sabato, gennaio 15, 2005

Referenda

Sul sito del Movimento per la Vita una ricca rassegna stampa dedicata ai referendum sulla legge 40.

Io propongo un coordinamento tra i blog antireferendum, magari con un logo chiaramente visibile.
Sarebbe non tanto un campagna per il NO, perchè forse è meglio puntare all'astensione, quanto un impegno a combattere le posizioni espresse dai promotori.

Vista la situazione attuale io preferirei che la consultazione abbia luogo, invece dei 'ritocchi' del Parlamento, ritocchi in peggio si intende.
Sono convinto che se i referendum non verranno accorpati alle regionali non raggiungeranno il quorum.
Inoltre sarebbe una grande occasione di dibattito e anche se la stampa è ormai schierata a favore del SI, per par condicio le televisioni dovrebbero dare spazio anche agli altri.

Intanto Berlusconi, come Prodi, ha dichiarato libertà di coscienza per i propri elettori, ossia ha deciso di non schierare il partito. Forse questa mossa è legata
alle continue attenzioni nella Casa delle Libertà per i radicali? Vedremo ...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Angelo, ferma restano la legittimità delle opinioni ed anche, ovviamente, delle strategie per affermarle, non trovi che 'boicottare' (metto il verbo prudentemente tra virgolette) un referendum abbia conseguenze per lo stesso istituto referendario, che non mi pare sia da buttar via? Non trovi che, in meglio o in peggio, la discussione pubblica che l'iniziativa referendaria ha sollevato sia in sé un bene? O preferiresti che faccende simili si decidano nel chiuso dei laboratori o nelle forme un po' esauste della discussione parlamentare? Non trovi che la stessa (salutare, ovviamente) discussione parlamentare sia, nel bene e nel male, vivificata dall'iniziativa referendaria? Non credi che se non è su tematiche del genere, non si vede su quali altre si debba portare un problema all'attenzione del paese? Non credi che sia comunque un'occasione di crescita civile? E infine, nutri qualche fiducia nei tuoi concittadini?
Azioneparallela

Angelo ha detto...

Caro Massimo, alle tue rispondo sì.

E' bene che ci sia dibattito e non solo in Parlamento, ma questo non è certo solo merito dei referendari, visto che la discussione già c'era ed è stata aspra durante l'iter parlamentare.

Che certe questioni vadano decise tramite consultazione popolare, e non in forma assembleare rappresentativa, non sono convinto. Al popolo lascerei certe decisioni di fondo ma che la regolazione dell'accesso alla fecondazione artificiale è troppo complessa per essere risolta con un sì o un no.
Ogni legge ha, o almeno dovrebbe, avere una coerenza globale e a volte basta toccare un articolo per stravolgerla.

Ti dirò, sarei stato più contento se avessero ammesso anche il quesito radicale perchè così sarebbe stata ancor più evidente l'assurdità di certe posizioni.

Il boicottaggio ha certamente conseguenze sull'istituto referendario, ma conseguenze positive, nel senso che ne limita l'abuso.
Lo spreco di referendum che i radicali hanno fanno negli anni passati ha portato ad una stanchezza verso l'istituto in sé.
Se veramente la maggioranza dei cittadini vuole cambiare la legge allora il quorum ci sarà. Io, già da ora, dichiaro che non voterò.
Angelo

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Angelo.
In casi come questi i referendum sono più dannosi che altro.
La consulta tra l'altro avrebbe dovuto annullare anche gli altri quattro perché vanno a colpire materie già decise da altre sentenze della corte costituzionale e temi che sono regolati da trattati internazionali.
Il dibattito poi è già da tempo e continuerà ad essere a senso unico (vedi Corriere) o quasi, vista anche l'ignoranza di gran parte dei giornalisti (in particolare Rai).
Sulla capacità del cittadino medio di dare un giudizio consapevole su argomenti così complessi e delicati sono piuttosto pessimista.
Spero di sbagliarmi.

Anonimo ha detto...

dimenticavo di firmare:
ciao
Mauro
http://gino.splinder.com/

Anonimo ha detto...

Be'... la questione non e' per niente semplice. Quanto Angelo dice sul referendum lo condivido (nel senso che il rischio e' che se ne si abusi e lo si viva con insofferenza e che cambiare un articolo rischia di rendere peggiore la legge), anche se io sono molto critica sulla legge fatta. Cmq, se ti interessa l'argomento, so che Gianmarco (di Vicenza che studiava a Trento) ha fatto la tesi proprio su questa legge e ha anche un sacco di materiale. See you, Simona

http://simona.ilcannocchiale.it

Filter ha detto...

