Dal blog del gruppo FUCI "Vittorio Bachelet" di Roma La Sapienza.
“La notizia dell’annullamento dell’incontro del Papa Benedetto XVI con la comunità accademica della Sapienza di Roma è motivo di profonda tristezza e preoccupazione” affermano i Presidenti Nazionali F.U.C.I. Silvia Sanchini e Tiziano Torresi. “Se la decisione della Santa Sede è pienamente comprensibile in considerazione dello stato di tensione vissuto nelle ultime ore dall’ateneo romano, è tuttavia inaudito che le sterili proteste di un gruppo di faziosi contestatori impediscano al Papa, coraggioso testimone dei nostri tempi, di parlare all’università. È un grave ed illegittimo atto di intolleranza che macchia la coscienza profonda dell’università italiana, luogo da sempre libero ed aperto, di confronto delle idee e del pensiero per tutti coloro che ne fanno parte. Il chiasso e le posizioni ideologiche ed intellettualmente scorrette di pochi hanno pregiudicato l’ascolto e la riflessione di molti: ciò che è accaduto ci fa prendere sul serio lo stato preoccupante a cui è arrivata, nel pensiero e nella prassi, la nostra comunità accademica. C’è chi dice di combattere per difendere la laicità ma la laicità sta in un pluralismo che sa ascoltare le diverse posizioni e voci non nell’evitarle con le armi dell’ideologia o della violenza.”
Daniela Biondo e Nicola Galizia Presidenti della FUCI di Roma aggiungono “Eravamo pronti ad accogliere il Papa: con grande amarezza non ci resta che citare una eloquente frase di Orwell: se esiste la libertà è la libertà di poter dire ciò che gli altri non vogliono sentirsi dire.
Lo insegna il nostro crescere nell’università ma chi ha protestato non lo ha imparato.”
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