Si festeggia oggi la notte di Halloween, ossia la vigilia della festa di Ognissanti.
Già da alcuni giorni si vedono simpatiche zucche e teschi dietro i vetri delle case (Le zucche in Irlanda non si trovano, sono un'importazione americana).
La festa ha perso ormai la sua connotazione religiosa ed è, almeno qui in Irlanda più o meno quello che per noi italiani è il carnevale.
Prevale il tema horror ma a dire la verità i travestimenti sono i più vari; l'anno scorso il mio compagno d'appartamento Sebastian era un distributore di Coca Cola!
Uscire di sera travestiti non è così inusuale. Basta andare a Temple Bar ed in qualsiasi periodo dell'anno si trovano gruppi di ragazze vesite da conigliette, crocerossine, diavolette, hawaiane.
Una volta ho visto un turista che chiedeva stupito se era carnevale, non sapendo che qui il carnevale non esiste.
Di solito sono ragazze che festeggiano l'addio al nubilato. Dublino è la meta più ambita in Europa per questo tipo di festeggiamenti, ce ne sono mediamente 600 ogni finesettimana e molti arrivano dall'Inghilterra, attraverso agenzie specializzate.
Tornando ai travestimenti, qualche settimana fa ho visto in campus un gruppo di ragazzi che imitavano i rapper americani. Erano due gang, east coast contro west coast, con tanto di pistole.
Sono anche diffusi i balli a tema. Lo scorso mese ad esempio c'è stato il Beach Ball, obbligatorio un abbigliamento da spiaggia.
Cosa metterò io stasera? Non ho ancora deciso, ma vorrei valorizzare il pizzetto che ho coltivato nei giorni scorsi e il cortissimo taglio di capelli fatto appena l'altro ieri.
venerdì, ottobre 31, 2003
giovedì, ottobre 30, 2003
Da Il Riformista del 25 ottobre.
Il pranzo del presidente del Consiglio Berlusconi coi neo-cardinali italiani in cui il premier, vantando i risultati del voto della Camera sul divorzio, avrebbe sostenuto che «il matrimonio è una cosa sacra» segna la solenne affermazione di una nuova soggettività politica, il «clericalismo ateo». Era certo un'anomalia, rispetto agli altri sistemi politici europei, anche la regola passata per cui nella Dc i dirigenti politici in situazione familiare «irregolare» non potessero ambire alle cariche più elevate (per ultimo ne fu colpito Silvio Lega, a inizio anni '90). Ma dietro quella convenzione sbagliata si nascondeva comunque un'intuizione giusta: come può essere credibile nel proporre norme obbliganti per gli altri chi non testimonia liberamente quei valori nelle proprie scelte personali? Il proibizionismo legislativo può essere più o meno giusto, ma non può credibilmente accompagnarsi a comportamenti personali di segno opposto. Sta qui il vulnus profondo che introduce il «clericalismo ateo» nel rapporto tra coscienza civile e coscienza religiosa. Berlusconi non è il Gabrio Lombardi del referendum sul divorzio né il Carlo Casini di quello sull'aborto. Qualche ecclesiastico molto pragmatico potrebbe certo replicare che, pur moralmente criticabile rispetto alla coerenza di Lombardi e Casini, il clericalismo ateo porta però dei risultati positivi. E' però un'illusione ottica: sul medio periodo si tratta di una tigre di carta, non sposta nulla nel paese reale che non può essere convinto da una schizofrenia di tal genere e prima o poi in democrazia i voti si contano. La logica concordataria di vertice con governanti autoritari (a cui la Chiesa ricorreva anche per ridurre i danni) era un'altra cosa: alla fine i cittadini non votavano. Nessuna spregiudicatezza lobbystica di vertice in una società democratica può affermarsi sul lungo periodo contro il senso comune dei cittadini, anche di quelli cattolici. La dichiarazione conciliare sulla libertà religiosa ha un inizio chiarissimo che oggi è consapevolezza diffusa: «Nell'epoca attuale gli uomini divengono sempre più consapevoli della dignità della persona umana e cresce il numero di coloro che esigono di agire di loro iniziativa, esercitando la propria responsabile libertà, guidati dalla coscienza del dovere e non oppressi da misure coercitive». E ancor prima Jacques Maritain ne L'Uomo e lo Stato, a partire da alcune citazioni modernissime di San Tommaso, aveva posto le premesse di quel nuovo atteggiamento, sottolineando che la cura del bene comune in una società democratica porta con sé «da un lato un rispetto particolare per il mondo interiore e la coscienza del soggetto umano, e dall'altro una cura particolare di non imporsi, con forza di legge, regole troppo pesanti per la capacità morale di larghi gruppi della popolazione».
Questa è la «saggezza politica del legislatore» che tutto può fare tranne imporre agli altri ciò che lui in prima persona non è in grado di decidere. L'autorità politica è credibile nell'indirizzare verso il bene comune se lo fa «non in forma meccanica o dispotica, ma prima di tutto come forza morale che si appoggia sulla libertà e sulla coscienza del dovere e del compito assunto», come ricorda un altro documento conciliare, la Gaudium et Spes che invita poi specificamente i cattolici impegnati in politica ad avere «attenzione rispettosa alla dottrina del Magistero», assumendo però «la propria responsabilità» senza richiedere ai pastori la «soluzione concreta» ai vari problemi. Ma che cosa si può sensatamente opporre oggi in positivo al clericalismo ateo, per far capire sin d'ora che si tratta di una tigre di carta? L'Ulivo, al di là delle recriminazioni, rischia di avere simultaneamente due reazioni entrambe sbagliate e subalterne: da un lato tra i cattolici voti in dissenso a supporto del clericalismo ateo (nel peggiore dei casi solo per la preoccupazione di essere additato come cattolico incoerente, nel migliore perché espressione di generazioni anziane che non hanno colto la reale profondità di alcuni mutamenti culturali), dall'altro tra i laici fughe in avanti personali di cultura radicale, scindendo libertà e responsabilità. L'Ulivo dovrebbe anche essere più spesso, in modo regolato, incontro tra laici non laicisti e cattolici non clericali fino a renderli indistinguibili nel loro ruolo di legislatori perché in grado di proporre sintesi condivise e di alto profilo. Finché non ci arriviamo in modo sistematico il clericalismo ateo può almeno sul breve periodo sembrare ad alcuni, compresi forse i neo-cardinali, il male minore.
Stefano Ceccanti
Il pranzo del presidente del Consiglio Berlusconi coi neo-cardinali italiani in cui il premier, vantando i risultati del voto della Camera sul divorzio, avrebbe sostenuto che «il matrimonio è una cosa sacra» segna la solenne affermazione di una nuova soggettività politica, il «clericalismo ateo». Era certo un'anomalia, rispetto agli altri sistemi politici europei, anche la regola passata per cui nella Dc i dirigenti politici in situazione familiare «irregolare» non potessero ambire alle cariche più elevate (per ultimo ne fu colpito Silvio Lega, a inizio anni '90). Ma dietro quella convenzione sbagliata si nascondeva comunque un'intuizione giusta: come può essere credibile nel proporre norme obbliganti per gli altri chi non testimonia liberamente quei valori nelle proprie scelte personali? Il proibizionismo legislativo può essere più o meno giusto, ma non può credibilmente accompagnarsi a comportamenti personali di segno opposto. Sta qui il vulnus profondo che introduce il «clericalismo ateo» nel rapporto tra coscienza civile e coscienza religiosa. Berlusconi non è il Gabrio Lombardi del referendum sul divorzio né il Carlo Casini di quello sull'aborto. Qualche ecclesiastico molto pragmatico potrebbe certo replicare che, pur moralmente criticabile rispetto alla coerenza di Lombardi e Casini, il clericalismo ateo porta però dei risultati positivi. E' però un'illusione ottica: sul medio periodo si tratta di una tigre di carta, non sposta nulla nel paese reale che non può essere convinto da una schizofrenia di tal genere e prima o poi in democrazia i voti si contano. La logica concordataria di vertice con governanti autoritari (a cui la Chiesa ricorreva anche per ridurre i danni) era un'altra cosa: alla fine i cittadini non votavano. Nessuna spregiudicatezza lobbystica di vertice in una società democratica può affermarsi sul lungo periodo contro il senso comune dei cittadini, anche di quelli cattolici. La dichiarazione conciliare sulla libertà religiosa ha un inizio chiarissimo che oggi è consapevolezza diffusa: «Nell'epoca attuale gli uomini divengono sempre più consapevoli della dignità della persona umana e cresce il numero di coloro che esigono di agire di loro iniziativa, esercitando la propria responsabile libertà, guidati dalla coscienza del dovere e non oppressi da misure coercitive». E ancor prima Jacques Maritain ne L'Uomo e lo Stato, a partire da alcune citazioni modernissime di San Tommaso, aveva posto le premesse di quel nuovo atteggiamento, sottolineando che la cura del bene comune in una società democratica porta con sé «da un lato un rispetto particolare per il mondo interiore e la coscienza del soggetto umano, e dall'altro una cura particolare di non imporsi, con forza di legge, regole troppo pesanti per la capacità morale di larghi gruppi della popolazione».
Questa è la «saggezza politica del legislatore» che tutto può fare tranne imporre agli altri ciò che lui in prima persona non è in grado di decidere. L'autorità politica è credibile nell'indirizzare verso il bene comune se lo fa «non in forma meccanica o dispotica, ma prima di tutto come forza morale che si appoggia sulla libertà e sulla coscienza del dovere e del compito assunto», come ricorda un altro documento conciliare, la Gaudium et Spes che invita poi specificamente i cattolici impegnati in politica ad avere «attenzione rispettosa alla dottrina del Magistero», assumendo però «la propria responsabilità» senza richiedere ai pastori la «soluzione concreta» ai vari problemi. Ma che cosa si può sensatamente opporre oggi in positivo al clericalismo ateo, per far capire sin d'ora che si tratta di una tigre di carta? L'Ulivo, al di là delle recriminazioni, rischia di avere simultaneamente due reazioni entrambe sbagliate e subalterne: da un lato tra i cattolici voti in dissenso a supporto del clericalismo ateo (nel peggiore dei casi solo per la preoccupazione di essere additato come cattolico incoerente, nel migliore perché espressione di generazioni anziane che non hanno colto la reale profondità di alcuni mutamenti culturali), dall'altro tra i laici fughe in avanti personali di cultura radicale, scindendo libertà e responsabilità. L'Ulivo dovrebbe anche essere più spesso, in modo regolato, incontro tra laici non laicisti e cattolici non clericali fino a renderli indistinguibili nel loro ruolo di legislatori perché in grado di proporre sintesi condivise e di alto profilo. Finché non ci arriviamo in modo sistematico il clericalismo ateo può almeno sul breve periodo sembrare ad alcuni, compresi forse i neo-cardinali, il male minore.
