FONDAZIONE SAN CARLO: UN TERREMOTO NELL’ISTITUTO.
Il filosofo ha comunicato al Cda il suo abbandono e quello dell’intero Comitato scientifico
Filosofia, Bodei si dimette e lancia accuse
Stefano Luppi
«Il festival aveva successo ma avete costretto la Borsari a lasciare: un grave errore» Il “giocattolino” - che poi è uno dei più importanti festival a livello europeo - sembra irrimediabilmente rotto. Alla decisione di lasciare il Festival della filosofia, presa della direttrice Michelina Borsari, sono seguite ieri le dimissioni di tutto il comitato scientifico della Fondazione San Carlo. Lasciano dunque i membri italiani ed europei - Remo Bodei dell’University of California di Los Angeles, Giovanni Filoramo dell’Università di Torino, Tullio Gregory dell’Accademia dei Lincei di Roma, il professore spagnolo Francisco Jarauta, Maurice Olender del parigino Ecole des Etudes en sciences sociales e Wolfgang Schluchter dell’Università Heidelberg - che fungevano da vero e proprio “braccio” intellettuale a fianco di Michelina Borsari.
Tutti si dicono particolarmente stupiti della piega che hanno preso le vicende e assolutamente preoccupati per la continuità di alcuni importanti progetti legati agli studenti della Scuola di alti studi della Fondazione San Carlo e al Festival Filosofia. Insomma, l’aria che si respira è quella di “fine impero”, e a detta di questi intellettuali - tra i maggiori a livello europeo - non sarà possibile d’ora in avanti continuare con la qualità che soprattutto il festival di Modena, Carpi e Sassuolo ha dimostrato a partire dalla nascita nel 2001.
Ora che accadrà? Alla San Carlo hanno nominato al posto della Borsari il 43enne Carlo Altini, che viene considerato capace e titolato, ma “giovane” per questo tipo di incarico complesso e basato anche molto sui rapporti personali tra i docenti delle università dei 4 angoli del mondo. «La lettera che pubblicate - ricorda il professor Remo Bodei, ex presidente del comitato ed entusiasta del lavoro dell’ex direttrice - è quella spedita al presidente della Fondazione Roberto Franchini con il quale avevo tentato una mediazione per salvare almeno la fase di transizione sulla base di un compromesso, che non è stato accolto. Abbiamo pensato allora che, poiché Festival e Scuola andavano a gonfie vele, squadra che vince non si cambia. Se se ne va la Borsari, ce ne andiamo tutti».
Da queste considerazioni sono seguite le dimissioni di tutti i membri perché, a detta di Bodei, il presidente Franchini - in carica fino al 2012 - ha preferito orientarsi altrove. «Io non sono un uomo per tutte le stagioni - rincara la dose il professore italiano, al telefono da Los Angeles - Stavo molto bene con Michelina Borsari e gli altri colleghi e amici del Comitato scientifico e non sarei stato altrettanto a mio agio con altri. Penso comunque sia stato, visto gli innegabili risultati raggiunti in questi anni, un grave errore della Fondazione San Carlo non permettere all’ex direttrice di lavorare al meglio. Lo dico con rammarico, essendo anche cittadino onorario della vostra città».
Il professore è davvero contrariato e dispiaciuto: «E’ con molta tristezza e rammarico - continua - che dunque mi vedo costretto ad abbandonare il consiglio della Fondazione, al quale aggiungo il mio personale abbandono anche dalla supervisione scientifica del Festival di settembre. Penso che nessuno sia indispensabile, per carità, ma ero abituato a lavorare fruttuosamente e ora che questa comunità intellettuale si è dissolta, non vedo motivi per continuare».
Questo, vista l’autorevolezza di chi parla, sarà un ulteriore problema per l’istituto di via San Carlo: la “barca” sembra di colpo una piccola zattera in mezzo alle onde dell’oceano, chi infatti avrà il “coraggio” di prendere il posto di Bodei? La macchina culturale, al momento, sembra piuttosto malandata e in più si aggiungono i problemi economici - che riguardano tutta la cultura - e la poca esperienza direttiva del neo responsabile. Resta solo una domanda, ma perché il consiglio di amministrazione ha deciso con queste modalità?
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