Venerdì cena (fuori) di appartamento. Le ragazze hanno atteso impazientemente per giorni questo momento arrivando persino a scegliere i vestiti dei maschietti.
Siamo stati a Captain American, Grafton St., un tempio del consumismo. Il cibo è accettabile ma i prezzi esagerati. Da visitare solamente per i cimeli musicali appesi alle pareti. (U2, David Bowie, molti artisti irlandesi).
Dopo, capatina all'A.K.A.. Molto elegante ma piuttosto stretto. Pare che le notevoli ragazze che lo frequentano siano le dipendenti del Brown Thomas di fronte. Manca di uno spazio adeguato per ballare. Da aperitivo.
Ed infatti ci siamo spostati al Turk's Head, alla fine di Temple Bar.
C'ero entrato soltanto una volta, di sfuggita. E' molto ampio, due piani più sottoscala buio e senza luci psichedeliche usato come pista. Frequentazione internazionale, architettura con accenni orientaleggianti, prezzi vergognosi ma tanto io non bevo.
Particolarità: una doppia serie di bagni, a poca distanza gli uni dagli altri.
Momento topico della serata quando vedo un giovane seguire una giovane nel bagno delle donne; dopo un quarto d'ora di attività varie, nascosti in uno dei box, arriva la sicurezza e li caccia entrambi sotto gli sguardi stupiti degli astanti.
(A questo proposito, la nota abitudine femminile di andare al bagno in coppia è esplicitamente vietata nei locali gay di Dublino.)
Sarò monotono ma il mio locale preferito rimane il Q-BAR.
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Giovedì allo student bar c'erano gli Alphastates (ex Babelfish). Da evitare, si salvava solo la voce della ragazza. Un concerto pietoso, con gran parte dei presenti del tutto indifferente.
Segnalo invece il nuovo singolo di Paddy Casey, Saints & Sinners.
Saints and sinners, la Dublino di questi giorni.
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