« Ama il tuo nemico». Lo so, pesa amare chi ci odia, fare del bene a chi ci fa male, ma ricoria Gesù sulla Croce: « Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno! ».
Pensa: dopo averlo inchiodato sul legno, lo schernivano. Ed egli pregava il Padre di perdonarli!
Questo non vuol dire — come pretenderebbero i più — insegnare la vigliaccheria, ma il vero eroismo, e sopra tutto, ’ Amore: chè se lo applicasse ognuno per il proprio nemico, quanti malanni sarebbero risparmiati genere! L'eroismo, infatti, non è soltanto quello di andare all’assalto, ma di combattere e superare noi stessi.
« Ama il tuo nemico ». Che ti costa amare chi ti ama? E’ cosa naturale; ma non lo è ama re chi non t'ama perchè significa vincere il tuo istinto, la tua natura. L’odio è di Satana, l’Amore è di Cristo; anzi, è Cristo stesso.
« Andate dunque, al sole radioso d'Italia, di questa vostra Patria di cui conoscete le native splendenti bellezze e della quale volete essere campioni degni ed intrepidi. Andate, o prodi corridori della corsa terrena e della corsa eterna ». Non vi sembra di ascoltare voce del Cristo? E del suo Vica- rio, che siede oggi sulla cattedra di Pietro.
Non è l'immoralità conseguenza della guerra, ma è la guerra conse guenza dell'immoralità.
Quando diciamo: «Nulla potrà accadermi perchè Iddio è in me» non dobbiamo escludere il danno transitorio di questo mondo. Sareb-be troppo comodo: vorrebbe dire che vogliamo raggiungere il Regno del Padre senza portare la Croce del Figlio. Dobbiamo invece pensare che qualunque cosa ci accada, Dio non ci abbandonerà.
Fratello, gli uomini non possono darti che delusioni: Dio non ti darà che luminose speranze, gaudiose certezze.
4 agosto 1946
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