sicari tornassero con le mani lorde di sangue
innocente. La prima volta non ebbero il coraggio di aggredire, tanto la preda
era ignara e mansueta. Ma l’artiglio aveva scavato a fondo nel cuore del più
giovane.
Tornati sui propri passi, stordirono la vittima colpendola alla nuca; poi, con
lo scapolare, la imbavagliarono fino a soffocarla.
Abbiamo
veduto la stanza dove l’orrendo misfatto è stato consumato, dove non s’è ancora
spento il lamento dell’agnello... Una porta sul corridoio, due finestre sul
chiostro in un trionfo di sole.
Un monaco bianco ci racconta, e par che legga una pagina buia di tempi
maledetti. Ma la realtà è lì, e sono ormai tante le realtà atroci del tempo
nostro... Un Crocifisso enorme apre le braccia misericordiose sugli agnelli e
sui lupi. Ai suoi piedi, ai piedi della Croce del Figlio, P. Lugano ha reso la
grande anima al Padre.
Una
voce — quella dell’Abate generale dell’ordine benedettino di Monte Oliveto — si
è ieri levata dalla basilica insigne, dinanzi all’urna della Santa e alla bara
del monaco seviziato; una voce accorata, non d’indignazione, ma di amore:
«Gli
empi hanno violato la soglia del tuo asilo, o Signore...
Un tuo ministro è caduto vittima della sua, della tua carità...
L’ultima pagina scritta col suo sangue attende chi la interpreti...
Aiutaci, o Signore, a sopportare lo strazio!
Aiutaci, o Signore, nostra salvezza!
E se al ravvedimento dell’umanità è necessaria ancora una vittima, noi te la
offriamo legata e imbavagliata!…».
Poi,
mentre la salma del martire si allontanava nel bacio del sole, il monastero
ripiombava nel silenzio e nel dolore.
Forse anche la piccola monaca Santa piangeva dentro l’urna...
d.
A.
19
ottobre 1947
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