martedì, maggio 31, 2005

Femministe, libertarie e di sinistra si astengono

Sul blog di Gino ho trovato questo:

Care amiche, cari amici,
siamo femministe, libertarie e di sinistra e al referendum del 12 giugno sulla legge 40 non andremo a votare.
Non ci riconosciamo nello schieramento del Si né in quello del No e neppure nell'appello dei vescovi per l'astensione.
Vi spieghiamo le nostre ragioni, se avete voglia di leggerle, e vi passiamo alcuni links.

Con affetto,
Alessandra Di Pietro e Paola Tavella

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Angelo, gentilissimo. I libri consigliati da chi non conosco si sono sempre rivelati come le letture più piacevoli. dunque, seguirò il consiglio.
Però ai referendum io donna MASCHILISTA ILLUMINATA ci vado eccome (e voto sì, ovviamente).
Francesca
(francilastrega)

Anonimo ha detto...

Io non andrò a votare. Ma questo documento non l'avrei pubblicato. Mi sembra assai allucinato...

Angelo ha detto...

Neppure io condivido tutto quel che c'è scritto, anzi ... ma mi pare una posizione diversa da tenere in considerazione.

Anonimo ha detto...

Io sono una donna italiana che dovra' ricorrere alla fecondazione assistita per problemi di infertitilita di mio marito e trovo immorale dovermi adeguare ad un principio che non mi appartiene e che impone una religione in cui non credo. Le conseguenze di tutte queste questioni di principio ricadono in modo troppo sempice su chi come me ha un problema. E di solito decide chi nemmeno sa che cosa sia questo problema,a quali conseguenze porti nella vita di una coppia. Mi chiedo se nel vostro movimento per il no o, peggio, per l'astemsione, ci sia anche qualche coppia che ha quel problema e che comunque sostiene il no o l'astensione. Sarei curiosa di ascoltare da loro i motivi. Non da chi ha tre figli e li ha concepiti in modo naturale. Vi assicuro che se non si passa attraverso questa esperienza davvero non si puo' capire che cosa si provi a non poter fare qualcosa che per tanti di noi rappresenta una tappa fondamentale della propria esistenza. E allora perche' nessun ci tutela?
Perche'?

Angelo ha detto...

Gentile Signora, la legge è nata proprio per tutelare tutti i soggetti coinvolti, compresa lei. Era meglio quando non c'erano regole?
Inoltre non le impone nessuna religione. (Quale?)

Prima di intraprendere la strada della PMA la invito a leggere queste interviste a medici e scienziati, che le spiegano tutti i rischi connessi e i costi in termini di salute:

http://www.impegnoreferendum.it/Articoli/Scienza/