Il Piccolo Zaccheo ci dà ottimi consigli di lettura per l'estate.
Anche io in questa ventina di giorni di soggiorno italiano ho letto molto.
Innanzitutto ho studiato approfonditamente il testo di uno dei corsi che darò in autunno. Si tratta di What is this thing called knowledge? di Duncan Pritchard (Routledge, 2006). Una introduzione all’epistemologia per studenti universitari.
Una barzelletta che gira nel mondo accademico recita: “Hai letto questo libro?” “Figurati, non l’ho neppure utilizzato nei miei corsi”. E così è stato. Come succede spesso, un testo viene prima selezionato e poi letto per forza. Non mi è dispiaciuto.
Poi ho letto accuratamente Newman’s Approach to Knowledge di Laurence Richardson (Gracewing 2007), un libro che mi hanno chiesto di recensire. Parla del contributo che J. H. Newman ha fornito alla teoria della conoscenza.
Sulla spiaggia ho passato il tempo leggendo The Heart of the City di Ronan Sheehan e Brendan Walsh. È un saggio sulla vita nei quartieri poveri del centro di Dublino, pubblicato nel 1988. Dublino è così cambiata negli ultimi venti anni che pare che queste pagine siano state scritte un secolo fa.
Ho regalato a mio padre, per il suo compleanno, Il giudizio medico di Paul Ricoeur (Morcelliana, 2006), un breve volume che ho letto in un pomeriggio. Mentre il mio vescovo, Bruno Forte, mi ha donato il suo I gradi dell’amore (San Paolo, 2007), una raccolta di meditazioni presentate negli “esercizi spirituali per tutti” tenuti durante la scorsa Quaresima.
A queste mie letture poi si deve aggiungere Reflective Analysis: A First Introduction to Phenomenological Investigation (Zeta books) di Lester Embree. Un volume che ho appena iniziato a tradurre in italiano.
Dei volumi sopra citati non ve ne consiglio neppure uno. Piuttosto comprate gli Scritti Fucini (1925-1933) di Giovanni Battista Montini (Studium, 2004). É una corposa raccolta di articoli e recensioni che il futuro Paolo VI scrisse quando era assistente generale della FUCI. In oltre 700 pagine trovate brani di spiritualità, riflessioni sullo studio e l’insegnamento, recensioni delle sue colte letture. Insomma, un testo molto ricco che può accompagnarvi per tutta l’estate.
Se invece non avete problemi con l’inglese, anzi con l’americano, la lettura obbligatoria di questa stagione estiva è The Thrill of the Chaste di Dawn Eden. Una brillante riflessione sulla castità scritta da questa simpaticissima giornalista musicale da poco convertita al cattolicesimo, che ho avuto il piacere di incontrare a giugno. Lo stile è quello di Sex and the City ma la prospettiva molto, molto diversa. Ne riparleremo presto, visto che questo libro merita un post a parte.
Intanto domani, sciopero del traffico aereo permettendo, dopo 24 giorni tornerò in Irlanda.
1 commento:
Caro Bot,
interessanti i testi che proponi...mi fermo a leggere quello di Forte che ho comprato en passant mentre sbirciavo in libreria...
un abbraccio e una buona estate.
Stefano
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