lunedì, aprile 07, 2025

Approdi

    1.  L’odio del malvagio contro il virtuoso è irriducibile. Confusamente egli sente che dall’altra parte è la           verità, e s’accanisce, perché la sola presenza del buono denuncia il male che è in sé.

  1. Io ho paura dell’uomo che nega. Lo considero un essere senza freno e senza controllo, fuori dell’orbita dell’umano consorzio, capace di ogni mala azione. Certo, è al di sotto della bestia che segue semplicemente il proprio istinto, mentre egli mette a servizio dell’istinto l’intelligenza.
  1. La differenza fra l’uomo, piccolo re dell’universo, e il mondo creato sta in ciò: che l’uomo ha coscienza di essere, mentre l’universo non l’ha. L’uomo sa di vivere e di morire, l’universo non lo sa. È questa la prova dell’umano privilegio.
  1. Fuggire il dolore è spesso atto di superbia dell’essere finito, del limite cui il dolore è strettamente legato, perché solo l’Infinito è pienezza di felicità. Affronta perciò il dolore e amalo come mezzo di espiazione che ti condurrà oltre il limite segnato, ossia: dalla terra al cielo.
  1. Combatti. Uccidi giorno per giorno la bestia che è in noi: non sarai da meno delle figure più celebri dell’umanità. Perché se l’eroismo è arduo, la virtù è sovrumana: quello, infatti, può essere espressione di un attimo; questa, è il risultato di un eroismo continuo.
  1. Lo so: quando ti sembra di aver toccato un vertice, ecco che ti ritrovi respinto alle falde del monte. La vita dell’uomo è un alternarsi di voli e di cadute. Quel che importa è rialzarsi e tornare a battere le ali.
    Solo l’uomo perduto più non le avverte, perché è invischiato nel fango.


23 febbraio 1947

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