Nocivo e ideologico è l’errore di
quanti vivono diffidando dell’impegno sociale degli altri,
considerandolo qualcosa di superficiale, mondano,
secolarizzato, immanentista, comunista, populista. O lo relativizzano come se ci fossero altre cose più importanti o come se interessasse solo una determinata etica o una ragione che essi difendono. La
difesa dell’innocente che non è nato, per esempio, deve essere
chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità
della vita umana, sempre sacra, e lo esige l’amore per ogni
persona al di là del suo sviluppo. Ma ugualmente sacra è la
vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella
miseria, nell’abbandono, nell’esclusione, nella tratta di
persone, nell’eutanasia nascosta dei malati e degli anziani
privati di cura, nelle nuove forme di schiavitù, e in ogni
forma di scarto. Non possiamo proporci un ideale di santità che ignori l'ingiustizia di questo mondo, dove alcuni festeggiano, spendono allegramente e riducono la propria vita alle novità del consumo, mentre altri guardano solo da fuori e intanto la loro vita passa e finisce miseramente.
Papa Francesco, Gaudete et exultate.
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