Stefano Ceccanti
martedì, ottobre 28, 2003
Il matrimonio torinese è andato magnificamente. Sposarsi non dev’essere una scelta facile ma organizzare le nozze è sicuramente un’impresa avvincente. Ho visto i miei amici veramente felici e questo è l’importante.
Per quanto riguarda il lato effimero, devo dire che il pranzo ha battuto due record: è stato il più corto al quale abbia partecipato ma anche il più gustoso.
Meno di quattro ore è un tempo sicuramente ragionevole ma al quale noi meridionali non siamo abituati. Meglio così, tanto dopo un po’ la pancia è piena e continuare a riempirla è solo una sofferenza ed un’offesa alla miseria.
Per quanto riguarda il menù invece, devo dire che è stato eccezionale. (Sarà che ormai il mio standard è la mensa dell’università).
Grande selezione di formaggi e salumi nostrani
Sfogliatelle assortite
Pane alle erbe d’orto. Focacce miste
Fettine di Tacchinella con Insalatina di stagione e Pomodoro fresco
Filetto di Trota scottata su Patate e Porri
Timballo di Toma e Noci nella stessa Salsa
Risotto al Vino rosso e Parmigiano
Agnolotti del Plin
con Topinambour e Sugo d’Arrosto
Noce di Vitello con Latte e Castagne
Patate arrosto
Sorbetto al Limone e Salvia
Torta del Castello
Caffè - Liquori
Siccome l’eccellenza va premiata, segnalo il ristorante:
Ai 9 Merli
Piossasco (TO)
Per quanto riguarda il lato effimero, devo dire che il pranzo ha battuto due record: è stato il più corto al quale abbia partecipato ma anche il più gustoso.
Meno di quattro ore è un tempo sicuramente ragionevole ma al quale noi meridionali non siamo abituati. Meglio così, tanto dopo un po’ la pancia è piena e continuare a riempirla è solo una sofferenza ed un’offesa alla miseria.
Per quanto riguarda il menù invece, devo dire che è stato eccezionale. (Sarà che ormai il mio standard è la mensa dell’università).
Grande selezione di formaggi e salumi nostrani
Sfogliatelle assortite
Pane alle erbe d’orto. Focacce miste
Fettine di Tacchinella con Insalatina di stagione e Pomodoro fresco
Filetto di Trota scottata su Patate e Porri
Timballo di Toma e Noci nella stessa Salsa
Risotto al Vino rosso e Parmigiano
Agnolotti del Plin
con Topinambour e Sugo d’Arrosto
Noce di Vitello con Latte e Castagne
Patate arrosto
Sorbetto al Limone e Salvia
Torta del Castello
Caffè - Liquori
Siccome l’eccellenza va premiata, segnalo il ristorante:
Ai 9 Merli
Piossasco (TO)
venerdì, ottobre 24, 2003
mercoledì, ottobre 22, 2003
Poiché il referendum sui prodotti della Coca Cola è passato per pochi voti, esattamente 59 corrispondenti a poco più dell'1 %, sono state raccolte le firme necessarie per un secondo referendum che abroghi la decisione appena presa dal corpo elettorale.
Pare quindi che questa storia della Coca Cola debba essere al centro dei dibattiti per tutto l'anno accademico.
C'è però un'altra polemica che appassiona gli animi studenteschi: le pubblicità provocanti.
Non è una novità anzi è la norma su TV e giornali, il problema è che quest'anno diverse associazioni studentesche hanno utilizzato immagini oltre il limite della decenza. Inutile dire che nella maggior parte dei casi si trattava dell'utilizzo del corpo femminile.
La cosa ha provocato la reazione di molti, con lettere di protesta ai giornali. Mani di ignoti hanno coperto i manifesti incriminati con scritte quali: stop sexist ads! o Stop objectifyng women.
Non è bastato. L'ultimo manifesto è stato quello che pubblicizzava una serata organizzata dalla B&L (Bussiness and Legal) Society che si intitolava "Sue me, screw me".
L'Ufficio Donna della Student Union ne ha chiesto ed ottenuto la rimozione.
Se gli stessi criteri valessero per la TV italiana scomparirebbero presto letterine, veline e cretine.
Stasera intanto allo Student Bar ci sarà una serata musicale contro George Bush, io sarò in volo verso Londra e da domani in Italia per una settimana.
Pare quindi che questa storia della Coca Cola debba essere al centro dei dibattiti per tutto l'anno accademico.
C'è però un'altra polemica che appassiona gli animi studenteschi: le pubblicità provocanti.
Non è una novità anzi è la norma su TV e giornali, il problema è che quest'anno diverse associazioni studentesche hanno utilizzato immagini oltre il limite della decenza. Inutile dire che nella maggior parte dei casi si trattava dell'utilizzo del corpo femminile.
La cosa ha provocato la reazione di molti, con lettere di protesta ai giornali. Mani di ignoti hanno coperto i manifesti incriminati con scritte quali: stop sexist ads! o Stop objectifyng women.
Non è bastato. L'ultimo manifesto è stato quello che pubblicizzava una serata organizzata dalla B&L (Bussiness and Legal) Society che si intitolava "Sue me, screw me".
L'Ufficio Donna della Student Union ne ha chiesto ed ottenuto la rimozione.
Se gli stessi criteri valessero per la TV italiana scomparirebbero presto letterine, veline e cretine.
Stasera intanto allo Student Bar ci sarà una serata musicale contro George Bush, io sarò in volo verso Londra e da domani in Italia per una settimana.
C'è un'importantissima notizia riguardante la sorte di Terri Schiavo.
Il governatore della Florida, Jeb Bush, dopo una votazione delle due camere dei rappresentanti, ha ordinato che venga ripresa la nutrizione e l'idratazione.
Sono passati quasi 6 giorni da quando i macchinari sono stati staccati ma la donna è ancora viva.
Le era stata permesso di ricevere l'unzione degli infermi ma non il viatico.
Ma com'è che in Italia non se ne parla?
Il governatore della Florida, Jeb Bush, dopo una votazione delle due camere dei rappresentanti, ha ordinato che venga ripresa la nutrizione e l'idratazione.
Sono passati quasi 6 giorni da quando i macchinari sono stati staccati ma la donna è ancora viva.
Le era stata permesso di ricevere l'unzione degli infermi ma non il viatico.
Ma com'è che in Italia non se ne parla?
martedì, ottobre 21, 2003
Di un lugubre umorismo danno prova i signori del palazzo. Dinanzi ai cadaveri degli annegati fingono di non sapere che e' la nostra politica, la nostra legge, il nostro privilegio, la nostra ferocia che li ha annegati.
Perche' per far cessare le morti in mare dei poveri cristi in fuga dalla fame e dalle guerre basterebbe un provvedimento semplice semplice: riconoscere a tutti gli esseri umani l'elementare diritto umano di potersi muovere liberamente su tutto il pianeta, come scriveva il vecchio Kant nel suo progetto per la pace perpetua. Non vi sarebbero piu' "clandestini", solo esseri umani.
Ne' si scordi che a chi e' in fuga dalla violenza e dalle persecuzioni la nostra carta costituzionale ci fa obbligo di offrire asilo: e' scritto chiaro e tondo nel comma terzo dell'articolo 10 della Costiuzione della Repubblica Italiana: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".
E se si vuole infine far si' che il trasporto dei migranti in fuga dall'orrore che vengono verso il nostro paese dove la nostra legge fondamentale esplicitamente li invita cessi di essere affare nelle mani delle mafie, una cosa occorre fare: un servizio pubblico e gratuito di trasporto per tutti coloro che ne hanno diritto.
Sappiamo gia' l'obiezione: "Ma sono innumerevoli"; e' vero: ragione di piu' per impegnarsi a realizzare una politica internazionale che cessi di essere di stolto egoismo e di ingorda rapina, e sia invece di solidarieta', di condivisione, di riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, di promozione della democrazia e della pace, della giustizia e dello sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate, di difesa dell'ambiente e delle persone: una politica della nonviolenza.
Ma subito, qui e adesso, salviamo le vite delle persone in mare; e almeno nel nostro paese restituiamo a tutti gli esseri umani i diritti che la nostra Costituzione agli esseri umani tutti riconosce.
Peppe Sini
Perche' per far cessare le morti in mare dei poveri cristi in fuga dalla fame e dalle guerre basterebbe un provvedimento semplice semplice: riconoscere a tutti gli esseri umani l'elementare diritto umano di potersi muovere liberamente su tutto il pianeta, come scriveva il vecchio Kant nel suo progetto per la pace perpetua. Non vi sarebbero piu' "clandestini", solo esseri umani.
Ne' si scordi che a chi e' in fuga dalla violenza e dalle persecuzioni la nostra carta costituzionale ci fa obbligo di offrire asilo: e' scritto chiaro e tondo nel comma terzo dell'articolo 10 della Costiuzione della Repubblica Italiana: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge".
E se si vuole infine far si' che il trasporto dei migranti in fuga dall'orrore che vengono verso il nostro paese dove la nostra legge fondamentale esplicitamente li invita cessi di essere affare nelle mani delle mafie, una cosa occorre fare: un servizio pubblico e gratuito di trasporto per tutti coloro che ne hanno diritto.
Sappiamo gia' l'obiezione: "Ma sono innumerevoli"; e' vero: ragione di piu' per impegnarsi a realizzare una politica internazionale che cessi di essere di stolto egoismo e di ingorda rapina, e sia invece di solidarieta', di condivisione, di riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, di promozione della democrazia e della pace, della giustizia e dello sviluppo autocentrato con tecnologie appropriate, di difesa dell'ambiente e delle persone: una politica della nonviolenza.
Ma subito, qui e adesso, salviamo le vite delle persone in mare; e almeno nel nostro paese restituiamo a tutti gli esseri umani i diritti che la nostra Costituzione agli esseri umani tutti riconosce.
Peppe Sini
Perché gli Ebrei sono intellettualmente superiori?
Su Crooked Timber una lunga e ricca discussione: Jewish success and Islamic stagnation.
Su Crooked Timber una lunga e ricca discussione: Jewish success and Islamic stagnation.
lunedì, ottobre 20, 2003
Non ho capito perché, ma oggi questo blog ha avuto un'impennata di accessi, più del doppio della media dei giorni scorsi.
