venerdì, dicembre 20, 2002

Dal bollettino del 17 dicembre dell'Agenzia SIR della Conferenza Episcopale Italiana

MESSAGGIO DEL PAPA PER LA PACE: MONS. MARTINO, NO A GUERRE ATOMICHE O "PREVENTIVE", SÌ AL DISARMO E AL RUOLO DELL'ONU


"Le armi atomiche non fanno parte del bagaglio che dobbiamo portarci nel XXI secolo", e "la guerra preventiva è una guerra di aggressione",
che "non rientra nella categoria di 'guerra giusta", fatta cioè sulla base del "diritto di difendersi contro l'ingiusto aggressore". A
ribadirlo è stato oggi mons. Renato Martino, presidente del Pontificio consiglio della Giustizia e della Pace, presentando alla stampa il
Messaggio del Papa per la XXXVI Giornata mondiale della pace, sul tema "Pacem in terris: un impegno permanente". A proposito del pericolo di
"venti di guerra", Martino ha affermato: "Tutti abbiamo seguito il processo delle ispezioni Onu in Iraq, tese a verificare se ci sono
armi di distruzioni di massa. Il disarmo dei belligeranti deve essere fatto attraverso gli organismi che abbiamo a disposizione, e che si
fanno promotori di pace a livello internazionale". A cominciare dall'Onu, che già Paolo VI - ha ricordato Martino - aveva definito "il
cammino obbligato dell'umanità nei tempi moderni". "E' con questo strumento di pace - ha proseguito il presidente del dicastero vaticano
- che si deve arrivare a disarmare coloro che minacciano la pace". Si tratta, per Martino, di "un processo che si sta faticosamente portando
avanti, e che speriamo si concluda positivamente".

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