Liberland
E’ da un po’ di tempo che seguo la storia di Liberland: un progetto in bilico tra utopia e pionierismo pensare di fondare una nazione su basi libertarie. La micronazione che dovrebbe nascere su un lembo di terra apparentemente non reclamata tra Serbia e Croazia, a metà strada tra Zagabria e Belgrado. L’area di Gornja Siga misura circa sette chilometri quadrati, è situata sulla riva occidentale del Danubio ed è spopolata e desolata. Sorge su un’area paludosa ed è soggetta a inondazioni stagionali del Danubio.
L’accesso alla zona è difficile, non ci sono strade che conducono direttamente al posto. Sul sito http://www.ilpost.it/2015/08/15/liberland-jedlicka-micronazione/ si legge chiaramente che :
“ Il ministro degli Esteri della Serbia ha detto che al momento Liberland non interferisce con i suoi confini, ma ha definito “frivole” le vicende che riguardano la micronazione. Il governo croato ha definito Liberland una “boutade virtuale” e ha spiegato che sebbene sia vero che quell’area non rientra nei suoi confini, non è vero che sia una terra di nessuno. La Croazia ha spiegato che l’area occupata da Liberland è soggetta ad arbitrato internazionale: al momento non è di nessuno, ma quando diventerà di qualcuno quel qualcuno sarà la Croazia o la Serbia, non Liberland.”
Logisticamente l’accesso al fiume è indispensabile e funzionale perché Liberland è affacciata su un fiume, questo permette l’accesso da qualsiasi paese bagnato dal Danubio, un sistema che permette di non preoccuparsi troppo delle varie frontiere.
Se volete leggere le breaking news of Liberland potete andare su:
http://liberlandpress.com/
Il motto è “vivi e lascia vivere”, ma il progetto dovrebbe rappresentare un nuovo paradiso fiscale.
Vit Jedlicka, cittadino ceco leader di un partito euroscettico, ha deciso di proclamare la nascita di questo paese il13 Aprile del 2015 (data del compleanno di Thomas Jefferson) fondandola sui valori sull’ideologia liberale.
Si progetta di costruire una città che possa ospitare 350.000 abitanti. Se desiderate inviare la vostra richiesta di cittadinanza potete andare direttamente sul sito https://liberland.org/en/registration/: è opportuno ricordare che saranno rigettate le richieste di cittadinanza a comunisti, neo-nazisti, membri di forze politiche estremiste e persone che in passato sono state punite penalmente.
Il progetto attualmente ha un vasto richiamo perché a Liberland le tasse saranno versate volontariamente. Il referendum servirà al popolo per poter eventualmente cancellare le norme che sono ritenute negative, le norme che regoleranno il bilancio della nazione escluderanno la creazione di deficit (la costituzione proibirà ai politici di contrarre debito pubblico).
La moneta del paese si chiamerà Merit. Il governo avrà funzioni minime: diplomazia, sicurezza e infrastrutture, verrà successivamente introdotto il voto diretto per le eventuali modifiche costituzionali.
L’idea è di creare un luogo che possa assurgere per tutti come modello di libertà personale, un esempio mondiale per far capire che le strutture politiche non rispettano i desideri della gente, e che i troppi regolamenti sacrificano i diritti delle persone.
Come saranno i cittadini di Liberland? Persone avventurose, sognatori che vogliono creare una nazione partendo dall’idea di fondarla “sul rispetto delle persone e delle libertà”, una società ultra-liberale dove il governo non abuserà del potere a danno della società.
Insomma un nuovo paradiso fiscale con idee politiche innovative.
Le fonti principali di esportazione saranno i servizi finanziari e la propria birra nazionale. Jedlicka afferma che sta vagliando l’idea di creare Liberland come zona tax-free, inoltre vede con favore la possibilità di fare di Liberland la capitale mondiale della produzione di criptovalute.
Sono circa 60 gli uffici di rappresentanza in tutto il mondo, quasi 400mila le richieste di cittadinanza ma sopratutto ci sono investitori attratti dalle tasse volontarie.