Mah...
Intanto un aggiornamento sulle scelte culinarie di Nirvana, la mia simpatica flatmate. L'altro giorno mangiava un avocado ripieno di crema di aragoste, e questo posso anche accettarlo, ma oggi ha usato il latte per allungare il minestrone!!
Per fortuna io stasera ho mangiato dolci slovacchi. C'è un gruppo di una trentina di studenti slovacchi ospiti della Cappellania universitaria per una settimana e stasera si è svolta la serata interculturale: danze tradizionali irlandesi e slovacche e poi degustazione di piatti tipici. E non dirvi cosa ho mangiato (a parte i dolci che non sono molto diversi dai nostri) ma mi è piaciuto. E domani si va tutti a Newgrange, un sito archeologico preceltico, se non sbaglio.
Tra tre giorni sarò in Italia per il matrimonio di questi STRAVAGANTI.
Avviso i miei 25 lettori (più gli altri 25 che si sono aggiunti oggi e che spero torneranno quotidianamente) che non credo avrò la possibilità di scrivere molto.
Ma tanto almeno 5 dei miei 25 lettori saranno presenti al matrimonio, e almeno 2 saranno gli sposi.
Mah...
Intanto un aggiornamento sulle scelte culinarie di Nirvana, la mia simpatica flatmate. L'altro giorno mangiava un avocado ripieno di crema di aragoste, e questo posso anche accettarlo, ma oggi ha usato il latte per allungare il minestrone!!
Per fortuna io stasera ho mangiato dolci slovacchi. C'è un gruppo di una trentina di studenti slovacchi ospiti della Cappellania universitaria per una settimana e stasera si è svolta la serata interculturale: danze tradizionali irlandesi e slovacche e poi degustazione di piatti tipici. E non dirvi cosa ho mangiato (a parte i dolci che non sono molto diversi dai nostri) ma mi è piaciuto. E domani si va tutti a Newgrange, un sito archeologico preceltico, se non sbaglio.
Tra tre giorni sarò in Italia per il matrimonio di questi STRAVAGANTI.
Avviso i miei 25 lettori (più gli altri 25 che si sono aggiunti oggi e che spero torneranno quotidianamente) che non credo avrò la possibilità di scrivere molto.
Ma tanto almeno 5 dei miei 25 lettori saranno presenti al matrimonio, e almeno 2 saranno gli sposi.
domenica, ottobre 19, 2003
Tra i blog che ho scoperto ultimamente non posso non segnalare farfintadiesseresani, Taccuino di traduzione e Missys.
La chiesa anglicana è ormai allo sbando, si profila uno scisma devastante ed il motivo è, secondo me, molto semplice: manca di autorità.
Manca dell'equivalente del papato per i cattolici ed ecco che, quando è profondamente divisa su questioni dogmatiche e pastorali, non può far affidamento a nient'altro che il buon senso delle parti in conflitto.
Evidentemente questo non basta più perché la scelta di ordinare vescovo un divorziato che convive more uxorio con un altro uomo è un motivo sufficiente per mettere in crisi tutta la struttura dottrinale dell'anglicanismo.
Il problema infatti non è l'ordinazione del vescovo, piuttosto, su quale autorità la si può accettare o respingere.
La tradizione? Quale? La Scrittura? La Bibbia di per sè non dice nulla se non c'è un interpretazione teologicamente autorevole e, se non c'è qualcuno super partes (il primate anglicano è primus inter pares) non resta che dividersi.
Il mondo protestante d'altronde è tutto in proliferare di chiese, chiesette, denominazioni, sette e divisioni
Newman l'aveva capito 150 anni fa, precorrendo i tempi, proprio studiando la storia del cristianesimo antico.
E' questo un motivo in più per celebrare non solo il venticinquennale del papa ma il papato stesso.
"O Emmanuel, God with us, who art the Light that enlighteneth all men, who from the time when Thou camest upon earth, hast never left it to itself, who, after teaching Thy Apostles, gave them to teach others to succeed them, and didst especially leave St. Peter and his successors, Bishops of Rome, to take Thy place towards us, and to guide and rule us in Thy stead age after age, till the end come; Thou hast sent grievous trials for many years upon the Holy See of Rome. We believe and confess, O Lord, without any hesitation at all, that Thou hast promised a continuous duration to Thy Church while the world lasts—and we confess before Thee, that we are in no doubt or trouble whatever, we have not a shadow of misgiving as to the permanence and the spiritual well-being either of Thy Church itself or of its rulers. Nor do we know what is best for Thy Church, and for the interests of the Catholic faith, and for the Pope, or the bishops throughout the world at this time. We leave the event entirely to Thee; we do so without any anxiety, knowing that everything must turn to the prosperity of Thy ransomed possession, even though things may look threatening for a season. Only we earnestly entreat that Thou wouldest give Thy own servant and representative, the Pope, true wisdom and courage, and fortitude, and the consolations of Thy grace in this life, and a glorious immortal crown in the life to come. "
- Venerable John Henry Newman, C.O. , Meditations and Devotions
J. P. II che si misura gli occhiali regalatigli da Bono.
Manca dell'equivalente del papato per i cattolici ed ecco che, quando è profondamente divisa su questioni dogmatiche e pastorali, non può far affidamento a nient'altro che il buon senso delle parti in conflitto.
Evidentemente questo non basta più perché la scelta di ordinare vescovo un divorziato che convive more uxorio con un altro uomo è un motivo sufficiente per mettere in crisi tutta la struttura dottrinale dell'anglicanismo.
Il problema infatti non è l'ordinazione del vescovo, piuttosto, su quale autorità la si può accettare o respingere.
La tradizione? Quale? La Scrittura? La Bibbia di per sè non dice nulla se non c'è un interpretazione teologicamente autorevole e, se non c'è qualcuno super partes (il primate anglicano è primus inter pares) non resta che dividersi.
Il mondo protestante d'altronde è tutto in proliferare di chiese, chiesette, denominazioni, sette e divisioni
Newman l'aveva capito 150 anni fa, precorrendo i tempi, proprio studiando la storia del cristianesimo antico.
E' questo un motivo in più per celebrare non solo il venticinquennale del papa ma il papato stesso.
"O Emmanuel, God with us, who art the Light that enlighteneth all men, who from the time when Thou camest upon earth, hast never left it to itself, who, after teaching Thy Apostles, gave them to teach others to succeed them, and didst especially leave St. Peter and his successors, Bishops of Rome, to take Thy place towards us, and to guide and rule us in Thy stead age after age, till the end come; Thou hast sent grievous trials for many years upon the Holy See of Rome. We believe and confess, O Lord, without any hesitation at all, that Thou hast promised a continuous duration to Thy Church while the world lasts—and we confess before Thee, that we are in no doubt or trouble whatever, we have not a shadow of misgiving as to the permanence and the spiritual well-being either of Thy Church itself or of its rulers. Nor do we know what is best for Thy Church, and for the interests of the Catholic faith, and for the Pope, or the bishops throughout the world at this time. We leave the event entirely to Thee; we do so without any anxiety, knowing that everything must turn to the prosperity of Thy ransomed possession, even though things may look threatening for a season. Only we earnestly entreat that Thou wouldest give Thy own servant and representative, the Pope, true wisdom and courage, and fortitude, and the consolations of Thy grace in this life, and a glorious immortal crown in the life to come. "
- Venerable John Henry Newman, C.O. , Meditations and Devotions
J. P. II che si misura gli occhiali regalatigli da Bono.
Leggo che da stasera su Rete4 trasmetteranno il telefilm "24".
Io l'ho visto proprio la scorsa settimana, su DVD in lingua originale.
Mi ha preso così tanto che io e Jilian ci siamo guardati l'intera serie di 24 episodi in 3 giorni.
La storia è avvincente e i colpi di scena si susseguono imprevedibilmente.
Alla povera figlia dell'agente succede veramente di tutto di più, fino all'inverosimile.
Il DVD poi ha due finali contrastanti, entrambi un po' deludenti, ma lo sviluppo della storia è veramente ben studiato e lo dice uno che non ama questo genere e guarda pochissima TV.
Jilian ha iniziato ieri con la seconda serie; io sono riuscito a trattenermi.
Io l'ho visto proprio la scorsa settimana, su DVD in lingua originale.
Mi ha preso così tanto che io e Jilian ci siamo guardati l'intera serie di 24 episodi in 3 giorni.
La storia è avvincente e i colpi di scena si susseguono imprevedibilmente.
Alla povera figlia dell'agente succede veramente di tutto di più, fino all'inverosimile.
Il DVD poi ha due finali contrastanti, entrambi un po' deludenti, ma lo sviluppo della storia è veramente ben studiato e lo dice uno che non ama questo genere e guarda pochissima TV.
Jilian ha iniziato ieri con la seconda serie; io sono riuscito a trattenermi.
Intense discussioni negli Stati Uniti per una vicenda che mi pare del tutto ignorata dai giornali italiani.
Terri Schiavo, è una donna di 39 anni che nel 1990 ha subito gravi lesioni cerebrali a causa, probabilmente, di uno strangolamento che l'ha privata dell'ossigeno per diversi minuti e che per sopravvivere ha bisogno di essere alimentata attraverso tubi.
Il marito la vorrebbe morta, perché secondo lui, lei non avrebbe voluto vivere in quelle condizioni. (Tipica giustificazione pro eutanasia)
I genitori, naturalmente, si oppongono.
Il marito, che già vive ed ha un figlio con un'altra donna, anche se è ancora sposato con Terri, è anche il principale erede dei beni della Schiavo, tra i quali ci sono 1 milione e 600 mila dollari ricevuti come risarcimento per danni causati dal trattamento medico.
Il giudice ha deciso che Terri può, anzi deve morire e il 15 ottobre sono stati staccati i macchinari.
La morte avverrà non per fame ma per disidatrazione. L'unico che può fermare ora l'esecuzione è il governatore Jeb Bush.
L'ultimo episodio di questa triste vicenda è che ieri la polizia ha impedito che Terri Schiavo ricevesse la comunione, l'ultima probabilmente prima della morte sicura.
(Qui un interessante articolo, in inglese, sulla promozione dell'eutanasia nella Germania nazista.)
Terri Schiavo, è una donna di 39 anni che nel 1990 ha subito gravi lesioni cerebrali a causa, probabilmente, di uno strangolamento che l'ha privata dell'ossigeno per diversi minuti e che per sopravvivere ha bisogno di essere alimentata attraverso tubi.
