Let's talk about music.
Questa settimana segnalo i Marron5.
L'hit del momento è sicuramente I believe in a thing called love dei The Darkness.
Musicalmente è un ibrido: vecchio riff, assolo tardi anni '80, cantato Seventies. Però ti prende. Secondo me il merito è del cantante, Justin Hawkins è veramente un personaggio.
Quando l'ho visto la prima volta in video, con quella faccia da capra e un turbante di fiori in testa, mi sono impaurito.
Qualcuno ha scritto che è un incrocio tra il peggior Steven Tyler e gli Stryper. Vero, devono piacergli molto gli Stryper anche perché indossa spesso una loro maglietta, anche su Heat di questa settimana. (Heat è il Novella 2000 inglese).
Qui un po' di mp3 live.
L'ho già scritto in passato, ballare Sean Paul è difficilissimo, ma finalmente ho trovato una ragazza, nigeriana, che conosce i passi che si vedono in video. Domani chiedo anche a Gozie, anche lei nigeriana.
A fine novembre c'è David Lee Roth a Vicar Street, vorrei andarci ma 45 euro mi sembrano un po' troppi. Ci fossero almeno i Van Halen.
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