DOBBIAMO FARCI GUIDARE DAI RICCHI?
di G.K.Chesterton
da "L'Ortodossia", Morcelliana, Brescia 1960, pp.161-3
C'è una risposta alla proposizione che coloro che hanno avuto miglior fortuna saranno probabilmente le nostre migliori guide? C'è una risposta
alla tesi che coloro che hanno respirato l'aria pura possono decider meglio nell'interesse di coloro che hanno respirata un'aria mefitica?
Per quello che ne so io, non c'è che una risposta e questa risposta è il Cristianesimo.
Soltanto la Chiesa cristiana può offrire ragionevoli obiezioni ad una completa fiducia nei ricchi. Essa ha sostenuto fino da principio che il
pericolo non è nelle cose che circondano l'uomo ma è nell'uomo; ha sostenuto anche che se si deve parlare di un ambiente pericoloso
l'ambiente più pericoloso di tutti è quello più comodo.
So che la manifattura moderna ha moltiplicato i tentativi per fabbricare un ago di grandezza anormale; so che i più recenti biologi sono stati
soprattutto ansiosi di scoprire un cammello piccolissimo; ma se noi riduciamo il cammello alla sua forma minima e apriamo la cruna dell'ago
fino alla sua massima dimensione, se insomma pretendiamo che le parole di Cristo significhino il meno che possono significare, le Sue
parole devono significare almeno questo: che i ricchi non è probabile siano moralmente meritevoli di fiducia.
Il Cristianesimo anche diluito è una sostanza talmente ardente da ridurre tutta la società moderna ad una poltiglia. Il semplice minimum
della Chiesa sarà un ultimatum mortale per il mondo: il mondo moderno è tutto basato sulla pretesa non che i ricchi sono necessari (il che è
sostenibile), ma che i ricchi sono meritevoli di fiducia, il che (per un cristiano) non è sostenibile.
Sentirete eternamente in tutte le discussioni sul giornalismo, le compagnie, le aristocrazie, la politica di partito questa tesi: che
l'uomo ricco non può essere comprato. La verità è che il ricco è comprato; è stato comprato; è comprato in quanto è ricco.
Tutta la questione per il Cristianesimo è che un uomo che dipende dai lussi della vita è un uomo corrotto, corrotto spiritualmente, corrotto
politicamente, corrotto finanziariamente. C'è una cosa che Cristo e tutti i santi cristiani hanno detto con una specie di feroce monotonia:
hanno detto che essere ricco è essere in particolare pericolo di rovina morale.
Non è dimostrabilmente non-cristiano uccidere i ricchi come violatori d'una definibile giustizia; non è dimostrabilmente non-cristiano
incoronare i ricchi come i capi più adatti alla società; non è certamente non-cristiano rivoltarsi contro i ricchi o sottomettersi ai
ricchi. Ma è certamente non-cristiano fidarsi dei ricchi, considerare i ricchi come moralmente più sicuri dei poveri.
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