Il festival organizzato per festeggiare Liberland (versante serbo del Danubio) si terrà dal 17 giugno in poi. C‘è in programma di mettere in scena una “festa dello stato” in un campo vicino al territorio conteso, un grande evento mediatico dove saranno invitate 5.000 persone che sostengono Liberland. Forse sarà quello il momento in cui tenteranno di prendere il controllo del territorio.
Per il diritto internazionale un nuovo stato può di fatto esistere, e sopratutto svolgere pienamente le sue funzioni, se viene riconosciuto da altri paesi, in particolare dai paesi confinanti o da qualche paese di quelli “che contano”. Proprio qui sta il problema di Liberland: ottenere un qualche riconoscimento internazionale, è per questo che i propugnatori di questo progetto stanno bussando a molte porte per suscitare interesse e ottenere riconoscimenti in tutto il mondo. Tuttavia non risulta che al momento alcun paese abbia riconosciuto Liberland, ad eccezione di un sostegno informale da parte del Liechtenstein. Un problemino non da poco in considerazione del fatto che, se Croazia o Serbia decidessero di “sbaraccare” il tutto, non impiegherebbero molto tempo a farlo.
A mio avviso una delle poche possibilità concrete per la riuscita del progetto è che qualche grande lobby finanziaria appoggi fortemente il mini-stato per creare un nuovo paradiso finanziario, al fine di istituire un safe haven senza alcun tipo di limitazioni e usarlo come base di appoggio, dotata di segreto bancario, per triangolazioni e passaggi di denaro o come nuova frontiera dell’ingegneria finanziaria.
BY Alessia (da http://liberticida.altervista.org/ )
Fonti:
https://liberland.org
https://www.theguardian.com/world/2015/apr/24/liberland-hundreds-of-thousands-apply-to-live-in-worlds-newest-country
http://www.nytimes.com/2015/08/16/magazine/the-making-of-a-president.html?_r=0
http://www.miglioverde.eu/ornaghi-intervista-jedlicka-liberland-svizzera-tassazione-volontaria/
http://www.miglioverde.eu/liberland-10-governi-riconoscimento/
http://www.independent.co.uk/news/world/europe/the-libertarian-about-to-launch-a-hostile-takeover-of-europes-newest-country-a6988741.html
E’ da un po’ di tempo che seguo la storia di Liberland: un progetto in bilico tra utopia e pionierismo pensare di fondare una nazione su basi libertarie. La micronazione che dovrebbe nascere su un lembo di terra apparentemente non reclamata tra Serbia e Croazia, a metà strada tra Zagabria e Belgrado. L’area di Gornja Siga misura circa sette chilometri quadrati, è situata sulla riva occidentale del Danubio ed è spopolata e desolata. Sorge su un’area paludosa ed è soggetta a inondazioni stagionali del Danubio.
L’accesso alla zona è difficile, non ci sono strade che conducono direttamente al posto. Sul sito http://www.ilpost.it/2015/08/15/liberland-jedlicka-micronazione/ si legge chiaramente che :
“ Il ministro degli Esteri della Serbia ha detto che al momento Liberland non interferisce con i suoi confini, ma ha definito “frivole” le vicende che riguardano la micronazione. Il governo croato ha definito Liberland una “boutade virtuale” e ha spiegato che sebbene sia vero che quell’area non rientra nei suoi confini, non è vero che sia una terra di nessuno. La Croazia ha spiegato che l’area occupata da Liberland è soggetta ad arbitrato internazionale: al momento non è di nessuno, ma quando diventerà di qualcuno quel qualcuno sarà la Croazia o la Serbia, non Liberland.”
Logisticamente l’accesso al fiume è indispensabile e funzionale perché Liberland è affacciata su un fiume, questo permette l’accesso da qualsiasi paese bagnato dal Danubio, un sistema che permette di non preoccuparsi troppo delle varie frontiere.
Se volete leggere le breaking news of Liberland potete andare su:
http://liberlandpress.com/
Il motto è “vivi e lascia vivere”, ma il progetto dovrebbe rappresentare un nuovo paradiso fiscale.
Vit Jedlicka, cittadino ceco leader di un partito euroscettico, ha deciso di proclamare la nascita di questo paese il13 Aprile del 2015 (data del compleanno di Thomas Jefferson) fondandola sui valori sull’ideologia liberale.
