lunedì, giugno 27, 2005
Bene, sabato alla fine non solo abbiamo mangiato salsicce, non solo abbiamo ascoltato il concerto degli U2 ma ce lo siamo anche visto, gratis naturalmente.
Già, perché Croke Park ha una strana conformazione per cui all'estremità del campo di gioco ci sono due grandi aperture laterali. Bastava piazzarsi da un lato dello stadio e si poteva vedere la parte anteriore del palco. L'amplificazione copriva gli schermi giganti e la parte più interna del palco ma per fortuna Bono, The Edge e Larry Mullen si sono mossi parecchio e per almeno due terzi del concerto erano chiaramente visibili. Io poi avevo anche un piccolo binocolo che è stato utilissimo. Vero Antonella?
L'acustica era ottima e, considerato il prezzo, non ci possiamo lamentare dello spettacolo. L'intera serata, compresi i trasporti, m'è costata 5 euro e 50 centesimi.
Quasi quasi ci torno anche stasera.
C'è da dire che Antonella non abita vicino Croke Park, abita a 4, anzi 3 metri dai cancelli dello stadio. Come ha raccontato qui, da alcuni punti della casa si vede il terreno di gioco.
Croke Park, per chi non conosce Dublino, è lo stadio della GAA, la Gaelic Athletic Association, dove insomma si giocano le partite di calcio gaelico e di hurling. E' il tempio dello sport irlandese, assolutamente vietato a rugby e calcio. Anche i concerti sono un evento piuttosto raro.
In giro si respirava una bella atmosfera, rilassata. Ogni tanto mi fermavano per qualche inutile controllo:
'Mi faccia vedere il biglietto'
'Veramente vado ad una festa da un'amica'.
'Ha alcolici con sè?' (In Irlanda si possono consumare alcolici solo nei pub e in casa, mai all'aperto)
'Certo, vado ad una festa!'
'Allora vada, vada'.
La festa. Tre quarti dei presenti erano immigrati italiani, giovani sulla trentina, che lavorano nel campo delle nuove tecnologie (IBM, Yahoo, Ebay).
20 anni fa l'Irlanda era una delle nazioni più povere d'Europa, oggi è terra di immigrazione per gli italiani.
In attesa degli U2 s'è provato a cantare un po' di De Andrè. Bei tempi andati. Anche questa, dall'estero, è una foto dell'Italia di oggi.
Lo show. Hanno suonato quasi tutto il nuovo album, Vertigo sia all'inizio che alla fine e poi i classici, comprese tre canzoni dei primi anni dublinesi: Out of Control, Electric Co. e Party Girl. Questa l'hanno fatta insieme a Matt, un fan canadese.
Bono ha parlato molto, ha ricordato Aung San Suu Kyi, il Live 8. Ha chiesto a Bertie Ahern, il primo ministro irlandese lì presente, di impegnarsi per combattere la povertà in Africa.
Maggiori dettagli e foto li trovate su su U2log e U2tours.
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3 commenti:
Ma non e' che c'era il mio ebay-an dubliner brother?
non mi ha detto nulla....
No, il tuo fratello EBay non era alla festa. Non escludo fosse al concerto, infiltrato con qualche giovinetta locale.
Benvenuto su blogspot!
oh pure il fratelluzzo di robbolo scrive?
Gh...Insomma ti sei divertito :-) SOn contenta!
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