martedì, luglio 04, 2006

Reading dilemmas

Facendo la valigia, pensavo: cosa mi porto da leggere questi 5 giorni in Inghilterra?
L'alternativa era tra il De officiis di Cicerone e Orthodoxy di Chesterton. Il primo ha il pregio di essere un piccolo volume, nonostante il testo a fronte. Anche se, a dire la verità, per capirlo a fondo dovrei portarmi anche l'ottimo di commento di Andrew Dyck, 700 pagine!
Il secondo è una pura goduria intellettuale, sia per lo stile che per i paradossi. Ero arrivato a leggerne tre quarti qualche mese fa e vorrei finirlo. Però è un'edizione antica, non vorrei rovinarlo. Sai com'è, l'aereo, la valigia, ...
Insomma, m'ero quasi deciso per Cicerone -senza commento ovviamente- quando vedo che il Piccolo Zaccheo per l'estate ci consiglia proprio Ortodossia, ossia la traduzione italiana del capolavoro di Chesterton.
Un segno del destino?
Non so, non mi sono ancora deciso.
Partirò mercoledì pomeriggio, accetto consigli. Ditemi: Cicerone o Chesterton?
E visto che ci siete, consigliatemi un altro libro da leggere durante l'estate.
Solo uno, mi raccomando.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo il criterio delle mie segnalazioni è l'attualità (nel senso che mi impongo di segnalare solo novità librarie o ristampe), altrimenti non si finirebbe più. Che diamine. Beh, tra Cicerone e Chesterton ti consiglio di non fare come l'asino di Buridano. Portateli entrambi, no? Oppure solo Cicerone, poi ti pigli un'edizione economica del sublime Orthodoxy...

Quanto al libro da consigliare per l'estate: beh, sempre che tu non l'abbia già letto, "I racconti di Canterbury" di Chaucer, senza esitazione.

Un saluto!

Angelo ha detto...

Zaccheino, mica sto in vacanza! Vado ad un congresso e devo anche fare un intervento, quindi non c'è molto tempo libero. Due libri mi paiono troppi, anche perchè non stiamo parlando di romanzetti.
No, qui c'è bisogno di una decisione drastica. O l'uno o l'altro.

Anonimo ha detto...

si parva licet...
per l'estate ti consiglierei
"La fine della Monarchia in Italia. Il Referendum istituzionale del 2 giugno 1946" di Francesco Bottone, Marco Editore, in stampa proprio in questi giorni ! ;)
ciao boccetta

Anonimo ha detto...

Chesterton, centomila volte Chesterton..

Sam

Anonimo ha detto...

ossignùr
e io che mi porto vanity fair...

M.

Anonimo ha detto...

Già sarai andato e forse anche tornato, se avessi letto questo post in tempo, anche io non avrei esistato a consigliarti "Ortodossia", ce n'è una edizione di quelli di Adelphi a pochi euri.
Chesterton è eccezionale, c'è anche un blogger amico che ne traccia le vie: chestertonroad.blogspot.com

Angelo ha detto...

Sì, Alessandro, sono già tornato da qualche giorno ma Chesterton me lo sono portato. In edizione originale inglese, ovviamente.
Il blog che segnali mi pare interessante e contiene riferimenti prezioni agli ambienti chestertoniani italiani, che non conoscevo.
Di blog in lingua inglese ispirati al grande scrittore ce ne sono molti ma vorrei segnalare quello delle ChesterTeens, un gruppo di adolescenti! Che carine.
http://chesterteens.blogspot.com/