“La discesa in campo dell’onorevole Fini, presidente di An, se da un lato ci rammarica per aver deciso di non tutelare almeno i diritti del concepito, dall’altro rende a noi tutti un servizio inaspettato”. Così Edoardo Patriarca, consigliere esecutivo del Comitato “Scienza & vita” commenta la presa di posizione dell’esponente del centro-destra, che ha annunciato di votare tre “sì” alla prossima consultazione referendaria del 12 giugno sulla fecondazione assistita.
Per Patriarca, comunque, la decisione di Fini “sgombera il campo dalle interpretazioni malevole di quanti in questi mesi hanno descritto la legge 40 come una legge di destra, oscurantista e medievale”. Inoltre, prosegue Patriarca, che è portavoce del Forum del terzo settore, “sgombera il campo da tutti coloro che ci hanno intrattenuto, con toni talvolta offensivi e stucchevoli, sulla legittimità della Chiesa di offrire un orientamento in primis ai cattolici e una traccia di riflessione a tutti i cittadini del Paese. Un pronunciamento ritenuto da taluni persino illegittimo, non trasparente e condizionante la libertà di coscienza. Ha avuto ragione il Comitato “Scienza & vita” quando ha ribadito in questi mesi di intenso lavoro, che la vicenda referendaria non è questione di schieramento politico, non è questione di divisioni tra laici e cattolici. È questione invece che riguarda la dignità e i diritti della persona sin dal suo concepimento, è questione che riguarda il profilo personalista della nostra Costituzione, è questione che riguarda il sostegno ad una ricerca scientifica orientata al bene e sempre al servizio dell’uomo”.
“Abbiamo alcune settimane di lavoro, si apre finalmente il confronto nel merito delle questioni che trattano i quesiti. E sarà anche il tempo per tutti, come noi abbiamo fatto sin dal primo momento – auspica infine l’esponente di “Scienza & vita” – di motivare le proprie scelte (il non andare a votare innanzitutto), accompagnandole con il necessario approfondimento sui contenuti e sulle implicazioni che esse comportano. Un confronto da noi sempre ricercato, un confronto serio tra coloro, credenti o non credenti che siano, cittadini italiani pensosi e ancora appassionati del futuro dell’uomo”.
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