Il marito la vorrebbe morta, perché secondo lui, lei non avrebbe voluto vivere in quelle condizioni. (Tipica giustificazione pro eutanasia)
I genitori, naturalmente, si oppongono.
Il marito, che già vive ed ha un figlio con un'altra donna, anche se è ancora sposato con Terri, è anche il principale erede dei beni della Schiavo, tra i quali ci sono 1 milione e 600 mila dollari ricevuti come risarcimento per danni causati dal trattamento medico.
Il giudice ha deciso che Terri può, anzi deve morire e il 15 ottobre sono stati staccati i macchinari.
La morte avverrà non per fame ma per disidatrazione. L'unico che può fermare ora l'esecuzione è il governatore Jeb Bush.
L'ultimo episodio di questa triste vicenda è che ieri la polizia ha impedito che Terri Schiavo ricevesse la comunione, l'ultima probabilmente prima della morte sicura.
(Qui un interessante articolo, in inglese, sulla promozione dell'eutanasia nella Germania nazista.)
sabato, ottobre 18, 2003
www.howardjones.com
Un bel tuffo negli anni '80.
Qualche mp3 ma i video di tutti i suoi successi!
Ma ve la ricordate DJ Television?
Ah, beata gioventù ...
The old man said to me
Said don't always take life so seriously
Play the flute
And dance and sing your song
Try and enjoy the here and now
The future will take care of itself somehow
The grass is never greener over there
Time will wear away the stone
Gets the hereditary bone
Don't try to live your life in one day
Don't go speed your time away
Don't try to live your life in one day
Don't go speed your time away
Un bel tuffo negli anni '80.
Qualche mp3 ma i video di tutti i suoi successi!
Ma ve la ricordate DJ Television?
Ah, beata gioventù ...
The old man said to me
Said don't always take life so seriously
Play the flute
And dance and sing your song
Try and enjoy the here and now
The future will take care of itself somehow
The grass is never greener over there
Time will wear away the stone
Gets the hereditary bone
Don't try to live your life in one day
Don't go speed your time away
Don't try to live your life in one day
Don't go speed your time away
venerdì, ottobre 17, 2003
Brevi notizie locali:
1. Il referendum sulla Coca Cola è passato, entro 2 settimane tutti i prodotti della Coca Cola Company non saranno più in vendita nei negozi gestiti dalla Student Union.
2. Secondo l'Irish Time di oggi i giovani irlandesi sono i maggiori consumatori europei di ecstasi ed anfetamine, i quarti nel mondo. Non me n'ero mai accorto.
3. Biagio è tornato dal Canada, finalmente si ricomincia a discutere di politica americana.
4. L'altro giorno ho bevuto sbadatamente nel giro di un'ora ore due té, una red bull e un'aspirina, risultato: quasi due giorni senza dormire.
1. Il referendum sulla Coca Cola è passato, entro 2 settimane tutti i prodotti della Coca Cola Company non saranno più in vendita nei negozi gestiti dalla Student Union.
2. Secondo l'Irish Time di oggi i giovani irlandesi sono i maggiori consumatori europei di ecstasi ed anfetamine, i quarti nel mondo. Non me n'ero mai accorto.
3. Biagio è tornato dal Canada, finalmente si ricomincia a discutere di politica americana.
4. L'altro giorno ho bevuto sbadatamente nel giro di un'ora ore due té, una red bull e un'aspirina, risultato: quasi due giorni senza dormire.
mercoledì, ottobre 15, 2003
In my life all the strife is getting in the way
Frankly I did not plan on getting hurt today
From Your chair in the clouds
Benevolent are Your ways
While the beggar bleeds, the children play
Everyone wants to know why
Isn't it always the question?
How do You know my condition?
You came down to me to know what it's like
To know what it's like to hurt
You came down to me to know what it's like
To know just what it's like to
Be me, to be us
(To be one with the dust and to be lost)
(To be one with the dust and to be lost... to be found)
In the wake of the last decades and centuries past
Who's to blame for this mess?
And who's gonna take the rap?
We're quick to judge and discard
A God who lets you choose whom and what to love
Isn't it always the question?
Do You really know my position?
You know what it's like to thirst, to bleed
You know what it's like
Frankly I did not plan on getting hurt today
From Your chair in the clouds
Benevolent are Your ways
While the beggar bleeds, the children play
Everyone wants to know why
Isn't it always the question?
How do You know my condition?
You came down to me to know what it's like
To know what it's like to hurt
You came down to me to know what it's like
To know just what it's like to
Be me, to be us
(To be one with the dust and to be lost)
(To be one with the dust and to be lost... to be found)
In the wake of the last decades and centuries past
Who's to blame for this mess?
And who's gonna take the rap?
We're quick to judge and discard
A God who lets you choose whom and what to love
Isn't it always the question?
Do You really know my position?
You know what it's like to thirst, to bleed
You know what it's like
martedì, ottobre 14, 2003
Si svolge oggi nel mio College, in contemporanea con le elezioni studentesche, un referendum sulla Coca Cola.
La Student Union, l'organizzazione di autogestione degli studenti, ha proposto di bandire la vendita dei prodotti della Coca Cola Company dai propri negozi e dalle proprie macchine di distribuzione automatica. Il boicottaggio riguarda diverse bibite: BPM, Dr. Pepper, Evian, Fanta, Schweppes, Sprite e molte altre meno conosciute.
Le motivazioni sono legate principalmente al trattamento dei lavoratori nei laboratori di produzione della Colombia.
Non è la prima volta, nel 1993 sono stati banditi tutti i prodotti della Nestlé!
Nei giorni scorsi vi sono stati diversi dibattiti e campagne di sensibilizzazione.
Io sono ancora indeciso. Condivido il boicottaggio, anche se c'è da dire che in quanto astemio non mi rimane molta scelta da queste parti. Credo però che debba essere lasciata libera la scelta; non posso costringere altri a condividere il mio boicottaggio, al massimo posso convincerli.
In realtà il referendum ha effetto solo sui prodotti venduti dalla Student Union, quindi si potrà bere o acquistare Coca Cola e simili nei supermercati e nei locali pubblici del campus che non rispondono alla S.U.
Si tratterebbe quindi semplicemente di lanciare un messaggio di rifiuto e di denuncia, senza negare i diritti di chi non condivide.
Devo pensarci ...
La Student Union, l'organizzazione di autogestione degli studenti, ha proposto di bandire la vendita dei prodotti della Coca Cola Company dai propri negozi e dalle proprie macchine di distribuzione automatica. Il boicottaggio riguarda diverse bibite: BPM, Dr. Pepper, Evian, Fanta, Schweppes, Sprite e molte altre meno conosciute.
Le motivazioni sono legate principalmente al trattamento dei lavoratori nei laboratori di produzione della Colombia.
Non è la prima volta, nel 1993 sono stati banditi tutti i prodotti della Nestlé!
Nei giorni scorsi vi sono stati diversi dibattiti e campagne di sensibilizzazione.
Io sono ancora indeciso. Condivido il boicottaggio, anche se c'è da dire che in quanto astemio non mi rimane molta scelta da queste parti. Credo però che debba essere lasciata libera la scelta; non posso costringere altri a condividere il mio boicottaggio, al massimo posso convincerli.
In realtà il referendum ha effetto solo sui prodotti venduti dalla Student Union, quindi si potrà bere o acquistare Coca Cola e simili nei supermercati e nei locali pubblici del campus che non rispondono alla S.U.
Si tratterebbe quindi semplicemente di lanciare un messaggio di rifiuto e di denuncia, senza negare i diritti di chi non condivide.
Devo pensarci ...
lunedì, ottobre 13, 2003
Leggo su Repubblica che sono in aumento i suicidi dei soldati americani in Iraq.
Provo pena per chi è andato per uccidere, magari convinto da qualche ideale o semplicemente per necessità, ed è rimasto vittima del meccanismo mortale. Un meccanismo che anche in patria non perdona se è vero quanto è scritto in conclusione dell'articolo:
"Sono morti in guerra, anche questi. Eppure per chi li piange, se è possibile, è anche peggio. L'ultimo soldato che si è ucciso, Corey Small, è stato commemorato nel suo paese, East Berlin, in Pensilvanya come un eroe. La gente ha raccolto fondi per aiutare il figlio di 4 anni e la vedova, ma solo fino a quando non si è saputo che non era morto in battaglia. La comunità aveva deciso di intitolargli la locale caserma, ma adesso c'è chi, soprattutto tra i soldati, vuole impedirlo."
Finiranno anche loro vittime del meccanismo, o forse già lo sono.
Provo pena per chi è andato per uccidere, magari convinto da qualche ideale o semplicemente per necessità, ed è rimasto vittima del meccanismo mortale. Un meccanismo che anche in patria non perdona se è vero quanto è scritto in conclusione dell'articolo:
"Sono morti in guerra, anche questi. Eppure per chi li piange, se è possibile, è anche peggio. L'ultimo soldato che si è ucciso, Corey Small, è stato commemorato nel suo paese, East Berlin, in Pensilvanya come un eroe. La gente ha raccolto fondi per aiutare il figlio di 4 anni e la vedova, ma solo fino a quando non si è saputo che non era morto in battaglia. La comunità aveva deciso di intitolargli la locale caserma, ma adesso c'è chi, soprattutto tra i soldati, vuole impedirlo."
Finiranno anche loro vittime del meccanismo, o forse già lo sono.
Gli Stati Uniti sono in questo momento il paese dove si produce più filosofia (e più scienza), non mi sorprendo quindi nel trovare molti blog accademici dedicati a questa disciplina.
Mentre in Italia, non solo non ne ho mai visti ma, faccio anche una fatica enorme a trovare delle pagine personali decenti quando cerco qualcosa per Articolifilosofici.
Credo sia anche una questione di differenze di metodo: da noi gli articoli contano poco, un lavoro deve essere lungo (e pesante) mentre nel mondo di lingua inglese, non solo USA, dove l'argomentazione prevale sulla ricostruzione storica, la relativa brevità è una condizione importante per essere letti ed ascoltati.
Basti pensare che gli unici libri che Donald Davidson ha pubblicato sono raccolte di articoli.
Fatto sta che su alcuni di questi blog compaiono parti di work in progress che vengono proposte alla discussione pubblica.
Ecco i miei preferiti:
Thought, arguments and rants di Brian Weatherson (Brown University).
Aggiornato quotidianamente, con discussioni e spunti notevoli.
The Leiter's reports, di Brian Leiter, che cura anche il Philosophical Gourmet.
