War not love. Secondo un rilevamento della American Sociological
Association il sesso fra teenagers tende a diminuire. Su un campione di
diecimila studenti (maschi) delle scuole superiori americane, il numero
di coloro che hanno rapporti fisici con coetanee e' sceso di quasi un
decimo rispetto ai dati dei primi anni Novanta.
Questo comportamento, coerente con altri trend non solo americani,
viene spiegato dagli autori della ricerca con una maggiore selettivita'
delle partner adolescenti, che adesso tenderebbero a consentire
rapporti fisici solo nell'ambito di una stabile relazione di coppia.
Questo a sua volta si spiegherebbe o con una piu' forte individualita'
personale delle ragazze (versione ottimistica) o con una piu' precoce
adesione dei giovani alla morale sessuale tradizionale (versione
pessimistica); oppure, probabilmente, con tutt'e due.
Da non sottovalutare il peso delle mutazioni culturali indotte
dall'Aids, ormai presenza stabile da diverse generazioni: il rapporto
sessuale conserva il suo aspetto "avventuroso" e di formazione piu'
nelle categorie "estreme" che in quelle "normali", dove tende a essere
assorbito nella stabilizzazione adulta dei ruoli.
La gioventu' come fase intermedia fra adolescenza e maturita', anche
sessuale, tende insomma a scomparire, erosa ai due estremi. Le scelte
sono sempre piu' fra "ragazzo" ed "adulto", senza fasi intermedie e
senza mediazioni che non siano in buona parte indotte e commerciali. La
scoperta del proprio corpo tende a coincidere con la sua valutazione -
in senso ampio - sul mercato; la scoperta della propria personalita'
con la sua capacita' di produrre sicurezza e integrazione.
Un diciottenne e' un adulto con pochi anni. Un trentenne, un ragazzo
con molti.
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