domenica, dicembre 07, 2025

L'appuntamento della carità

Ill.mo Sig. Direttore,   

i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono noti a tutti coloro che professano la nostra santa religione. “Oppressione dei poveri” è peccato dunque che grida vendetta al cospetto di Dio. Io sono povera e oppressa, ed ecco perché mi accingo a scriverLe questa lettera nella piena speranza che Lei, quale direttore di un santo giornale, alzi la Sua voce in aiuto di questa povera madre che non chiede ricompense né glorie, ma solo i suoi diritti per aver dato alla Patria il suo sostegno, il figlio Santo Aurora della classe 1922, caduto in terra di Russia il 16 dicembre 1942.

«Nonostante siano trascorsi quasi sei anni, io ancora non sono riuscita ad ottenere la misera pensione. Ho inoltrato istanze a ministri e deputati senza tuttavia poter concludere nulla di positivo».

Qui la Signora Francesca Aurora da Montebello Ionico (Reggio Calabria) fa la cronistoria della sua annosa vicenda epistolare e commenta:      
«Comunque, presto o tardi si dovranno pur decidere a concedermi e liquidarmi ciò che mi compete per il sangue che mio figlio ha versato sul campo dell’onore, dimenticando in quel momento che a casa lasciava una madre che sarebbe poi stata abbandonata da coloro che hanno il dovere di proteggerla e soccorrerla».

E conclude:    
«Eppure il Vangelo dice: Bussate e vi sarà aperto. Chiedete e vi sarà dato».

Gentile Signora,         
il Suo caso è veramente pietoso, ma Lei crede che tutti gli egregi signori cui ha indirizzata le Sue istanze si siano coalizzati per opprimerLa e chiuderLe ostinatamente la porta in faccia? No, Signora cara: gli è che a quella porta bussano centinaia di migliaia di mani ed è ... umano che si verifichi qualche ingorgo.

Tempo addietro è apparso questo comunicato quanto mai significativo sui giornali:
«L’On. Vigorelli, sottosegretario per le Pensioni di Guerra, ha promosso e presieduto una riunione delle Associazioni interessate al fine di accelerare le pratiche relative alle pensioni di guerra. L’On. Vigorelli, rilevato che oltre 500 mila pratiche sono ancor giacenti negli uffici del Ministero; che è impossibile per ora dare ad esse un rapido corso per la scarsezza di personale e per la insoddisfacente sistemazione dei servizi, ha assicurato agli intervenuti il suo fermo proposito di snellire tali servizi, in attesa di attuare una riforma sostanziale del sistema delle pensioni, specialmente per quanto riguarda un loro eventuale aumento».

Non perda dunque, Signora, fiducia negli uomini e — soprattutto —la fede in Dio, che non abbandona le sue creature. Ci stiamo occupando della “pratica indumenti” presso la Pontifia Commissione di Assistenza.

Benigno

22 agosto 1948

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