Crooked Timber, collettivo, con la partecipazione di linguisti, economisti e scienziati politici.
There is some truth in that, di uno studente BA ma interessante.
Semantic etc., una selezione di lavori di semantica.
The Voloch Cospiracy, collettivo, filosofia del diritto e commenti sulla vita accademica.
Blogosophy, amatoriale e poco aggiornato.
Magdalene, di una studentessa di teologia.
Mentre in Italia, non solo non ne ho mai visti ma, faccio anche una fatica enorme a trovare delle pagine personali decenti quando cerco qualcosa per Articolifilosofici.
Credo sia anche una questione di differenze di metodo: da noi gli articoli contano poco, un lavoro deve essere lungo (e pesante) mentre nel mondo di lingua inglese, non solo USA, dove l'argomentazione prevale sulla ricostruzione storica, la relativa brevità è una condizione importante per essere letti ed ascoltati.
Basti pensare che gli unici libri che Donald Davidson ha pubblicato sono raccolte di articoli.
Fatto sta che su alcuni di questi blog compaiono parti di work in progress che vengono proposte alla discussione pubblica.
Ecco i miei preferiti:
Thought, arguments and rants di Brian Weatherson (Brown University).
Aggiornato quotidianamente, con discussioni e spunti notevoli.
The Leiter's reports, di Brian Leiter, che cura anche il Philosophical Gourmet.
Crooked Timber, collettivo, con la partecipazione di linguisti, economisti e scienziati politici.
There is some truth in that, di uno studente BA ma interessante.
Semantic etc., una selezione di lavori di semantica.
The Voloch Cospiracy, collettivo, filosofia del diritto e commenti sulla vita accademica.
Blogosophy, amatoriale e poco aggiornato.
Magdalene, di una studentessa di teologia.
domenica, ottobre 12, 2003
Differenze culturali
L'altro ieri sono stato ripreso da Nirvana, una delle mie compagne di appartamento, perché mangiavo salsicciotti e formaggio insieme. Scandalo! Ieri invece perché m'ero fatto fagioli e tonno.
Ora, lo ammetto, non sarò un gran cuoco ma i gusti dei miei cari amici irlandesi non sono certo insidacabili.
(D'altronde la cucina italiana, a differenza di quella irlandese, è rinomata ma questo non potevo dirglielo).
Nirvana, mentre mi rimproverava, ha riempito d'acqua una pentola, ha buttato la pasta e ha acceso il fuoco.
Le ho fatto notare che è un metodo non proprio ortodosso.
Lei mi ha risposto che in questo modo, non dovendo aspettare che l'acqua bolle, si risparmia tempo.
Non ci avevo mai pensato, devo insegnarlo a mia madre.
(Evito un resoconto sulle discussioni riguardanti il lavaggio delle stoviglie)
L'altro ieri sono stato ripreso da Nirvana, una delle mie compagne di appartamento, perché mangiavo salsicciotti e formaggio insieme. Scandalo! Ieri invece perché m'ero fatto fagioli e tonno.
Ora, lo ammetto, non sarò un gran cuoco ma i gusti dei miei cari amici irlandesi non sono certo insidacabili.
(D'altronde la cucina italiana, a differenza di quella irlandese, è rinomata ma questo non potevo dirglielo).
Nirvana, mentre mi rimproverava, ha riempito d'acqua una pentola, ha buttato la pasta e ha acceso il fuoco.
Le ho fatto notare che è un metodo non proprio ortodosso.
Lei mi ha risposto che in questo modo, non dovendo aspettare che l'acqua bolle, si risparmia tempo.
Non ci avevo mai pensato, devo insegnarlo a mia madre.
(Evito un resoconto sulle discussioni riguardanti il lavaggio delle stoviglie)
Fluentum electricum interruptum
Die Dominico (28.9.) multo mane fluentum electricum in tota Italia, excepta Sardinia, interruptum est. In urbes Italiae septentrionalis electricitas paucis horis restituta est, sed incolae regionum meridianarum adhuc post duodecim horas interruptione laboraverunt. Pessimae erant condiciones eorum, qui in traminibus electricis aut metropolitanis vecti in itinere restiterunt. Causa interruptionis fuisse videtur perturbatio ductus electrici, quo fluentum ex Helvetia in Italiam transfertur. Eodem tempore etiam duae lineae electricae altae tensionis inter Franciam et Italiam interruptae sunt, quo factum est, ut perturbatio in totam Italiam diffunderetur. Itali, Franci Helvetiique de re adhuc inter se litigant. Similes interruptiones nuperrime in variis terris evenerunt. Primum in USA et Canada, deinde in Georgia, tum in regione Finniae Helsinkiensi, denique in magna parte Londinii; septimana praeterita Suetia meridiana et Dania eadem sorte afflictae sunt.
Altre notizie in latino su questo sito finlandese.
Die Dominico (28.9.) multo mane fluentum electricum in tota Italia, excepta Sardinia, interruptum est. In urbes Italiae septentrionalis electricitas paucis horis restituta est, sed incolae regionum meridianarum adhuc post duodecim horas interruptione laboraverunt. Pessimae erant condiciones eorum, qui in traminibus electricis aut metropolitanis vecti in itinere restiterunt. Causa interruptionis fuisse videtur perturbatio ductus electrici, quo fluentum ex Helvetia in Italiam transfertur. Eodem tempore etiam duae lineae electricae altae tensionis inter Franciam et Italiam interruptae sunt, quo factum est, ut perturbatio in totam Italiam diffunderetur. Itali, Franci Helvetiique de re adhuc inter se litigant. Similes interruptiones nuperrime in variis terris evenerunt. Primum in USA et Canada, deinde in Georgia, tum in regione Finniae Helsinkiensi, denique in magna parte Londinii; septimana praeterita Suetia meridiana et Dania eadem sorte afflictae sunt.
Altre notizie in latino su questo sito finlandese.
sabato, ottobre 11, 2003
Non mi intendo di architettura ma condivido pienamente i giudizi espressi in questo articolo Sulle responsabilità della cultura teologica nell’incuria per l'arte sacra.
Whereas our nature, unlike that of the inferior creation, does not at once reach its perfection, but depends, in order to it, on a number of external aids and appliance, Knowledge, as one of the principal of these, is valuable for what its very presence in us does for us after the manner of a habit, even though it be turned to no further account, nor subserve any direct end.
JHN
JHN
venerdì, ottobre 10, 2003
Molte cose sono successe ultimamente da queste parti.
Brevemente:
1. Un mio articolo è stato accettato da New Blackfriars, la rivista dei Domenicani inglesi pubblicata ad Oxford. Uscirà probabilmente a maggio 2004.
2. E' morto improvvisamente uno dei professori del mio dipartimento, Gerald Hanratty. Un'ottima persona, studioso dell'Illuminismo e dello Gnosticismo.
3. Lunedì ho partecipato ad una trasmissione televisiva con i miei coinquilini. (more to come)
4. Oggi all'Invited Speakers Seminar Brian Leftow, che insegna filosofia della religione cristiana ad Oxford, ha parlato di Dio e la necessità. Un serrato tentativo di mostrare la superiorità del teismo rispetto al platonismo. Impressionante per il rigore nelle argomentazioni.
5. Sono stati resi noti i risultati dei master dell'anno scorso. Le migliori in assoluto in LLM ed European Studies sono due mie amiche con cui andavo a messa ogni domenica: Arianna, italiana, ed Elena, italoamericana.
Arianna, 24 anni, ha ora una temporary position all'Università di Birmingham! Elena dev'essere tornata a New York.
Brave, anzi bravissime, specialmente Arianna ed il suo ottimo inglese giuridico.
Brevemente:
1. Un mio articolo è stato accettato da New Blackfriars, la rivista dei Domenicani inglesi pubblicata ad Oxford. Uscirà probabilmente a maggio 2004.
2. E' morto improvvisamente uno dei professori del mio dipartimento, Gerald Hanratty. Un'ottima persona, studioso dell'Illuminismo e dello Gnosticismo.
3. Lunedì ho partecipato ad una trasmissione televisiva con i miei coinquilini. (more to come)
4. Oggi all'Invited Speakers Seminar Brian Leftow, che insegna filosofia della religione cristiana ad Oxford, ha parlato di Dio e la necessità. Un serrato tentativo di mostrare la superiorità del teismo rispetto al platonismo. Impressionante per il rigore nelle argomentazioni.
5. Sono stati resi noti i risultati dei master dell'anno scorso. Le migliori in assoluto in LLM ed European Studies sono due mie amiche con cui andavo a messa ogni domenica: Arianna, italiana, ed Elena, italoamericana.
Arianna, 24 anni, ha ora una temporary position all'Università di Birmingham! Elena dev'essere tornata a New York.
Brave, anzi bravissime, specialmente Arianna ed il suo ottimo inglese giuridico.
giovedì, ottobre 09, 2003
Christina Aguilera is an Uncle Tom
I enjoy girl singers. I like the quality of the voice. Unfortunately, just when I find a singer with talent, she goes through the Hollywood sluttificator. Such has happend with Miss Aguilera. However, in her case it is particularly disturbing, because she thinks that she is standing up for the dignity of women.
So Christina, in order to stand up for the dignity of women, gets breast implants, wears street-walker clothing, makes videos that are pornographic, and in general makes herself into a fourteen-year-old boy's masturbatory fantasy. But, says she, it is ok, since she is just being a strong woman. She said, "What is wrong with a young woman showing her sexuality? I'm not making myself into an object."
Wait a minute. Women over the years have suffered precisely because they have been objectified, made into mere instruments to serve the pleasure of men. Now, in order to fight this, Christina strips down to near nakedness and performs lewd acts on stage and in her videos. Does she really think that her actions are likely to solve the problem?
Now, to call a black man an Uncle Tom is to accuse him of being complicit in his own enslavement. Such a person works to perpetuate the system that exploits him. Christina Aguilera is a sexual Uncle Tom, doing everything in her power to ensure that men see women merely as a sex toy.
Let me explain what she's doing a bit better: imagine men sitting in a strip club. A woman comes up and, for 10$, begins dancing for the men. All the while she says things like "I'm being a strong woman. I'm standing up for women everywhere. There's nothing wrong with a woman showing her sexuality. I'm not making myself into an object."
The man replies "Whatever, baby. Just shut up and give me a lap dance."
"Ok."
(Da Summa contra mundum, questa la mia traduzione)
Christina Aguilera è uno zio Tom.