Si progetta di costruire una città che possa ospitare 350.000 abitanti. Se desiderate inviare la vostra richiesta di cittadinanza potete andare direttamente sul sito https://liberland.org/en/registration/: è opportuno ricordare che saranno rigettate le richieste di cittadinanza a comunisti, neo-nazisti, membri di forze politiche estremiste e persone che in passato sono state punite penalmente.
Il progetto attualmente ha un vasto richiamo perché a Liberland le tasse saranno versate volontariamente. Il referendum servirà al popolo per poter eventualmente cancellare le norme che sono ritenute negative, le norme che regoleranno il bilancio della nazione escluderanno la creazione di deficit (la costituzione proibirà ai politici di contrarre debito pubblico).
La moneta del paese si chiamerà Merit. Il governo avrà funzioni minime: diplomazia, sicurezza e infrastrutture, verrà successivamente introdotto il voto diretto per le eventuali modifiche costituzionali.
L’idea è di creare un luogo che possa assurgere per tutti come modello di libertà personale, un esempio mondiale per far capire che le strutture politiche non rispettano i desideri della gente, e che i troppi regolamenti sacrificano i diritti delle persone.
Come saranno i cittadini di Liberland? Persone avventurose, sognatori che vogliono creare una nazione partendo dall’idea di fondarla “sul rispetto delle persone e delle libertà”, una società ultra-liberale dove il governo non abuserà del potere a danno della società.
Insomma un nuovo paradiso fiscale con idee politiche innovative.
Le fonti principali di esportazione saranno i servizi finanziari e la propria birra nazionale. Jedlicka afferma che sta vagliando l’idea di creare Liberland come zona tax-free, inoltre vede con favore la possibilità di fare di Liberland la capitale mondiale della produzione di criptovalute.
Sono circa 60 gli uffici di rappresentanza in tutto il mondo, quasi 400mila le richieste di cittadinanza ma sopratutto ci sono investitori attratti dalle tasse volontarie.
Il festival organizzato per festeggiare Liberland (versante serbo del Danubio) si terrà dal 17 giugno in poi. C‘è in programma di mettere in scena una “festa dello stato” in un campo vicino al territorio conteso, un grande evento mediatico dove saranno invitate 5.000 persone che sostengono Liberland. Forse sarà quello il momento in cui tenteranno di prendere il controllo del territorio.
Per il diritto internazionale un nuovo stato può di fatto esistere, e sopratutto svolgere pienamente le sue funzioni, se viene riconosciuto da altri paesi, in particolare dai paesi confinanti o da qualche paese di quelli “che contano”. Proprio qui sta il problema di Liberland: ottenere un qualche riconoscimento internazionale, è per questo che i propugnatori di questo progetto stanno bussando a molte porte per suscitare interesse e ottenere riconoscimenti in tutto il mondo. Tuttavia non risulta che al momento alcun paese abbia riconosciuto Liberland, ad eccezione di un sostegno informale da parte del Liechtenstein. Un problemino non da poco in considerazione del fatto che, se Croazia o Serbia decidessero di “sbaraccare” il tutto, non impiegherebbero molto tempo a farlo.
A mio avviso una delle poche possibilità concrete per la riuscita del progetto è che qualche grande lobby finanziaria appoggi fortemente il mini-stato per creare un nuovo paradiso finanziario, al fine di istituire un safe haven senza alcun tipo di limitazioni e usarlo come base di appoggio, dotata di segreto bancario, per triangolazioni e passaggi di denaro o come nuova frontiera dell’ingegneria finanziaria.
BY Alessia (da http://liberticida.altervista.org/ )
Fonti:
https://liberland.org
https://www.theguardian.com/world/2015/apr/24/liberland-hundreds-of-thousands-apply-to-live-in-worlds-newest-country
http://www.nytimes.com/2015/08/16/magazine/the-making-of-a-president.html?_r=0
http://www.miglioverde.eu/ornaghi-intervista-jedlicka-liberland-svizzera-tassazione-volontaria/
http://www.miglioverde.eu/liberland-10-governi-riconoscimento/
http://www.independent.co.uk/news/world/europe/the-libertarian-about-to-launch-a-hostile-takeover-of-europes-newest-country-a6988741.html
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