mercoledì, febbraio 04, 2004

I sogni a volte si avverano.

Lunedi c'era la prima delle due date di Damien Rice a Dublino ed io purtroppo ero senza biglietto.
Ero sicuro di trovarlo da qualche bagarino ma mi ero promesso di non spendere piu' di 35-40 euro, visti i tempi di magra. :(
Cosa non facile visto che le quotazioni nei giorni scorsi erano arrivate a 60 euro.
Passate le 8, ho finito la mia visita settimanale allo shelter della SVP e mi sono avviato verso Vicar St., che e' proprio li' vicino.
Il primo tout che incrocio mi chiede 50 euro. Troppo, troppo. Proseguo, ne trovo un altro che vuole 40 ma non accetto, meglio verificare altre possibilita'.
Mi metto in coda al box del locale, non si sa mai che li rimettono in vendita. Mi si avvicina un uomo e me ne offre uno per 25. 25! Non ci credo, e' meno della prevendita!! Un regalo. Accetto, scettico, ma lui mi promette di accompagnarmi fino all'ingresso.
E cosi' sono entrato.

Il concerto, di cui narrero' gli aspetti musicali in un altro post, era gia' iniziato. Suonavano i due fratelli di supporto.
Mi piazzo in una buona posizione, a piano terra, seduto, laterale ma avanti. Ero troppo emozionato per ascoltare i due.
(L'emozione era cresciuta poi a causa della generosa scollatura della ragazza che mi si e' seduta accanto).
Irrequieto mi faccio un giro del locale, per vedere se c'e' qualcuno che conosco. Qualche faccia nota ma nessun amico.
Cerco i bagni, sul retro del palco e chi incontro? Lisa Hannigan, seduta a chiacchierare a fianco del banchetto del merchandising. Volevo conoscerla ma mi son vergognato troppo.

Continuo il mio girovagare, incontro Aoife, Rosin, Neev, mentre intanto la compagnia di danza comincia il suo spettacolo.
Io mi faccio un altro giro dietro le quinte, ecco che arriva Tomo, il batterista, con la moglie in dolce attesa.
Scambio due parole, lo ringrazio per il concerto di beneficenza della scorsa settimana, mi firma un singolo quando di nuovo si avvicina Lisa. Non potevo farmi sfuggire questa occasione.
Mi presento, le faccio dedicare il CD alla mia sorellina 'sono sicuro che la incontrerai in Italia', le dico 'she's a music journalist'.
'Ah si', suoneremo a Milano'
'Certo anche a Firenze, Bologna, ...' le ricordo io.
'Firenze? Didn't know. Beautiful.'
Le chiedo della perfomance solista della scorsa settimana. 'So scary'
Qualche altra battuta e la lascio andare.

Da vicino e' deliziosa, delicata. Carnaggione chiara e occhi intensi, non molto alta.
Poco irlandese nei modi, a parte il forte accento di Dublino; ha un non so che di francese.



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