Mi piacciono le cantanti. Mi piace la qualità della voce. Sfortunatamente, appena trovo una cantante di talento, questa passa al troiaio di Hollywood. Così è successo con la signorina Aguilera. Comunque il suo caso è particolarmente fastidioso perchè crede che stia lottando per la dignità delle donne.
Così Christina, per lottare per la dignità delle donne, si rifà il seno, porta vestiti da prostituta, gira video pornografici e in generale fa di sè una fantasia masturbatoria per quattordicenni. Ma, lei dice, va bene perché è solo una donna forte. Dice: Che c'è di male che una giovane donna che mostri la sua sessualità? Non mi sto rendendo un oggetto.
Un minuto. Le donne per anni hanno sofferto proprio perché sono state oggettificate, rese meri strumenti per servire il piacere degli uomini. Ora, per combattere questo, Christina si spoglia quasi nuda e fa esibizioni lascive sul palco e nei video. Veramente crede che le sue azioni serviranno a risolvere il problema?
Ora, chiamare un uomo di colore zio Tom significa accusarlo di essere complice della sua schiavitù. Una persona simile lavora per perpetuare il sistema che la sfrutta. Christina Aguilera è uno zio Tom sessuale, che fa tutto quel che può per assicurare che gli uomini la vedano solo come un giocattolo sessuale.
Fatemi spiegare un po' meglio quel che sta facendo: immaginate degli uomini seduti in un locale per spogliarelli. Esce una donna e, per 10 dollari comincia a ballare per loro. Nel frattempo dice: "Sono una donna forte. Lotto per tutte le donne. Non c'è nulla di male che una donna mostri la sua sessualità. Non mi sto rendendo un oggetto."
L'uomo risponde: "Certo bimba, basta che stai zitta e balli".
"Ok."
I enjoy girl singers. I like the quality of the voice. Unfortunately, just when I find a singer with talent, she goes through the Hollywood sluttificator. Such has happend with Miss Aguilera. However, in her case it is particularly disturbing, because she thinks that she is standing up for the dignity of women.
So Christina, in order to stand up for the dignity of women, gets breast implants, wears street-walker clothing, makes videos that are pornographic, and in general makes herself into a fourteen-year-old boy's masturbatory fantasy. But, says she, it is ok, since she is just being a strong woman. She said, "What is wrong with a young woman showing her sexuality? I'm not making myself into an object."
Wait a minute. Women over the years have suffered precisely because they have been objectified, made into mere instruments to serve the pleasure of men. Now, in order to fight this, Christina strips down to near nakedness and performs lewd acts on stage and in her videos. Does she really think that her actions are likely to solve the problem?
Now, to call a black man an Uncle Tom is to accuse him of being complicit in his own enslavement. Such a person works to perpetuate the system that exploits him. Christina Aguilera is a sexual Uncle Tom, doing everything in her power to ensure that men see women merely as a sex toy.
Let me explain what she's doing a bit better: imagine men sitting in a strip club. A woman comes up and, for 10$, begins dancing for the men. All the while she says things like "I'm being a strong woman. I'm standing up for women everywhere. There's nothing wrong with a woman showing her sexuality. I'm not making myself into an object."
The man replies "Whatever, baby. Just shut up and give me a lap dance."
"Ok."
(Da Summa contra mundum, questa la mia traduzione)
Christina Aguilera è uno zio Tom.
Mi piacciono le cantanti. Mi piace la qualità della voce. Sfortunatamente, appena trovo una cantante di talento, questa passa al troiaio di Hollywood. Così è successo con la signorina Aguilera. Comunque il suo caso è particolarmente fastidioso perchè crede che stia lottando per la dignità delle donne.
Così Christina, per lottare per la dignità delle donne, si rifà il seno, porta vestiti da prostituta, gira video pornografici e in generale fa di sè una fantasia masturbatoria per quattordicenni. Ma, lei dice, va bene perché è solo una donna forte. Dice: Che c'è di male che una giovane donna che mostri la sua sessualità? Non mi sto rendendo un oggetto.
Un minuto. Le donne per anni hanno sofferto proprio perché sono state oggettificate, rese meri strumenti per servire il piacere degli uomini. Ora, per combattere questo, Christina si spoglia quasi nuda e fa esibizioni lascive sul palco e nei video. Veramente crede che le sue azioni serviranno a risolvere il problema?
Ora, chiamare un uomo di colore zio Tom significa accusarlo di essere complice della sua schiavitù. Una persona simile lavora per perpetuare il sistema che la sfrutta. Christina Aguilera è uno zio Tom sessuale, che fa tutto quel che può per assicurare che gli uomini la vedano solo come un giocattolo sessuale.
Fatemi spiegare un po' meglio quel che sta facendo: immaginate degli uomini seduti in un locale per spogliarelli. Esce una donna e, per 10 dollari comincia a ballare per loro. Nel frattempo dice: "Sono una donna forte. Lotto per tutte le donne. Non c'è nulla di male che una donna mostri la sua sessualità. Non mi sto rendendo un oggetto."
L'uomo risponde: "Certo bimba, basta che stai zitta e balli".
"Ok."
Cosa hanno in comune Elizabeth Anscombe, Michael Dummett, John Finnis, Bastiaan van Frassaan, Peter Geach (marito della Anscombe, dalla quale ebbe sette figli), Alasdair MacIntyre, Jacques Maritain, Nicholas Rescher, Edith Stein?
Due cose, sono tutti famosi filosofi e tutti convertiti al cattolicesimo.
A me le storie dei convertiti hanno sempre appassionato e infatti studio un grande convertito, John Henry Newman, il precursore di un fenomeno che negli ultimi decenni ha assunto proporzioni di massa: il passaggio dalla chiesa anglicana a quella cattolica romana.
Ho trovato oggi un sito molto interessante The Coming Home Networks dedicato al supporto delle conversioni al cattolicesimo di clerici, religiosi e ministranti di diverse tradizioni religiose.
Sembra che ogni anno negli Stati Uniti un centinaio di loro faccia questo passo e questa organizzazione, fondata a sua volta da converititi, è specializzata nel loro aiuto e sostegno.
Leggere le loro storie è entusiasmante perché la ricerca della verità prevale su tutto.
Il passaggio al cattolicesimo comporta spesso la perdita di amicizie, del lavoro e a volte separazioni coniugali.
Solo alcuni di loro diventano preti cattolici ma il patrimonio di conoscenze e di esperienze che possiedono è incalcolabile e perciò va preservato ed aiutato. Di questo di occupa The Coming Home Networks.
"A convert is undeniably in favour with no party; he is looked at with distrust, contempt, and aversion by all. His former friends think him a good riddance, and his new friends are cold and strange; and as to the impartial public, their very first impulse is to impute the change to some eccentricity of character, or fickleness of mind, or tender attachment, or private interest. Their utmost praise is the reluctant confession that 'doubtless he is very sincere.' " - Venerable John Henry Newman, C.O.
Due cose, sono tutti famosi filosofi e tutti convertiti al cattolicesimo.
A me le storie dei convertiti hanno sempre appassionato e infatti studio un grande convertito, John Henry Newman, il precursore di un fenomeno che negli ultimi decenni ha assunto proporzioni di massa: il passaggio dalla chiesa anglicana a quella cattolica romana.
Ho trovato oggi un sito molto interessante The Coming Home Networks dedicato al supporto delle conversioni al cattolicesimo di clerici, religiosi e ministranti di diverse tradizioni religiose.
Sembra che ogni anno negli Stati Uniti un centinaio di loro faccia questo passo e questa organizzazione, fondata a sua volta da converititi, è specializzata nel loro aiuto e sostegno.
Leggere le loro storie è entusiasmante perché la ricerca della verità prevale su tutto.
Il passaggio al cattolicesimo comporta spesso la perdita di amicizie, del lavoro e a volte separazioni coniugali.
Solo alcuni di loro diventano preti cattolici ma il patrimonio di conoscenze e di esperienze che possiedono è incalcolabile e perciò va preservato ed aiutato. Di questo di occupa The Coming Home Networks.
"A convert is undeniably in favour with no party; he is looked at with distrust, contempt, and aversion by all. His former friends think him a good riddance, and his new friends are cold and strange; and as to the impartial public, their very first impulse is to impute the change to some eccentricity of character, or fickleness of mind, or tender attachment, or private interest. Their utmost praise is the reluctant confession that 'doubtless he is very sincere.' " - Venerable John Henry Newman, C.O.
"Luigi Pintor, un cosiddetto ateo, scrisse un giorno che non c'e' nella vita cosa piu' importante da fare che chinarsi perche' un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi. Cosi' e' per me. Nell'inginocchiarmi perche', stringendomi il collo, essi possano rialzarsi e riprendere il cammino, trovo pace e una carica fortissima".
Sono parole tratte dal diario di Annalena Tonelli, missionaria laica di sessant'anni, uccisa domenica sera a colpi di fucile nella sua abitazione a Borama, nel Somaliland, in circostanze non ancora ben definite. Mandanti ed esecutori dell'omicidio non sono ancora chiari, mentre le ipotesi spaziano dal furto alla strage per motivi religiosi. Eppure la Tonelli era un personaggio sui generis perche', pur professandosi cristiana, non era incasellata in nessuna organizzazione, ordine religioso o associazione di volontariato. Libera da qualsiasi etichetta, le risultava facile apprezzare personaggi come Gandhi, Schweitzer, Pintor, accomunati dalla "passione per l'umanita'".
Era un'umanita' povera, diseredata, reietta quella che la Tonelli si era chinata a soccorrere. Nata a Forli' sessanta anni fa, aveva sentito il bisogno di dedicarsi ai poveri, prima nel suo quartiere di nascita, poi nella scelta di vita per l'Africa, in Kenya e in Somalia. Viveva a Borama, nel Somaliland, provincia dichiaratasi indipendente dalla Somalia, dove aveva riattivato l'ospedale e l'ambulatorio locali per la cura e prevenzione della tubercolosi. Un'oasi di speranza per molti malati, un flusso di un migliaio al giorno, nonostante i 200 posti letto. Oltre a dispensare cure mediche, aveva organizzato anche scuole di alfabetizzazione per bambini e adulti tubercolotici, corsi di istruzione sanitaria al personale paramedico, una scuola per bambini sordomuti e minorati fisici.
