Ill.mo Sig. Direttore,
i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono noti a tutti
coloro che professano la nostra santa religione. “Oppressione dei poveri” è
peccato dunque che grida vendetta al cospetto di Dio. Io sono povera e
oppressa, ed ecco perché mi accingo a scriverLe questa lettera nella piena
speranza che Lei, quale direttore di un santo giornale, alzi la Sua voce in
aiuto di questa povera madre che non chiede ricompense né glorie, ma solo i
suoi diritti per aver dato alla Patria il suo sostegno, il figlio Santo Aurora
della classe 1922, caduto in terra di Russia il 16 dicembre 1942.
«Nonostante
siano trascorsi quasi sei anni, io ancora non sono riuscita ad ottenere la
misera pensione. Ho inoltrato istanze a ministri e deputati senza tuttavia
poter concludere nulla di positivo».
Qui
la Signora Francesca Aurora da Montebello Ionico (Reggio Calabria) fa la
cronistoria della sua annosa vicenda epistolare e commenta:
«Comunque, presto o tardi si dovranno pur decidere a concedermi e liquidarmi
ciò che mi compete per il sangue che mio figlio ha versato sul campo
dell’onore, dimenticando in quel momento che a casa lasciava una madre che
sarebbe poi stata abbandonata da coloro che hanno il dovere di proteggerla e
soccorrerla».
E
conclude:
«Eppure il Vangelo dice: Bussate e vi sarà aperto. Chiedete e vi sarà dato».
Gentile
Signora,
il Suo caso è veramente pietoso, ma Lei crede che tutti gli egregi signori cui
ha indirizzata le Sue istanze si siano coalizzati per opprimerLa e chiuderLe
ostinatamente la porta in faccia? No, Signora cara: gli è che a quella porta
bussano centinaia di migliaia di mani ed è ... umano che si verifichi qualche
ingorgo.
Tempo
addietro è apparso questo comunicato quanto mai significativo sui giornali:
«L’On. Vigorelli, sottosegretario per le Pensioni di Guerra, ha promosso e
presieduto una riunione delle Associazioni interessate al fine di accelerare le
pratiche relative alle pensioni di guerra. L’On. Vigorelli, rilevato che oltre 500
mila pratiche sono ancor giacenti negli uffici del Ministero; che è impossibile
per ora dare ad esse un rapido corso per la scarsezza di personale e per la
insoddisfacente sistemazione dei servizi, ha assicurato agli intervenuti il suo
fermo proposito di snellire tali servizi, in attesa di attuare una riforma
sostanziale del sistema delle pensioni, specialmente per quanto riguarda un
loro eventuale aumento».
Non
perda dunque, Signora, fiducia negli uomini e — soprattutto —la fede in Dio,
che non abbandona le sue creature. Ci stiamo occupando della “pratica indumenti”
presso la Pontifia Commissione di Assistenza.
Benigno
22
agosto 1948




