La morte di un blog porta immensa tristezza.
Lei non lo sa ma tra le tante cose che ha scritto ce n'è una che mi ha cambiato un po' la vita e ogni volta che la rileggo mi commuovo:
toothbrush. (i was just thinking, merely thinking).
ieri ho guardato i miei spazzolini e mi sono accorta che dei sei spazzolini che ho accanto al lavandino solo uno appartiene a una persona che vive a napoli. il mio. quattro dei cinque restanti sono tutt'ora in attesa che i rispettivi proprietari facciano ritorno in patria. un po' come sono in attesa io. il quinto proprietario(/a) è attualmente domiciliato(/a) a roma. in suolo italico ci siamo rimaste solo io e tu, pina. gli altri hanno preso un aereo (o un autobus), ci hanno fatto ciaociao con la manina, e sono andati a cercare familiarità in un posto lontano da qui. europa o america che sia. e noi? io guardo i miei spazzolini. io il mio spazzolino non l'ho mai lasciato a casa di nessuno. intenzionalmente, intendo. non lo so com'è tornare da qualcuno e trovare custodito tra gli oggetti più familiari un proprio dettaglio. ma so cosa si prova a custodire. e aspettare.
vogliono farmi partire. vogliono farmi laureare a luglio e farmi partire subito dopo per new york, il professore e l'assistente che mi segue per la tesi.
in qualsiasi altro momento della mia vita avrei detto di sì.
Ecco, leggerti è come tornare in patria e il tuo blog è lo spazzolino che hai lasciato nelle case dei tuoi lettori. Quando ti incontrano trovi in loro custodito un dettaglio di te.
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