Di un lugubre umorismo danno prova i signori del palazzo. Dinanzi ai cadaveri degli annegati fingono di non sapere che e' la nostra politica, la nostra legge, il nostro privilegio, la nostra ferocia che li ha annegati.
Perche' per far cessare le morti in mare dei poveri cristi in fuga dalla fame e dalle guerre basterebbe un provvedimento semplice semplice: riconoscere a tutti gli esseri umani l'elementare diritto umano di potersi muovere liberamente su tutto il pianeta, come scriveva il vecchio Kant nel suo progetto per la pace perpetua. Non vi sarebbero piu' "clandestini", solo esseri umani.
Ne' si scordi che a chi e' in fuga dalla violenza e dalle persecuzioni la nostra carta costituzionale ci fa obbligo di offrire asilo: e' scritto chiaro e tondo nel comma terzo dell'articolo 10 della Costiuzione della Repubblica Italiana: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".
E se si vuole infine far si' che il trasporto dei migranti in fuga dall'orrore che vengono verso il nostro paese dove la nostra legge fondamentale esplicitamente li invita cessi di essere affare nelle mani delle mafie, una cosa occorre fare: un servizio pubblico e gratuito di trasporto per tutti coloro che ne hanno diritto.
Sappiamo gia' l'obiezione: "Ma sono innumerevoli"; e' vero: ragione di piu' per impegnarsi a realizzare una politica internazionale che cessi di essere di stolto egoismo e di ingorda rapina, e sia invece di solidarieta', di condivisione, di riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, di promozione della democrazia e della pace, della giustizia e dello sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate, di difesa dell'ambiente e delle persone: una politica della nonviolenza.
Ma subito, qui e adesso, salviamo le vite delle persone in mare; e almeno nel nostro paese restituiamo a tutti gli esseri umani i diritti che la nostra Costituzione agli esseri umani tutti riconosce.
Peppe Sini
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