Mi sono un po' stufato dei blog italiani, specialmente di quelli di splinder.
Prima ne leggevo regolarmente almeno 50 al giorno, ora sto tagliando decisamente.
Mentre leggo sempre più quelli stranieri, almeno imparo un po' di inglese corrente.
Oggi mi ha colpito quello di Rachel, neozelandese, per un motivo di per sè banale: raccontava del 16 gennaio. Il 16 gennaio è domani ma qualcuno, dall'altra parte del mondo l'ha già vissuto.
Mi ha fatto uno strano effetto, quasi stessi leggendo il futuro.
Quello che più mi ha stufato leggendo qua e là è che ognuno parla troppo della propria insoddisfazione, della propria infelicità, dei propri problemi.
Se invece guardassimo di più quelli altrui il mondo sarebbe migliore, perchè aiutando gli altri aiutiamo noi stessi, almeno fin dove l'uomo può arrivare.
In ogni caso è vera una frase di Newman che ho letto proprio oggi:
It is certain that man is not sufficient for his own happiness, that he is not himself, is not at home with himself, without the presence within him of the grace of Him who, knowing it, has offered that grace to all freely.
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