Modena, fondi ridotti, girandola di direttori
Ora manca il Comitato scientifico
Un taglio al Festival Filosofia
Anna Tonelli
MODENA - E´ stato uno dei primi ad inventarsi la formula festival, a trasformare la filosofia in evento e a candidare la triade padana (Modena-Sassuolo-Carpi) nel pensatoio più prestigioso post-estivo. Eppure FestivalFilosofia è in crisi. «Non in pericolo», assicurano gli organizzatori. Il terremoto è stato provocato dalle dimissioni della direttrice Michelina Borsari e, di conseguenza, dell´intero Comitato Scientifico. Motivo? «Non ci sono le condizioni finanziarie né di fiducia per proseguire», sostengono i dimissionari. Ragioni respinte dai committenti, i soci della Fondazione Collegio San Carlo, che ribattono: «in tempi di crisi economica le richieste della direttrice erano troppo esose».
Sembra incredibile che la filosofia vada a pezzi per ragioni di «vil denaro». E´ evidente che dietro la querelle finanziaria ci sia anche il naufragio del feeling fra direzione e cda della Fondazione. Non è un bel momento per gli eventi culturali, pur di successo come quello di Modena. C´è la concorrenza spietata fra festival e diminuiscono i soldi pubblici per finanziarli. La richiesta di aumentare il budget invece di contrarre i costi ha aperto la spaccatura giudicata «non ricomponibile». Ed è già stato trovato e nominato il sostituto alla Borsari: Carlo Altini, uno dei primi dottorandi della Scuola di Alti Studi in Scienze della cultura, già collaboratore delle passate edizioni. La preoccupazione principale è salvare il festival. «L´edizione 2009 sul tema della `comunità´ non è a rischio», ribadisce il neo-direttore, consapevole di dover guidare una barca in tempesta.
Anche se arrivano le prime defezioni di nomi illustri come Umberto Galimberti, presenza fissa, si conta di mantenere inalterata la struttura, pur dovendo fare i conti con un taglio del 10% sui 750mila euro preventivati. Si nutre qualche speranza di ricucire lo strappo con alcuni studiosi del comitato scientifico, a partire da Remo Bodei, uno degli animatori, che per ora ha declinato ogni invito o con Tullio Gregory, il letterato gourmet che ogni anno prepara i menù filosofici. A contribuire alla sopravvivenza del festival interverrà la Regione che ha affrontato il caso in Consiglio. «Non è il de profundis - dichiara l´assessore alla cultura Alberto Ronchi - , dobbiamo difendere quelle manifestazioni che sono nate e si sono sviluppate nel nostro territorio». (30 gennaio 2009)
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