giovedì, maggio 26, 2005

Per chi ha la memoria corta.

Noi diamo una indicazione di astensione attiva, consapevole, forte. Non è un modo ipocrita di nascondere differenze di posizione interne, non è alchimia politica di bassa lega, non è un modo per non scegliere, per neutralità o equidistanza, o per confondere le idee. E’ un preciso modo di scegliere e di indicare una posizione.
E’ proprio per questo che nei referendum abrogativi di leggi vigenti è richiesto il superamento del quorum. Per evitare che si decida sulla base della prevalenza di indicazioni di voto di una minoranza della popolazione. Per consentire di esprimere una precisa scelta, una volta non condiviso il referendum.
Del resto se è sbagliato votare NO ed è sbagliato votare SI, è possibile solo un’altra modalità: quella di non votare. L’astensione attiva è una espressione di voto, che evita il pronunciamento qualora si consideri inadeguato o sbagliato sia il voto positivo che quello negativo.


Così scrivevano i DS in occasione del referendum del 2003.
Qui trovate tutto il testo.

Se poi volete vedere la pagina web dell'11 giugno 2003 del sito ufficiale del partito, eccola qui.

C'era pure un bel filmatino micromedia:







16 commenti:

Anonimo ha detto...

"Se lo fanno i DS possiamo farlo anche noi." Gesù non ragionava così.

Anonimo ha detto...

andrebbe detto che dichiaravano di non votare perché non condivideavano nè l'ipotesi derivante dal Sì, nè quella del no...è diverso se permettete.

Se non condivido nè l'ipotesi di tenere la legge, nè quella di cambiarla allora va bene astenersi, se sono per il no, devo votare no... anche a tutela della segretezza del voto che è un diritto fondamentale della democrazia

Angelo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Angelo ha detto...

Filter, neppure io ragiono così. Dove l'hai preso quel virgolettato?


Anonimo delle 5.02, lascia al singolo cittadino decidere come meglio crede.
Io mi astengo e lo faccio senza segreti.

Anonimo ha detto...

Non so, mi era sembrato che lo spirito fosse quello. Ma se mi sbaglio, meglio così.

Filter

Anonimo ha detto...

Anch'io vorrei sapere da te perché è sbagliato votare no, questa volta: chi si astiene vuol cambiare la legge?
Ciao, Az. par.

Anonimo ha detto...

"chi si astiene vuol cambiare la legge?"
Perche' no? Ovviamente non nel senso proposto dai referendari e salvaguardando i principi in essa contenuti, a partire dalla tutela di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito.

Davide

Angelo ha detto...

A me la legge 40 sta bene e mi asterrò per un motivo molto semplice: se i SI
sono più del 50% andranno a votare e vinceranno, quindi il mio NO non
servirà a fermarli.
Se invece sono meno del 50%, non vedo perché dovrei partecipare al voto,
visto che andando a votare NO alzo il quorum correndo il rischio di far
vincere una minoranza di SI.

Non escludo che chi si astiene voglia migliorare la legge, ma in Parlamento non tramite un quiz.

Anonimo ha detto...

concordo con te, Angelo: anch'io mi asterrò (senza esser per nulla scandalizzata da chi voterà: ciò che mi scandalizza è chi sentirò dire "non mi informo, tanto mi astengo" - ecco, di questi ho paura...)
ma la questione che ti sottopongo è un'altra.
Domenica 12 giugno, ore 22, dati dell'affluenza alle urne:
il quorum è superato oppure si è al 40% di votanti. Che si fa?
migliaia di sms per dire "caro amico, vai a votare no, altrimenti vince il sì"?
è un passaggio delicato, non ne ho sentito discutere nessuno. si rischia il caos nella testa dei poco informati dei meccanismi referendari. Insomma, c'è chi si sentirà preso in giro da tutto ciò. Che ne pensi, Angelo?

Angelo ha detto...

Etty carissima, intanto tranquillizzati perché il quorum non ci sarà. Non lo dico per fare propaganda ma perchè tutti i segnali lo confermano, basta saper leggerli.

La conferma definitiva l'avrai il giorno in cui Berlusconi, sondaggi sicuri alla mano, per incassare la vittoria finalmente dice che non andrà a votare.

La mia previsione è che si arriverà al 40% o poco più, difficilmente si tocca il 45%.

Naturalmente l'ipotesi che tu prospetti è stata discussa e ci sono diverse vedute. C'è chi dice che per coerenza bisognerebbe astenersi in ogni caso. Io personalmente andrei a votare NO.

Sull'eterologa, dove ora i SI hanno uno striminzito vantaggio, la battaglia non è decisa. Se votassero gli astenuti militanti non passerebbe.
Sugli altri, invece, superato il quorum, non c'è speranza.

Anonimo ha detto...

ok, ma se si raggiunge già il 40-42% la domenica sera, come puoi prevedere quanti voteranno il lunedì mattina?
etty

Angelo ha detto...

Etty, i referendari spingeranno a votare la mattina, prima possibile, in modo da mostrare che c'è un bel trend, insomma che tutti ci vanno.
Non bisogna lasciarsi impressionare.
L'unico dato significativo è quello delle 22. Se a quel punto il quorum è superato o mancano al massimo 3 o 4 punti, allora ci si può allertare.
Ma, credimi, è un'ipotesi estremamente improbabile.

Ti scrivo una mail in privato e ti do un po' di numeri.

AB

Anonimo ha detto...

Ottimo, ho rilanciato da me :-)

Anonimo ha detto...

PS: ero io, harry. :-)

Anonimo ha detto...

Io non vado a votare. Ho spiegato i motivi della mia astensione sul mio blog. Che vengano a dirmelo, i signori referendari, che mi astengo perché sono un bigotto col rosario in mano o perché mi lascio turlupinare dalla propaganda clericale. Che vengano. Il guaio è che a questi signori fa più comodo gettare discredito sull'icona di "cristiano" che si sono costruita a bella posta che non confrontarsi coi cristiani in carne e ossa. Questo dimostra la loro debolezza.
Angelo, mi auguro che le tue certezze profetiche sul mancato raggiungimento del quorum siano in qualche modo fondate anche su dati matematici. In fondo, Dio è anche l'equazione perfetta. :)

Bernardo

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.