Nella sua fragilita' fisica - magrissima, capelli grigi raccolti sulla nuca - aveva realizzato opere coraggiose che le sono valse premi di alto valore internazionale. Nell'aprile di una anno fa aveva ricevuto il "Nansen Refugee Award", assegnato dall'Alto commissario Onu per i rifugiati a quanti si distinguono nell'assistenza umanitaria ai profughi. Pur non essendo un medico di professione (era laureata in legge) aveva anche ottenuto un riconoscimento dall'Organizzazione mondiale della sanita': la Tonelli aveva ideato un progetto sanitario innovativo, la Directly Observed Therapy, cioe' l'attenta osservazione e cura dell'ammalato di tubercolosi appartenente a gruppi nomadi o seminomadi, avvalendosi di un sistema di monitoraggio e prevenzione estremamente dettagliato e tecnicamente aggiornato che serva a debellare il morbo. "Era una donna straordinaria e arrivo' in Africa quasi per sbaglio", ha detto il missionario comboniano Alex Zanotelli all'agenzia Misna, ricordando come la Tonelli sia giunta in Somalia dopo essere stata espulsa dal Kenya per le critiche al governo di Nairobi, al quale aveva rimproverato un tentativo di genocidio contro una tribu' di nomadi.
La Tonelli non e' la prima volontaria a perdere la vita in Somalia. Nel 1995, un'altra italiana, Graziella Fumagalli, era stata uccisa a Merca, dove dirigeva l'ospedale antitubercolare della Caritas italiana.
Nel Somaliland oggi regnano solo dolore, sgomento e indignazione. Il presidente Dahir Riyalew Kahin ha condannato il delitto definendo la dottoressa "grande eroina" e promettendo la cattura di esecutori e mandanti.
Il problema che si pone ora e' la prosecuzione del suo impegno. La salma verra' traslata in Kenya e poi tornera' a Forli', dove e' stato proclamato il lutto cittadino.
Mimmo De Cillis
Sono parole tratte dal diario di Annalena Tonelli, missionaria laica di sessant'anni, uccisa domenica sera a colpi di fucile nella sua abitazione a Borama, nel Somaliland, in circostanze non ancora ben definite. Mandanti ed esecutori dell'omicidio non sono ancora chiari, mentre le ipotesi spaziano dal furto alla strage per motivi religiosi. Eppure la Tonelli era un personaggio sui generis perche', pur professandosi cristiana, non era incasellata in nessuna organizzazione, ordine religioso o associazione di volontariato. Libera da qualsiasi etichetta, le risultava facile apprezzare personaggi come Gandhi, Schweitzer, Pintor, accomunati dalla "passione per l'umanita'".
Era un'umanita' povera, diseredata, reietta quella che la Tonelli si era chinata a soccorrere. Nata a Forli' sessanta anni fa, aveva sentito il bisogno di dedicarsi ai poveri, prima nel suo quartiere di nascita, poi nella scelta di vita per l'Africa, in Kenya e in Somalia. Viveva a Borama, nel Somaliland, provincia dichiaratasi indipendente dalla Somalia, dove aveva riattivato l'ospedale e l'ambulatorio locali per la cura e prevenzione della tubercolosi. Un'oasi di speranza per molti malati, un flusso di un migliaio al giorno, nonostante i 200 posti letto. Oltre a dispensare cure mediche, aveva organizzato anche scuole di alfabetizzazione per bambini e adulti tubercolotici, corsi di istruzione sanitaria al personale paramedico, una scuola per bambini sordomuti e minorati fisici.
Nella sua fragilita' fisica - magrissima, capelli grigi raccolti sulla nuca - aveva realizzato opere coraggiose che le sono valse premi di alto valore internazionale. Nell'aprile di una anno fa aveva ricevuto il "Nansen Refugee Award", assegnato dall'Alto commissario Onu per i rifugiati a quanti si distinguono nell'assistenza umanitaria ai profughi. Pur non essendo un medico di professione (era laureata in legge) aveva anche ottenuto un riconoscimento dall'Organizzazione mondiale della sanita': la Tonelli aveva ideato un progetto sanitario innovativo, la Directly Observed Therapy, cioe' l'attenta osservazione e cura dell'ammalato di tubercolosi appartenente a gruppi nomadi o seminomadi, avvalendosi di un sistema di monitoraggio e prevenzione estremamente dettagliato e tecnicamente aggiornato che serva a debellare il morbo. "Era una donna straordinaria e arrivo' in Africa quasi per sbaglio", ha detto il missionario comboniano Alex Zanotelli all'agenzia Misna, ricordando come la Tonelli sia giunta in Somalia dopo essere stata espulsa dal Kenya per le critiche al governo di Nairobi, al quale aveva rimproverato un tentativo di genocidio contro una tribu' di nomadi.
La Tonelli non e' la prima volontaria a perdere la vita in Somalia. Nel 1995, un'altra italiana, Graziella Fumagalli, era stata uccisa a Merca, dove dirigeva l'ospedale antitubercolare della Caritas italiana.
Nel Somaliland oggi regnano solo dolore, sgomento e indignazione. Il presidente Dahir Riyalew Kahin ha condannato il delitto definendo la dottoressa "grande eroina" e promettendo la cattura di esecutori e mandanti.
Il problema che si pone ora e' la prosecuzione del suo impegno. La salma verra' traslata in Kenya e poi tornera' a Forli', dove e' stato proclamato il lutto cittadino.
Mimmo De Cillis
mercoledì, ottobre 08, 2003
Earth meets sky
5 October 03
The shadows cast by clouds on a hillside always delight me. But I’m not sure why.
It could be the surprise of ephemeral bodies made solid – clusters of mist not long for this world that trick us into viewing them as heavy and tangible as old trees and flesh. I love the glide of their darkness over high places – as near in magic to the flight of ghosts.
And each time I remember my first trip on a plane – the point when we first entered the clouds. Engulfed now, baby face squashed up against the cold plastic window, hungry scanning for harps and angels.
5 October 03
The shadows cast by clouds on a hillside always delight me. But I’m not sure why.
It could be the surprise of ephemeral bodies made solid – clusters of mist not long for this world that trick us into viewing them as heavy and tangible as old trees and flesh. I love the glide of their darkness over high places – as near in magic to the flight of ghosts.
And each time I remember my first trip on a plane – the point when we first entered the clouds. Engulfed now, baby face squashed up against the cold plastic window, hungry scanning for harps and angels.
martedì, ottobre 07, 2003
[Dal sito di Peacelink riprendo il testo del documento sottoscritto da 27 ufficiali dell'aviazione militare israeliana]
Noi, veterani e piloti attivi che abbiamo servito e continuiamo a servire e ancora serviremo lo stato d'Israele per lunghe settimane ogni anno, ci opponiamo a eseguire ordini di attacco che sono illegali e immorali come quelli che lo Stato di Israele sta conducendo nei territori.
Noi, che siamo stati cresciuti per amare lo Stato d'Israele e contribuire all'impresa sionista, rifiutiamo di prendere parte agli attacchi dell'aviazione militare sui centri della popolazione civile. Noi, che sentiamo l'esercito israeliano e l'aviazione militare come parte inalienabile di noi stessi, ci rifiutiamo di continuare a infliggere sofferenze ai civili innocenti.
Queste azioni sono illegali e immorali, e sono il diretto risultato dell'occupazione in atto che sta corrompendo tutta la societa' israeliana.
Il perpetrarsi dell'occupazione minera' fatalmente la sicurezza dello Stato di Israele e la sua forza morale.
Noi, che prestiamo servizio come piloti attivi, combattenti, dirigenti e istruttori della prossima generazione di piloti, da questo momento dichiariamo che continueremo a servire l'esercito israeliano e l'aviazione militare solo per le missioni in difesa dello stato israeliano.
Firmato: brigadiere generale Yiftah Spector, bolonnello Yigal Shohat, colonnello Ran, tenente colonnello Yoel Piterberg, tenente colonnello David Yisraeli, tenente colonnello Adam Netzer, tenente colonnello Avner Ra'anan, tenente colonnello Gideon Shaham, maggiore Haggai Tamir, maggiore Amir Massad, maggiore Gideon Dror, maggiore David Marcus, maggiore professor Motti Peri, maggiore Yotam, maggiore Zeev Reshef, maggiore Reuven, capitano Assaf, capitano Tomer, capitano Ron, capitano Yonatan, capitano Allon, capitano Amnon.
Noi, veterani e piloti attivi che abbiamo servito e continuiamo a servire e ancora serviremo lo stato d'Israele per lunghe settimane ogni anno, ci opponiamo a eseguire ordini di attacco che sono illegali e immorali come quelli che lo Stato di Israele sta conducendo nei territori.
Noi, che siamo stati cresciuti per amare lo Stato d'Israele e contribuire all'impresa sionista, rifiutiamo di prendere parte agli attacchi dell'aviazione militare sui centri della popolazione civile. Noi, che sentiamo l'esercito israeliano e l'aviazione militare come parte inalienabile di noi stessi, ci rifiutiamo di continuare a infliggere sofferenze ai civili innocenti.
Queste azioni sono illegali e immorali, e sono il diretto risultato dell'occupazione in atto che sta corrompendo tutta la societa' israeliana.
Il perpetrarsi dell'occupazione minera' fatalmente la sicurezza dello Stato di Israele e la sua forza morale.
Noi, che prestiamo servizio come piloti attivi, combattenti, dirigenti e istruttori della prossima generazione di piloti, da questo momento dichiariamo che continueremo a servire l'esercito israeliano e l'aviazione militare solo per le missioni in difesa dello stato israeliano.
Firmato: brigadiere generale Yiftah Spector, bolonnello Yigal Shohat, colonnello Ran, tenente colonnello Yoel Piterberg, tenente colonnello David Yisraeli, tenente colonnello Adam Netzer, tenente colonnello Avner Ra'anan, tenente colonnello Gideon Shaham, maggiore Haggai Tamir, maggiore Amir Massad, maggiore Gideon Dror, maggiore David Marcus, maggiore professor Motti Peri, maggiore Yotam, maggiore Zeev Reshef, maggiore Reuven, capitano Assaf, capitano Tomer, capitano Ron, capitano Yonatan, capitano Allon, capitano Amnon.
venerdì, ottobre 03, 2003
Luca Sofri ha scoperto Damien Rice.
La mia sorellina, che di musica se ne intende, me ne parlava da tempo e ha messo o tra i 5 dischi del 2002.
A parte questo, Damien Rice ogni tanto torna nei nostri discorsi perchè il suo bassista è il cugino di Neeve, la ragazza di Brendon. E poi Biagio l'ha conosciuto a Maynooth, due anni fa, in circostanze fortuite di cui non ricordo bene i dettagli (mi pare che entrambi avevano perso l'autobus) e se non sbaglio lui c'ha provato con una sua amica fr... No, prima di dire falsità è meglio se mi faccio raccontare nuovamente tutta la storia.
