“I comandi del Signore sono limpidi, danno luce agli occhi” (Sal 19,9).
Ricevi Cristo, ricevi la capacità di vedere, ricevi la luce, per conoscere Dio e l’uomo. (…) Riceviamo la luce per ricevere Dio (…), riceviamo la luce e diventiamo discepoli del Signore (…), cacciamo l’ignoranza e le tenebre che velano il nostro sguardo come nebbia, contempliamo il vero Dio.(…) Mentre eravamo sepolti nelle tenebre e prigionieri dell’ombra della morte (Mt 4,16; Is 42,7), una luce dal cielo più pura del sole, più dolce della vita quaggiù, ha brillato per noi. Questa luce è la vita eterna e tutto ciò che ne partecipa ha la vita. La notte teme questa luce; per paura, scompare e fa posto al giorno del Signore; tutto è diventato luce senza fine.
L’occidente si è trasformato in oriente; è “la nuova creazione” (Gal 6,15; Ap 21,1). Poiché “il Sole di giustizia” (Mal 3,20), che passa ovunque nella sua corsa, visita tutto il genere umano senza distinzione. Imita suo Padre che “fa sorgere il sole su tutti gli uomini” (Mt 5,45) e sparge su tutti la rugiada della verità. (…) Crocifiggendo la morte l’ha trasformata in vita; ha strappato l’uomo dalla perdizione e l’ha fissato nei cieli; ha trapiantato ciò che era mortale per renderlo immortale; ha cambiato la terra in cielo.(…)
Ha dato la vita di Dio agli uomini col suo insegnamento divino “ponendo la sua legge nel loro animo, scrivendola sul loro cuore (…): tutti conosceranno Dio, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato” (Ger 31,33ss). Accogliamo dunque le leggi della vita, obbediamo all’insegnamento di Dio, impariamo a conoscerlo.
San Clemente d'Alessandria (150-ca 215)
teologo
Esortazione ai Greci, 11, 113; GCS 1, 79
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