sabato, aprile 23, 2005

--- Luca ***** wrote:
> Secondo me viviamo in uno strano mondo, da una
> parte, c'è un mondo in cui si hanno molti figli e
> non si sa come sfamarli, da un'altra parte un mondo
> in cui la voglia di maternità è talmente grande che
> si spendono cifre enormi per riuscire ad avere un
> figlio. Se dovessi esprimere un giudizio morale,
> direi ke è tutto un po' assurdo, però, può lo stato
> intervenire sulle libertà dei cittadini? Per me no,
> perchè lo stato deve intervenire sulle libertà del
> cittadino solo qualora le azioni dello stesso ne
> danneggino un altro. E avere un figlio con la
> fecondazione assistita non danneggia nessuno. A
> tutto ciò premetto la mia avversione morale a questa
> pratica, che mostra in modo esasperato le disparità
> della nostra civiltà. Ma il giudizio morale non può
> interferire con la libertà degli altri (è sacra).
> Con questo rispetto la sua idea, anche se non ho
> colto in pieno le motivazioni che la portano a non
> volere questa legge sulla FIV. Mi piacerebbe avere
> una sua risposta.
> Ciao Luca


Caro Luca, grazie per l'interesse mostrato nei confronti delle mie opinioni.
Io non ho mai scritto di non volere questa legge, perché non lo penso.
Ho scritto, senza praltro argomentare molto, che sono contrario alle tecniche di fecondazione artificiale. Giustamente lei mi ricorda che ad una condanna morale non corrisponde automaticamente un divieto imposto per legge. Non tutto ciò che è moralmente illecito dev'essere vietato per legge ed uno dei criteri perché un'azione sia illegale è che rechi danno ad un altro soggetto. Vero, vero, anche se non è l'unico criterio. (Il matrimonio poligamico ad esempio non reca danni eppure è vietato nel nostro ordinamento).

La ragione per cui sono contrario alla FA è che comporta un alto numero di perdite di vite umane, gravi sofferenze per la donna, e snatura l'atto coniugale. La questione poi si complica ulteriormente se prendiamo in cosiderazione questioni come seme donato, uteri in affitto, congelamenti, selezione eugenetica, ecc.
La legge ha il merito di aver regolamentato la situazione esistente ed aver maggiormente tutelato il nascituro.

In realtà la legge permette una pratica che comporta una percentuale di morti o malati gravi molto più alta di quanto avviene con la fecondazione naturale. Reca quindi danno ai soggetti coinvolti? Sì e questo potrebbe essere un buon motivo per bandirla completamente. Il problema è il legislatore deve tener conto non solo dei principi (e delle conoscenze scientifiche) ma anche della misura in cui questi sono accettati socialmente. E poichè questo consenso non c'è, si deve trovare un equilibrio che salvaguardi da un lato i principi e dall'altro le diverse opinioni. La legge 40 è il risultato di questo equilibrio e pertanto la difendo. Nello stesso tempo mi impegno a farne conoscere anche i limiti, nella speranza che si diffonda una sensibilità diversa per quanto riguarda i temi legati alla vita.

Cordialmente
Angelo

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