Scusate se mi intrometto. Vorrei solo sottolineare che i referendum toccheranno non solo questioni tecniche sulla fecondazione artificiale (e, da questo punto di vista, possono in effetti ricordare certi infelici referendum radicali su questioni su cui la massa dei cittadini non aveva gli elementi per giudicare), ma un tema di principio importante, chiaro, e che interessa: se allo Stato sia lecito o no disciplinare le scelte personali dei cittadini in questioni di morale. Nella legge sulla fecondazione l'esempio più evidente (ma non l'unico) di interventi di questo tipo è la proibizione della fecondazione eterologa. Io andrò a votare, e voterò "Sì", per dire che le scelte morali appartengono a me. Aggiungo: i cattolici che dicono di mettere al primo posto "il valore della persona" dovrebbero fare altrettanto.

Anonimo ha detto...

Caro Filter, qui non si tratta di disciplinare le scelte personali dei cittadini in questioni di morale, perché la scelta di una coppia di utilizzare la fecondazione artificiale non è solo una scelta personale, ma riguarda anche il/i figlio/i, sia quei pochi che ce la fanno a nascere che i tantissimi che non ce la fanno.

Tu che sei favorevole alla eterologa, dimmi: ti piacerebbe sapere che sei figlio di qualcuno che dopo essersi masturbato ha venduto il proprio sperma a una società che lo ha commercializzato su internet? immagino che ti sorgerebbe spontaneo sapere chi sia il tuo vero padre biologico, e che questa scoperta potrebbe cambiare il tuo modo di rapportarti con il tuo padre legale.
E dimmi ti piacerebbe scoprire di essere nato dopo aver passato qualche anno in un bidone pieno di azoto liquido, senza sapere se questo congelamento e soprattutto lo scongelamento avranno conseguenze a lungo termine sulla tua salute?

Come vedi qui non c'entra essere cattolici o no: si tratta di avere il buon senso di capire che certe cose sono assurde e pericolose.

Tra l'altro, in Svezia, che non è certo un paese succube del Vaticano, dopo aver introdotto anni fa l'eterologa, ora stanno facendo marcia indietro e cercano almeno di limitarla notevolmente, per i problemi accennati sopra.
Pensaci.
ciao
Mauro

Anonimo ha detto...

Una citazione da un articolo di Francesco Agnoli sul Foglio del 6/10/04:

Il triste spettacolo che si offre oggi ai nostri occhi è quello, senza esagerare, di molti scienziati-stregoni che promettono mirabilie, solo che li si lasci lavorare in pace e al buio sugli embrioni, e cioè sulla vita umana; che non ricercano le cure per il problema che urgentemente viene loro sottoposto, la sterilità, e che, infine, facendo ciò che non dovrebbero fare e tralasciando quello che dovrebbero, danno vita, a pagamento, a nuovi malati di cui nessuno, consapevolmente, farebbe domanda. Infatti le ricerche riportate sul numero di settembre della rivista specifica Le scienze (gruppo L'Espresso), a cura di un medico e di una biologa di grido, favorevoli alla fecondazione artificiale e contrari ad ogni restrizione, compresa la legge 40, fanno letteralmente accapponare la pelle. Vi si dice, senza timore e tremore alcuno, che oltre ai gravi rischi, anche di tumori e di morte, per la donna, la fecondazione artificiale produce bambini "in più alta percentuale prematuri e sottopeso", con "rischio di handicap più alto", rischio di "paresi cerebrali, malformazioni congenite, ritardo mentale, disturbi del comportamento", "retinoblastoma" (tumore della retina) e "sterilità"; ancora, si spiega che su 1000 bambini nati in Australia con fecondazione artificiale "circa il 9% di essi soffriva almeno di una malformazione congenita grave rilevabile (già) a un anno di età, contro un 4,5 % tra i bambini concepiti normalmente" e che "altri autori hanno rilevato nei nati con fecondazione assistita una prevalenza statisticamente significativa di difetti del tubo neurale, di atresia dell'esofago e di malformazioni cardiache". E satis, perché si potrebbe continuare, se solo non si venisse sopraffatti dall'orrore e dal fastidio per la faciloneria con cui gli esimi scienziati cercano di spiegare che, con il tempo, basta un po' di calma, si riuscirà ad aggiustare, in parte , il tiro, ad esempio modificando il medium di coltura, e cioè il brodino della provetta (madre, a dire il vero, un po' bastarda), che per ora potrebbe "provocare un cambiamento nell'espressione (nientemeno) dei geni". Come dire: per intanto facciamo un po' di errori, nascono qualche migliaio di esseri deformi, di diverse deformità, a seconda delle diverse tecniche utilizzate, ma sono solo esperimenti... "provette"... sulla carne degli embrioni, delle donne e dei bambini.


Purtroppo di queste cose non si parla, ma si fa un gran parlare di diritti delle coppie (diritto di essere trattati come cavie?), di libertà della ricerca scientifica (anche Mengele faceva "ricerca scientifica"...), ecc.
Meditate gente, meditate.
ciao
Mauro
http://gino.splinder.com/