sabato, aprile 19, 2025

Arsura

SUPREMA RICERCA

Sento a volte una grande pietà dei giovani, anche se parlano di Dio, anche se si macerano nella ricerca spasmodica di Dio. «Sapeste quante svolte, quante rampe, quali cadute, quali voragini prima di trovarlo!».

E ad ogni svolta, rampa, abisso, quando sembra di averlo intravisto, eccoti di là del gomito, ai piedi della salita, in fondo al baratro, a ricominciare. Gli è che se non hai stoffa di santo, Iddio lo troverai solo sull’altro versante, quando la vita avrà bruciato molte, se non tutte le scorie, e avrai toccato con mano che tutto è illusione: tutto, fuorché Lui, suprema certezza.

COLPI D’ALA

«La letteratura su Dio è più nei silenzi pieni di idee e di voli che nelle parole», ho letto in una nutrita rivista di lettere. E m’è sembrato suonasse rimprovero a questi colpi d’ala, fatti più di terra che di cielo.

Ma Iddio sa che l’anelito alle grandi falcate c’è: mancano soltanto le ali. E se Lui vuol darmele, mi perdona, certo, l’ardire.

LA GRANDE CALAMITÀ

L’infelicità degli uomini risiede in ciò: si crucciano d’ogni calamità, ma non vogliono convincersi che la calamità più grande è quella di perdere l’anima: e perciò non operano in conseguenza.

SAPORE DELL’ARTE

Nego che si possa apprezzare compiutamente l’arte in genere e la poesia in ispecie nell’età giovanile. L’arte è frutto di esperienza maturata col dolore. Rileggere nella tarda età è gustare, godere, soffrire della gioia e del martirio dell’artista creatore.

L’AFFARE PIÙ IMPORTANTE

Si pensa, se non si dice, che per rivolgersi a Dio, per recitare cioè le preghiere del cristiano, c’è sempre tempo.
I colloqui con Dio vengono sempre dopo i colloqui con gli uomini e, comunque, dopo aver sbrigato gli affari della giornata, se avanza tempo.
Eppure è il solo affare della giornata, davvero importante, il solo colloquio fruttifero.

NOSTRA IGIENE

Bisogna prenderti spesso. Ostia divina. Chi, dopo averti gustato, oserà insozzare le labbra anche con una parola scorretta?
Gesù è la vera, ineguagliabile profilassi dell’anima e del corpo.
Provate.

BENIGNO

 

29 giugno 1947


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