Neppure all’interno del suo spazio artificiale, malgrado tutta la libertà che esso concede all’autodeterminazione, l’arbitrario potrà mai rimpiazzare le condizioni fondamentali dell’esistenza umana. Anzi, proprio l’instabilità del destino umano assicura la stabilità della condizione umana. Il caso, la fortuna e la follia, i grandi livellatori delle faccende umane, agiscono come una sorta di entropia, facendo sfociare alla fine nella norma eterna tutti i progetti stabiliti. Gli Stati sono caratterizzati dall’ascesa e dalla caduta, le dominazioni vanno e vengono, le famiglie prosperano e degenerano - nessun mutamento è duraturo e alla fine, nel bilanciamento reciproco di tutte le deviazioni temporanee, la condizione umana resta uguale a quella di sempre. Così persino qui, nel suo prodotto artificiale, il mondo sociale, il controllo dell’uomo è scarso e la sua natura costante riesce ad avere il sopravvento.
Hans Jonas
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