Sfogliando il Washington Post ho trovato quest'articolo sulla femminizzazione dell'uomo giapponese.
Sono perplesso. Non sono mai stato in Giappone e non mi interesso di cultura nipponica però devo dire che anche io ultimamente avevo notato uno strano fenomeno, strano almeno ai miei occhi.
In campus abbiamo sempre qualche decina di giapponesi che viene in Irlanda a studiare l'inglese. Nei giorni scorsi ho notato che più di uno di loro, sempre un maschio, portava al braccio una di quelle borsette che in Italia solo mia madre oserebbe indossare.
Per capirci, una come questa (l'ho trovata su un sito giapponese):
Ora, giusto per curiosità, volevo chiedere ai miei lettori italiani che magari vivono in una citta turistica e ogni tanto vengono in contatto con i nipponici: stiamo parlando di casi isolati o questi si sono improvvisamente tutti rinfrociti?
No, perchè a questo punto, se è così, la borsetta me la compro pure io e appena torno in Italia lancio la moda.
3 commenti:
Sui giapponesi ho una discreta esperienza (ho fatto due mesi in una scuola per giapponesi, ero l'unico non-giapponese, eccetto uno svizzero...).
E' il trionfo del relativismo. Qui salta fuori adesso, ma lì i ragazzini ci sono cresciuti da un pezzo. Lo shintoismo lo riassumono loro così: prendere un po' di qua e un po' di là, come gira al mattino. La storia dei padri è fonte di vergogna, la sentono come inutile folklore. L'unico punto di riferimento, l'unico ancoraggio al reale è la violenza e "ciò che funziona". La violenza per lo più viene sublimata in forme d'arte (diciamo così): fumetti, film, videogiochi, fotografia. Su ciò che funziona procedono con l'accumulazione di novità che funzionano. Ma interessano solo perché funzionano. Non per farne qualcosa. Lo scopo non interessa. Quello che passa il mercato se lo bevono. Sono i ragazzi più annoiati del mondo. Per lo più è tutto "Nothing special", me la hanno incisa nel cervello questa frase. Uno mi spiegava che sceglieva di fumare sigarette alla menta perché era più facile rimanere sterile!!??
Sono timidissimi, quasi tutti. Ma sessualmente sono disinibiti, quasi tutti/e: turnover elevati (diciamo molto più elevati della media italiana e più elevati di quella irlandese-britannica) con corollario dell'indifferenziazione del genere. Se poi il mercato dice che gay è bello, gay è bello. punto.
Quindi mi sa che la borsetta è solo la distrazione di una stagione che verrà accumulata e amplificata nella prossima.
Ciao LD
ps hanno anche ottime qualità.
caro fratello,
come ben sai, da un mese ho una coinquilina giapponese. adorabile.
in una delle nostre conversazioni a monosillabi/gesti (è l'unica giapponese a non parlare inglese..e l'italiano è ancora soltanto un buon proposito) mi ha raccontato che in giappone è normale e socialmente accettato avere tre o quattro relazioni sentimentali contemporaneamente.
come mai questi costumi non sono ancora estati esportati?
il discorso borsetta mi sembra molto meno interessante :P
baci
la tua sorella degenere :)
Caro Demiet, il più delle volte da queste parti si scherza. :) Non ho amici giapponesi ma il fratello della mia ragazza insegna lì da diversi anni. Appena lo rivedo mi faccio raccontare.
Cara sorella degenere, secondo me non vi siete capite. E' chiaro che certe cose non si possono spiegare a gesti, quella ti avrà detto che ha tanti amici e tu hai capito quello che volevi capire.
Comunque, la cornificazione del proprio coniuge è un costume millenario anche dalle nostre parti, mentre la poligamia non si è ancora diffusa ma visto l'andazzo ...
Ricordati di aggiornare il blog ogni tanto!
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