... e se la colpa fosse della tivu'?
Dopo la giusta e doverosa condanna dello squadrismo fascista, e in attesa
delle decisioni della magistratura, forse vale la pena porsi qualche domanda
sul vergognoso episodio accaduto l'altra sera negli studi di Telenuovo.
Non sappiamo se l'aggressione in diretta sia stata spontanea o se fosse
organizzata.
Il fatto e' che la televisione ha sempre piu' bisogno di alzare gli ascolti.
Ed e' piu' facile richiamare l'attenzione con la violenza (appellandosi agli
istinti piu' bassi dei telespettatori) che non proponendo iniziative
intelligenti (che sollecitano il buongusto e la cultura del pubblico).
La televisione, per fare concorrenza alla realta', vuole piu' insulti, piu'
volgarita', piu' violenza di quella che gia' esiste per le strade.
E cosi' un pestaggio in diretta tivu' entra in tutte le case ed e' piu'
efficace di una qualsiasi pestaggio che puo' avvenire in una squallida e
semioscura periferia.
La televione, poi, replica se stessa. Il pestaggio di Telenuovo e' diventato
cibo per ogni altra televisione, rimandato in differita da Rai e Mediaset.
Cosi' la violenza, vera o falsa che sia, viene moltiplicata all'infinito.
C'e' un solo modo per spezzare questa catena perversa. "Il rumore non puo'
imporsi sul rumore" diceva Gandhi "il silenzio, si'".
Percio' chi vuole rifiutare questo abbrutimento culturale ha uno strumento
decisivo: usare il telecomando per spegnere la tivu'.
Mao Valpiana
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