La mia sorellina, che di musica se ne intende, me ne parlava da tempo e ha messo o tra i 5 dischi del 2002.
A parte questo, Damien Rice ogni tanto torna nei nostri discorsi perchè il suo bassista è il cugino di Neeve, la ragazza di Brendon. E poi Biagio l'ha conosciuto a Maynooth, due anni fa, in circostanze fortuite di cui non ricordo bene i dettagli (mi pare che entrambi avevano perso l'autobus) e se non sbaglio lui c'ha provato con una sua amica fr... No, prima di dire falsità è meglio se mi faccio raccontare nuovamente tutta la storia.
Cuore. Il ragazzo lombardo? Si faceva ammazzare, naturalmente, per fare l'Italia unita. Il piccolo genovese? Un generoso extracomunitario, nella lontana Argentina. E il ragazzino veneto? Un "piccolo patriota" mendicante: simpatico, benvoluto da tutti, ma guai a toccargli l'Italia. Come facevano tre leghisti dei suoi tempi: < Uno avrebbe preferito di viaggiare in Lapponia; un altro diceva di non aver trovato in Italia che truffatori e briganti; il terzo, che gl'impiegati italiani non sanno leggere. - Un popolo ignorante, - ripete il primo. - Sudicio, - aggiunse il secondo. - La... - esclamo'
il terzo; e voleva dir ladro, ma non pote' finir la parola: una tempesta di soldi e di mezze lire si rovescio' sulle loro teste e sulle loro spalle, e saltello' sul tavolo e sull'impiantito con un fracasso d'inferno. Tutti e tre s'alzarono furiosi, guardando all'in su, e ricevettero ancora una manata di soldi in faccia. - Ripigliatevi i vostri soldi, disse con disprezzo il ragazzo, io non accetto l'elemosina da chi insulta il mio paese >.
Adesso i ragazzi veneti non fanno piu' i mendicanti. Anzi, hanno imparato a perseguitarli: a Vicenza e a Treviso l'elemosina e' vietata.
Quanto alla patria e ai patrioti... beh, lasciamo andare.
Riccardo Orioles
il terzo; e voleva dir ladro, ma non pote' finir la parola: una tempesta di soldi e di mezze lire si rovescio' sulle loro teste e sulle loro spalle, e saltello' sul tavolo e sull'impiantito con un fracasso d'inferno. Tutti e tre s'alzarono furiosi, guardando all'in su, e ricevettero ancora una manata di soldi in faccia. - Ripigliatevi i vostri soldi, disse con disprezzo il ragazzo, io non accetto l'elemosina da chi insulta il mio paese >.
Adesso i ragazzi veneti non fanno piu' i mendicanti. Anzi, hanno imparato a perseguitarli: a Vicenza e a Treviso l'elemosina e' vietata.
Quanto alla patria e ai patrioti... beh, lasciamo andare.
Riccardo Orioles
Stasera allo student bar c'era Mickey Harte. Mickey Harte, per capirci, è una specie di Nek, ma anche peggio.
Diciamo che è un tipo da festival, ed infatti ha rappresentato l'Irlanda all'Eurofestival quest'anno, solo che ha fatto finora solo due o tre canzoni conosciute per cui in gran parte del concerto ha suonato cover.
In realtà lo spettacolo della serata era il pubblico, composto praticamente per il 95% da ragazzine urlanti.
Lui non è un gran figo, anzi, è alto quanto Pupo, ma si sa quel che conta è il successo.
E anche questo giovedì l'unico modo per salvare la serata è stato buttarmi tra la folla urlante.
Che emozione!
Diciamo che è un tipo da festival, ed infatti ha rappresentato l'Irlanda all'Eurofestival quest'anno, solo che ha fatto finora solo due o tre canzoni conosciute per cui in gran parte del concerto ha suonato cover.
In realtà lo spettacolo della serata era il pubblico, composto praticamente per il 95% da ragazzine urlanti.
Lui non è un gran figo, anzi, è alto quanto Pupo, ma si sa quel che conta è il successo.
E anche questo giovedì l'unico modo per salvare la serata è stato buttarmi tra la folla urlante.
Che emozione!
giovedì, ottobre 02, 2003
THE MISSING DOLLAR!
3 MEN GO INTO A MOTEL. THE MAN BEHIND THE DESK SAID THE ROOM IS $30, SO EACH MAN PAID $10 AND WENT TO THE ROOM.
A WHILE LATER THE MAN BEHIND THE DESK REALIZED THE ROOM WAS ONLY $25, SO HE SENT THE BELLBOY TO THE 3 GUYS' ROOM WITH $5.
ON THE WAY THE BELLBOY COULDN'T FIGURE OUT HOW TO SPLIT $5 EVENLY BETWEEN 3 MEN, SO HE GAVE EACH MAN A $1 AND KEPT
THE OTHER $2 FOR HIMSELF.
THIS MEANT THAT THE 3 MEN EACH PAID $9 FOR THE ROOM, WHICH IS A TOTAL OF $27, ADD THE $2 THAT THE BELLBOY KEPT = $29.
WHERE IS THE OTHER DOLLAR?
3 MEN GO INTO A MOTEL. THE MAN BEHIND THE DESK SAID THE ROOM IS $30, SO EACH MAN PAID $10 AND WENT TO THE ROOM.
A WHILE LATER THE MAN BEHIND THE DESK REALIZED THE ROOM WAS ONLY $25, SO HE SENT THE BELLBOY TO THE 3 GUYS' ROOM WITH $5.
ON THE WAY THE BELLBOY COULDN'T FIGURE OUT HOW TO SPLIT $5 EVENLY BETWEEN 3 MEN, SO HE GAVE EACH MAN A $1 AND KEPT
THE OTHER $2 FOR HIMSELF.
THIS MEANT THAT THE 3 MEN EACH PAID $9 FOR THE ROOM, WHICH IS A TOTAL OF $27, ADD THE $2 THAT THE BELLBOY KEPT = $29.
WHERE IS THE OTHER DOLLAR?
mercoledì, ottobre 01, 2003
Da una ventina di giorni faccio una selezione quotidiana di articoli di filosofia in italiano.
Un lavoro certamente non facile.
In Italia gli accademici, specialmente in ambito umanistico, non hanno l'abitudine di curare la propria pagina personale. Sono rari poi quelli che mettono a disposizione articoli da scaricare, al massimo si può trovare qualche informazione riguardante gli orari dei corsi o di ricevimento.
Peccato.
Se ci riesco, solitamente metto uno articolo preso da una pagina personale, uno comparso su un quotidiano e uno su rivista.
Di riviste ce ne sono abbastanza e quindi c'è più scelta ma pezzi filosofici scarseggiano sui quotidiani italiani.
Diciamo che ne trovo 5 a settimana, anche perchè non tutti i quotidiani sono gratuiti.
La media dei visitatori è bassina, 4 o 5 al giorno, il sito andrebbe pubblicizzato maggiormente.
Chi mi aiuta?
Bellachioma e Giorgia l'hanno già fatto.
Un lavoro certamente non facile.
In Italia gli accademici, specialmente in ambito umanistico, non hanno l'abitudine di curare la propria pagina personale. Sono rari poi quelli che mettono a disposizione articoli da scaricare, al massimo si può trovare qualche informazione riguardante gli orari dei corsi o di ricevimento.
Peccato.
Se ci riesco, solitamente metto uno articolo preso da una pagina personale, uno comparso su un quotidiano e uno su rivista.
Di riviste ce ne sono abbastanza e quindi c'è più scelta ma pezzi filosofici scarseggiano sui quotidiani italiani.
Diciamo che ne trovo 5 a settimana, anche perchè non tutti i quotidiani sono gratuiti.
La media dei visitatori è bassina, 4 o 5 al giorno, il sito andrebbe pubblicizzato maggiormente.
Chi mi aiuta?
Bellachioma e Giorgia l'hanno già fatto.
A catholic point of view è un blog che ricorda il santo del giorno con un'immagine artistica: un quadro o una foto.
Anche se è un po' pesante da scaricare, date le dimensioni delle immagini, contiene delle opere d'arte incantevoli.
Intanto oggi si festeggia Santa Teresa. Tre grandi sante, tutte carmelitane e dottori della Chiesa, portano questo che è il mio nome preferito: S. Teresa di Lisieux, S. Teresa d'Avila e S. Teresa Benedetta della Croce (al secolo Edit Stein, filosofa).
Anche se è un po' pesante da scaricare, date le dimensioni delle immagini, contiene delle opere d'arte incantevoli.
Intanto oggi si festeggia Santa Teresa. Tre grandi sante, tutte carmelitane e dottori della Chiesa, portano questo che è il mio nome preferito: S. Teresa di Lisieux, S. Teresa d'Avila e S. Teresa Benedetta della Croce (al secolo Edit Stein, filosofa).
Viva l'Italia, Italy liberated
The Italy of the waltz, the Italy of coffee
Italy plundered and wounded to the heart
Viva l'Italia, Italy that doesn't die.
Viva l'Italia, betrayed,
Italy murdered by newspapers and cement,
Italy with her eyes shut in the dark night
Viva l'Italia, Italy unafraid.
Viva l'Italia, Italy in the midst of the sea,
Italy forgotten and Italy worth forgetting,
Italy half garden and half jail,
Viva l'Italia, all of Italy.
Viva l'Italia, the Italy that goes to work,
The Italy that despairs and the Italy that falls in love,
Italy half duty and half luck,
Viva l'Italia, Italy on the moon,
Viva l'Italia, Italy of the 12th of December,
Italy draped in flags, Italy naked as always,
Italy with her eyes open in the sad night,
Viva l'Italia, Italy that resists.
The Italy of the waltz, the Italy of coffee
Italy plundered and wounded to the heart
Viva l'Italia, Italy that doesn't die.
Viva l'Italia, betrayed,
Italy murdered by newspapers and cement,
Italy with her eyes shut in the dark night
Viva l'Italia, Italy unafraid.
Viva l'Italia, Italy in the midst of the sea,
Italy forgotten and Italy worth forgetting,
Italy half garden and half jail,
Viva l'Italia, all of Italy.
Viva l'Italia, the Italy that goes to work,
The Italy that despairs and the Italy that falls in love,
Italy half duty and half luck,
Viva l'Italia, Italy on the moon,
Viva l'Italia, Italy of the 12th of December,
Italy draped in flags, Italy naked as always,
Italy with her eyes open in the sad night,
Viva l'Italia, Italy that resists.
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