mercoledì, marzo 12, 2025

 Anche dì questo titolo, fratello, debbo fare ammenda. È ambizioso. T’è forse sembrato che il volo non sempre è alto? Avverti talvolta la «starnazzata»? E così, ma è umano. Vorrei avere le ali dell’aquila o della rondine, e invece mi scopro animale da cortile. Ma tu comprendi che non è possibile sollevarci troppo da terra senza rischiare di perderne i contorni. E, compatendomi, compatisci te stesso.

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Se a chi ti sollecita di intervenire a un certo avvenimento di portata storica, tu rispondi che non hai tempo perché devi pregare; se ad un appuntamento con i tuoi simili tu preferisci l’appuntamento con Gesù, passi perlomeno per maniaco. Esultare! Il mondo non ha ancora capito che quando s’è battuto a tutte le porte e percorso invano ogni via, la porta di Dio, la strada di Dio sono le sole che rimangono aperte. È beato chi sa trovarle.

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C’è un solo modo di perdere tempo: allontanarsi da Dio col peccato. Considerato sotto questo aspetto il tempo è assai più che danaro, ma danaro che non ha niente a che fare con la moneta sonante o sordida mesa in circolazione dagli uomini di cattiva volontà.

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 Io non so, Signore, se nel considerare la tua Mensa, sia più forte in me il desiderio o la pigrizia di tanto volo.

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A momenti mi pento di aver troppo amato la patria terrena: tempo perduto. Un solo Amore è tempo guadagnato: quello per la Patria celeste.

 

28 luglio 1946

 

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