Lo sceicco bianco. La settimana scorsa Paolo Mieli, sul Corriere, ha dedicato un bel corsivo alla "trasmissione ereditaria del potere" nei Paesi arabi.
Un ottimo pezzo, ben documentato: Gheddafi e il figlio Saadi, Mubarak e il figlio Gamal, Assad e il figlio Bashar e naturalmente Saddam e il figlio Qusay; per non parlare delle monarchie assolute vere e proprie, in Arabia, in Kuwait, in Marocco e negli altri paesi "moderati".
Conclusione: i Paesi arabi masticano poco di democrazia: il potere ormai la' si trasmette (come nel nostro medioevo) per dinastie.
Giusto. Ma il presidente Bush, di chi e' figlio? E che parentela ha col governatore della Florida, che di fatto l'ha eletto?
Agli sceicchi arabi ormai ci siamo (razzisticamente) abituati. Il guaio e' che qui si cominciano a vedere sceicchi anche in occidente: dove la via dinastica comincia pericolosamente a prendere piede, e non solo (come prima) alla testa delle grandi multinazionali ma direttamente al governo degli stati. Strano che di una faccenda del genere, che attiene al nucleo intimo della democrazia liberale, si debba occupare un communista come me, mentre un liberale doc come Mieli o non se ne accorge o fa finta di niente.
Riccardo Orioles
Nessun commento:
Posta un commento