“Io credo che lei sia un fanatico. Un rigido seguace di antiche visioni intolleranti e superate. Lei rifiuta il progresso, rifiuta una civiltà costruita sul rispetto reciproco tra le varie credenze. Lei- e dicendo queste parole si oscurò in volto- è uno che crede di avere in tasca la verità. È un intollerante, e un superstizioso. Scommetto- e qui guardò il funzionario con uno sguardo sarcastico- che a casa sua ha fatto il presepe."
Il mio amico Paolo Gulisano ha scritto un bel racconto di Natale, che trovate quì.
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