giovedì, marzo 06, 2025

Impenitente Don Stefano dal cuore d'oro! Non comprendi che i naufraghi bisogna curarli come convalescenti d’una grave malattia. Se m'hai accolto come un naufrago, parlami del Regno dei Cieli, il solo del quale ci sentiamo cittadini senza riserve. Nella tua cantoria si respira aria di Paradiso. Lasciami accanto all’organo che mi trasporta lassù. — Non lo coccolate mica troppo Gesù: lo abituate male! E poi non ho mica tempo io! Caro don Stefano, forse non t’accorgevi di parlare col cuore confidente dei Santi.

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Ricominciare: è la tua legge Quante volte abbiamo dovuto ricominciare per rifarci la vita. Così sarà anche questa volta: fino a quando non ricominceremo più. Ma allora sarà la volta buona perché avremo dato la scalata al Cielo. Dio di misericordia, perdonaci il sogno ambizioso cui deve tendere ogni anima che T’appartiene!

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Della verità. E’ risaputo: ognuno ha la sua che pretende imporre agli altri. Ma c’é una sola verità sulla terra, e si possiede solo quando si operi in funzione della Verità eterna: Dio.

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In fondo, chi è più furbo? Chi si dedica a Satana o chi si dedica a Dio? Questione di gusti. Chi s'illude di godere al massimo un secolo e chi vuol godere in eterno.

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L’accusa di ignoranza con la quale i moderni coltissimi gratificano le folle dei credenti non c’impressiona. Non siamo ignoranti abbastanza da ignorare che lassù non ci sarà domandato cosa sappiamo, ma ciò che abbiamo fatto. E allora? Vale la pena di erudirsi troppo? Sì, ma attingendo a quell’oceano senza sponde che è la dottrina di Cristo.

 

9 giugno 1946 

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